30 novembre 2013

Icona del cinema: Helen Mirren

Quando aveva 23 anni, soffrì di una forma di depressione, si sentiva perennemente triste e molto confusa, così provò a risolvere i suoi problemi con lo psicoanalista e in seguito con una cartomante, che le consigliò di scrivere su un foglio tutto quello che le era stato rivelato. Ma una volta uscita da lì, strappò il foglio perchè voleva che la sua vita fosse un'avventura e una continua sorpresa. E così in effetti è stato.
Ilyena Lydia Vasilievna Mironov (ha origini nobili russe) sognava di diventare attrice di teatro ed in effetti era destinata a divenire una delle più grandi interpreti di Shakespeare ma, come avrete capito, questa donna può essere molte cose ma sicuramente non è prevedibile. 
Il suo primo approccio con il cinema? «Facevo la cameriera e abitavo a Brighton, pioveva spesso per tutto il giorno, nel pomeriggio andavo sempre al cinema, locali piuttosto malconci, dove si sentiva un odore misto di birra, urina e tabacco... Ecco, in un posto così, un giorno mi è capitato di veder scorrere le immagini dell’Avventura di Michelangelo Antonioni. Fu un’assoluta rivelazione, qualcosa che mi ha trasformato per sempre, mostrandomi per la prima volta un paesaggio di cinema inedito, con potenzialità che non conoscevo».
Vanitosa per sua stessa ammissione ma al tempo stesso autoironica, non si è mai tirata indietro davanti a scene erotiche e di nudo, arrivando a mostrarsi senza veli in Calendar Girls all'età di 58 anni ... non è da tutte!

Una donna che da sempre incarna "un modello di intelligente spavalderia femminile fatto di energia da combattente e sensibilità mai lacrimosa" non ha mai negato il suo passato da femminista, anzi continua ancora oggi le sue battaglie per l'uguaglianza dei sessi «Ho sempre avvertito un atteggiamento misogino, sessista, pure nei film Anni ’60 e ’70» motivo per cui ha cercato di tenersi lontana da quelli che definisce "filmoni americani" anche se in effetti negli ultimi anni, si è avvicinata a questo genere, soprattutto per paura di rimanere intrappolata nei panni della regina Elisabetta (The Queen), ruolo per il quale vince l'Oscar «Non ha idea di quante sceneggiature mi arrivavano con personaggi descritti in questo modo: “Ha un portamento regale”. Oppure: “Ha l’autorevolezza di una regina”. Una noia infinita! Ecco perché mi sono lanciata in progetti come Arthur o Il debito. La commedia e l’azione mi mancavano. Mi piace rimescolare le carte[...] Incredibile vero? Sono film con cui mi sono divertita molto. Erano stati girati in momenti diversi, ma sono usciti vicini per una coincidenza.  E poi, Red ...Voglio dire, chi può resistere a Bruce Willis? Di sicuro non io. Quando mi hanno detto che nel cast c’era lui, li ho pregati di prendere anche me: “Non importa che cosa mi facciate fare, sono disposta a tutto”. Girare con lui è stato quasi come andare in vacanza».

Mi risulta veramente difficile non farmi conquistare dal suo fascino ma soprattutto dal suo carattere. Una signora forte e anticonvenzionale che ha avuto il coraggio di non adagiarsi sui risultati raggiunti e che si è saputa reinventare ad un'età in cui spesso le attrici escono fuori dalle scene. Non molto tempo fa stata anche insignita del titolo onorifico di Dame, l'equivalente femminile di Sir ... davvero complimenti!

5 commenti:

  1. Una sorpresa continua, una donna straordinaria e un attrice come poche...non conoscevo molto la sua vita e il suo passato... questi tuoi post sono sempre interessanti e mi pemettono di scoprire tante cose nuove! ;-)

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