3 maggio 2013

Tutti uguali

“Tommaso, scrivi di noi, la nostra storia la nostra terra, la nostra famiglia, quello che abbiamo fatto di buono e soprattutto quello che abbiamo sbagliato, quello che non siamo riusciti a fare perchè eravamo troppo piccoli per la vita che è così grande.” - Mine vaganti




Non è la prima volta che si parla di omosessualità, ma è la prima volta che lo faccio io e come al mio solito, lo faccio partendo da un film, in questo caso “mine vaganti”, uno dei pochi film italiani degli ultimi anni che rivedrei all' infinito senza mai stancarmi, perchè tratta questo tema con la giusta dose d' ironia e inteligenza, tipico di Özpetek.
Questa è la storia di Tommaso che torna nella sua terra di origine con l' obiettivo di confessare alla propria famiglia dei segreti che si porta dietro da tempo, per poi tornare alla sua vita a Roma.
Peccato che le cose non vadano esattamente come lui aveva programmato infatti, la sua famiglia riserva al protagonista una serie di sorprese e colpi di scena che faranno prolungare la permanenza di Tommaso, scardinando l' immagine di tranquilla famiglia borghese e rivelandosi per quello che è in realtà : un gruppo di mine vaganti appunto.


Delle battaglie degli omossessuali per ottenere gli stessi diritti civili degli eterosessuali ne hanno parlato anche tutti i giornali fino a pochi giorni fa, in Francia infatti l' assemblea nazionale ha dato il via libera alla legge che riconosce il matrimonio e l' adozione di figli da parte di coppie omosessuali, scatenando così per l' ennesima volta un grande dibattito pubblico.
Tempo fa ho letto un articolo in cui si diceva che in Russia i due terzi della popolazione discrimina i gay, mi domando se sia così anche in Italia, perchè nonostante siano stati fatti grandi passi in avanti a mio avviso la strada da percorrere è ancora lunga e tortuosa, dato che si sono ripetuti negli anni per esempio, aggressioni omofobe e commenti dispregiativi da parte di esponenti della classe politica che così facendo favoriscono solamente un clima d' intolleranza.
Siccome non sono molto brava nelle conclusioni mi affido a chi sa sicuramente “qualcosa più di me”: la vita sarebbe stata senz'altro migliore in un mondo dove il sesso venisse considerato come qualcosa di naturale e non spaventoso, e gli uomini potessero amare gli uomini naturalmente, secondo la loro inclinazione, proprio con la stessa naturalezza con cui amano le donne.” -Gore Vidal, La statua di sale.


Perdonate la qualità delle immagini ma mi sono arrangiata come meglio potevo, non trovando  quello che cercavo nel web.

12 commenti:

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  2. Bel post!

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  3. Molto interessante questo post, diverso dai soliti che si leggono in giro :)
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    1. Il mio obiettivo è questo infatti, cercare di proporre qualcosa di diverso e possibilmente, se mi riesce, fatto bene.

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  4. Non ho mai visto Mine vaganti, ma è tra la lista delle visioni future!
    Purtroppo temo che in Italia siamo un pò la coda del maiale, non voglio fare commenti forse eccessivi, ma sono dell'idea che la chiesa sia troppo radicata nella nostra cultura e nella nostra politica, per permettere che qualcosa possa smuoversi... ma chissà...

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    1. Guardalo, è veramente un bel film.
      Anche secondo me la chiesa in questo senso può rappresentare un ostaloco, spero che si riesca comunque a superare.
      Grazie per la visita
      M.

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  5. Ho visto il film anni fa, mi era piaciuto moltissimo, proprio ben fatto!
    Per quanto riguarda la discriminazione sono molto spesso "stufa" di parlarne e sono sempre dell'idea che finchè c'è necessità di parlare di qualcosa in passato molto dibattuta è proprio perchè si sente è ancora presente e mi spiace molto dirlo ma anche in italia l'omofobia è ancora una triste realtà.

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    1. Evidendentemente, in questi anni si è dibattuto molto su questo argomento ma non è servito a molto. Io sono comunque speranzosa, prima o poi qualcosa cambierà.
      Grazie per la visita
      M.

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