La sua bellezza, sbocciata in ritardo dopo aver trascorso parte dell'adolescenza da brutto anatroccolo, la deve alla madre Romilda, che ancora giovanissima vinse un concorso dove cercavano una Greta Garbo italiana. In realtà sua madre quel viaggio verso la mecca del cinema non lo fece mai, perché impaurita da misteriosi presagi sulla possibile gelosia della Garbo.
Un'infanzia movimentata, un padre di origini nobili che non vuole sposare sua madre, gli anni vissuti in povertà a Pozzuoli, la guerra vissuta da ragazzina magra magra e sproporzionata per molti e poi finalmente la partecipazione a quel concorso nazionale che le ha cambiato la vita.
Nel mondo del cinema e poi a Hollywood sua madre non ci è mai arrivata. Però ci arriva Sofia, anche grazie a quella fascia - Miss eleganza - creata appositamente per lei nel 1950 durante Miss Italia.
Sofia o Sophia? Uno il nome legato alle sue origini, al suo voler essere prima di tutto napoletana, donna e madre, il secondo invece legato alla diva, all'attrice che forse più di tutte ha saputo farsi conoscere e amare anche all'estero «Io sono ... io. Quindi entrambe» risponde lei e questo lo percepiamo anche noi. Dopo la nascita di suo figlio Carlo Jr. ha sempre impedito che Sophia la diva, con i suoi molteplici impegni, prendesse il sopravvento sulla sua vita privata. Prima la famiglia e poi tutto il resto.
Una donna non facile da gestire, non simpatica a tutti, ma che ha saputo usare la sua bellezza saggiamente. Ha lavorato con i grandi del cinema italiano come Mastroianni e De Sica, ma anche con miti della settima arte come Charlie Chaplin e Cary Grant, sino a diventare, per l'American film institute, "leggenda dello schermo".
La simpatia che può o meno ispirare è cosa soggettiva, quello che però non si può negare è che Sophia Loren ha contribuito a rendere indimenticabile il cinema italiano nel mondo. A ottant'anni può dire senza ombra di dubbio di aver avuto moltissimo dalla vita, una donna verace vincitrice su molti fronti «Io vinco perché – come diceva sempre De Sica – sono una natura vincente».
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