19 luglio 2014

L'anticonformista di Hollywood

Volto spigoloso, un corpo longilineo, mascolina, non portava un filo di trucco fuori dal set. Austera ed affascinante, è stata soprannominata Katherine of arrogance perché si è sempre tenuta alla larga dai giornalisti, ma anche come "l'avvelenatrice di botteghini", perché i suoi film raramente hanno ottenuto successo. Katharine Hepburn non ha mai rispecchiato i canoni estetici e culturali dell'epoca e non ha mai cercato di avvicinarsi ad essi: la classica bellezza femminile americana non la rispecchiava minimamente. Era una donna decisamente atipica, una voce fuori dal coro e proprio per questo unica. Una personalità tanto forte da tenere testa ai colleghi maschi e all'invidia di alcune colleghe, in un'epoca in cui le donne, al cinema ma anche a casa, erano destinate a doversi sottomettere al volere dell'uomo al comando. Forse sono queste le ragioni che la portano ad entrare nell'immaginario collettivo, come la zitella acida e ribelle di Hollywood. 
Al cinema e in teatro è versatile ed inconfondibile anche grazie alla sua voce così particolare: «un incrocio tra Paperino e uno Stradivari» diceva sempre. Indipendente e cocciuta, ha faticato molto per ottenere successo. 
Nasce nei primi del novecento e cresce in una casa in cui si trattano argomenti considerati scandalosi per quei tempi: suo padre è un urologo, sostenitore del controllo delle nascite, ma soprattutto uno tra i primi a parlare apertamente dei rischi delle malattie veneree. Sua madre è una femminista convinta, che fonda un'associazione a favore dell'aborto. 
Quando arriva a Hollywood sono i primi anni trenta e i dirigenti della RKO non rimangono affatto colpiti dalla presenza dell'attrice, definita in breve, come un incrocio tra una scimmia ed un cavallo. Con il suo carattere forte e le idee progressiste, per loro la Hepburn non avrebbe mai fatto strada. Ma il carisma di certo non le manca, così gira il primo film con George Cukor, Febbre di vivere
Alla sua terza interpretazione ha già vinto il primo di quattro Oscar, ormai è chiaro a tutti che non ha solo molto carattere, ma anche talento. 
Quando negli anni quaranta finalmente il ruolo della donna inizia ad essere riconosciuto, ha rischiato di essere incriminata dagli Stati Uniti per attività antiamericane: i senatori anticomunisti, non hanno mai visto di buon occhio la sua intraprendenza e neanche il fatto che si sia sempre apertamente schierata a favore dell'indipendenza femminile. Probabilmente è questo il reale motivo che porta la RKO ad interrompere i rapporti lavorativi con l'attrice.
Nonostante le dure critiche e la chiaccherata relazione con Spencer Tracy (lui è un uomo sposato e cattolico) continua a stupire per la grinta e l'amore per il suo lavoro.
Il 29 giugno 2003 tutte le luci di Broadway vengono oscurate per un'ora. È morta l'anticonformista di Hollywood, è morta la diva di un'epoca, una donna tenace e moderna che non si è mai piegata al volere di nessuno. Una donna semplice e riservata, innamorata del suo lavoro e della vita.

1 commento:

  1. So pochissimo di lei ma da quello che hai scritto una donna così è davvero un personaggio da conoscere e amare...

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