25 ottobre 2013

It's kind of a funny story

16 anni e sentirseli addosso tutti, forse anche di più. 16 anni e soffrire di depressione tanto da pensare al suicidio. Ma è bene che ve lo dica subito, non si tratta di una storia drammatica.
Craig è un adolescente che vive una fase della sua vita particolarmente delicata, avverte su di se il peso delle aspettative del padre ma anche quello di non riuscire mai ad essere veramente se stesso. Pensa al suicidio, l'unica soluzione che potrebbe evitare una delusione al genitore ma invece di compiere il drammatico gesto, decide di recarsi all'ospedale. Così dopo aver parlato con un medico viene internato per cinque giorni al reparto psichiatrico. Uscirà da questa esperienza più ricco e consapevole di prima grazie a persone che sorprendentemente sono in grado di comprenderlo, aprirsi e donarsi nonostante i loro problemi.

Buona la sceneggiatura, la storia forse non è particolarmente originale ma grazie agli inserti d'animazione, la bella colonna sonora e  i soggetti ben costruiti, riesce comunque a colpire rendendo godibile la visione.
La maggior parte dei personaggi che ci vengono presentati nella pellicola (protagonista compreso) non sono i "pazzi" che solitamente immaginiamo quando sentiamo parole come "reparto psichiatrico" o "malattia mentale", ma principalmente sono persone che amano la vita e che si sentono escluse dalla società perchè incapaci di saper affrontare i problemi e gli ostacoli che gli si presentano.
5 giorni fuori dal mondo sono per il progagonista fondamentali per ritrovare il proprio mondo "nell'accezione latina del termine, mundus, come ordine, come costruzione di nuovo ordinata a partire da un nuovo centro, da un nuovo cuore". Trailer
nell’accezione latina del termine,  mundus,  come ordine, come costruzione di nuovo ordinata, a partire da un nuovo centro, da un nuovo cuore
nell’accezione latina del termine,  mundus,  come ordine, come costruzione di nuovo ordinata, a partire da un nuovo centro, da un nuovo cuore

5 commenti:

  1. mi è piaciuto molto, una commedia agrodolce intelligente e che fa riflettere, grande Galifianakis, che dimostra di saper recitare anche in un ruolo triste, sempre favolosa la dolce e brava Emma Roberts.
    Ce ne vorrebbero di più di commedie così, invece delle solite minchiate hollywoodiane

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  2. Mi sembra una bella trama e, quello dell'esclusione e della marginalità, credo sia un tema molto attuale nelle nostre società frenetiche. Grazie del consiglio! Un bacione e buon pomeriggio. Giada Mitzilove

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  3. Altro film mancato, ma mi sembra una bella storia e me lo segno... :-)

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  4. Quasi quasi domani me lo vedo! Ho visto il trailer e la storia è davvero particolare!

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  5. Ok mi hai incuriosito...lo metto in lista;-)

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