19 marzo 2014

Auguri babbo

È sempre l'ultimo a tornare a casa la sera, ti ha insegnato ad andare in bicicletta tenendoti in equilibrio dal sellino per non farti cadere, ti ha abbracciato quando ne avevi bisogno ma ha anche saputo mantenere la distanza quando necessario, perché sa quanto i "no" possano essere importanti. 
Era li accanto a te il giorno del diploma e della laurea, era li ad ogni festa o compleanno, con la macchina fotografica sempre in mano, pronto ad immortalare ogni momento ... forse è per questo che di foto con lui ce ne sono così poche. 
Ti ha insegnato a guidare, a farti rispettare, a pensare con la tua testa. Ti ha insegnato quali sono le cose che contano davvero nella vita.
È quello con cui ti scontri più spesso e in maniera più dura, è l'uomo severo e tutto d'un pezzo ma anche il ragazzo spigliato e burlone che osservi attraverso le foto di tanti anni fa ... quasi dispiace non averlo potuto conoscere prima. È lui che ti guarda le spalle anche quando credi di essere completamente solo, sai che c'è anche se non lo vedi.

Coraggiosi, importanti, presenti anche se non sempre fisicamente, oggi si festeggiano i papà, che spesso diciamolo, vengono messi in secondo piano rispetto alla figura della mamma.
Di padri il cinema ne ha raccontati tanti, tutti diversi ed ugualmente importanti, proprio come nella vita.

T e n a c i  - come in Ladri di biciclette
Commuovente nella scena in cui, ormai allo stremo, Antonio (il padre) e Bruno (il figlio) si concedono un vero e proprio "pasto da signori" con l'amara consapevolezza (quella di Antonio) che senza la bicicletta che gli è stata rubata, perderà il lavoro e quindi la sicurezza di poter mantenere la sua famiglia.

R e s p o n s a b i l i - come in Kramer contro Kramer
Dopo essere stato lasciato dalla moglie, Ted si ritrova completamente solo nel dover gestire il lavoro e Billy, suo figlio. Una situazione difficile che però ha un risvolto positivo: finalmente ha la possibilità di costruire un vero legame con il figlio e quindi di cambiare completamente la sua visione della vita.

O r g o g l i o s i - come in Stanno tutti bene
Per quanto possa essere conflittuale, complicato e difficile il rapporto con il proprio genitore sarete sempre il suo più grande motivo di vanto, proprio come per Matteo, un uomo siciliano che una volta rimasto vedovo, decide d'intraprendere un viaggio lungo l'Italia per poter far visita ai propri figli ed assicurarsi che stiano davvero tutti bene.

C a p a r b i - come in Mrs. Doubtfire
La cosa più brutta che si possa fare ad un padre abituato a condividere ogni momento della giornata con i propri figli è sicuramente costringerlo ad allontanarsi da loro. Questo è quello che si trova a dover affrontare Daniel in seguito alla separazione dalla moglie. Ma i padri si sa, per i figli sarebbero disposti a tutto, persino a camuffarsi da tata inglese per non dover sottostare alle stupide condizioni dettate da un giudice troppo cinico per capire un amore senza confini come questo.

C o r a g g i o s i - come in La ricerca della felicità
Perdere il lavoro, la casa e la moglie ma non la speranza e la voglia di lottare. Questo è quello che accade a Chris che rimasto solo con il figlio e senza fissa dimora, decide di fare quella che potrebbe essere definita una pazzia: uno stage non retribuito al termine del quale il posto di lavoro non è garantito. 
Grazie alla presenza del figlio Chris riesce a farsi coraggio e con determinazione a realizzare quello che sembrava essere solo un sogno.

D i s p o n i b i l i - come in Billy Elliot
Riuscire ad accettare che il proprio figlio intraprenda una strada lontana anni luce dalle aspettative non dev'essere una cosa semplice ed è proprio questo che Billy chiede a suo padre. Solo dopo aver trovato il figlio a ballare con un amico e aver visto con i propri occhi la sua determinazione, il padre lo asseconda, mettendo da parte le proprie idee e convinzioni  ... è pronto a cambiare per lui, solo per lui.

S t r a o r d i n a r i - come ne La vita è bella
Solo un amore smisurato come quello di Guido nei confronti del piccolo Giosuè poteva trasformare un'orrenda e drammatica vicenda come quella dei campi di concentramento nazisti in un gioco a premi. A regalarci un personaggio come questo non poteva che essere il grandissimo Roberto Benigni in una delle sue più belle interpretazioni.
Per me il padre più incredibile e meraviglioso che il cinema abbia mai raccontato. Incredibile e meraviglioso come tutti i nostri papà babbi.
Auguri!

6 commenti:

  1. Meraviglioso questo post!!! Mi ha commosso. Alcuni di questi film mi mancano, dovrò rimediare al più presto. Un abbraccio fortissimo e buona giornata. Giada Mitzilove

    RispondiElimina
  2. Dimenticavo, sono totalmente d'accordo su Benigni. Io lo adoro in tutto quello che fa ma in questo film, nel tenero ruolo di papà Guido, è qualcosa di assolutamente straordinario <3 Un bacione!! Giada Mitzilove

    RispondiElimina
  3. Penso che un papà sia una figura insostituibile nella vita di ognuno di noi e tu l'hai spiegato benissimo!
    Un bacione

    RispondiElimina
  4. Non aggiungo altro a questo bellissimo post!

    RispondiElimina
  5. dici tutto tu...
    senza aggiungere cosa che potrebbe essere davvero di troppo

    RispondiElimina