11 ottobre 2014

Lena, I love you!

Lena è una che ama parlare del suo ombelico se ne ha voglia, ignorando il fatto che a chi le sta intorno non interessa nulla dell'argomento; una che balla e salta in pantaloncini fregandosene di non portare la 38; una davvero, davvero strana, brillante e sicuramente intelligente, avvezza all'esibizionismo tanto da sentirsi perfettamente a suo agio nel mostrarsi al mondo nuda e struccata, una cosa impensabile per molte ragazze (ma da quando l'apparire sempre perfette è diventato così importante?).
Una che, dopo essersi laureata all'Oberlin College e indecisa su cosa fare nella vita, ha venduto abiti per bambini a prezzi esorbitanti (e con scarso successo) in un negozio di Tribeca, servendo vari attori hollywoodiani. 
Una ragazza come tante eppure così diversa, qualcuno l'ha definita una "piccola Bridget Jones" ... per me è un concentrato di genialità mista ad un pizzico di follia. 

Colta, figlia di artisti, cresciuta a Soho, poco più che ventenne cerca disperatamente un modo per uscire dall'anonimato. E così una sera, mentre si prepara per partecipare all'ennesimo evento al quale non è stata invitata si è detta: «perché non raccontare la storia di figlie del mondo dell'arte che cercano (senza riuscirci) di essere all'altezza dei successi dei loro genitori, incerte sulle loro passioni, ma sicure della loro gloria?». Nasce Delusional Downtown Divas, una web serie che poi ha portato alla nascita di una delle serie tv più interessanti degli ultimi anni: Girls.

Ad uscire dall'anonimato Lena ci è riuscita benissimo, tanto da diventare oggi un vero e proprio punto di riferimento per tutte quelle persone che si sono sempre sentite inferiori a qualcuno solo perché non rispecchiano la bellezza che ci hanno in qualche modo imposto i media. 
Non è bella, non si veste bene, ha avuto disturbi alimentari e non ha i capelli sempre perfetti. In parte il suo successo lo deve anche a questo suo modo di essere genuina, una che non ha filtri, una che se ne frega delle critiche «dissimulo tanta ostilità attraverso una sorta di autoaccettazione aggressiva. Mi tingo i capelli di un punto di giallo catarifrangente ... Mi vesto di elastam di colori fluo che mi fascia in tutti i punti tranne i meno opportuni».
Se piace tanto alla gente è perché ha deciso di farsi forza dei suoi difetti, non li nasconde ma li evidenzia; ed è grazie a questo che è riuscita ad imporsi così com'è in un ambiente come quello dello spettacolo dove si cerca di omologare tutto e tutti. 

Io e lei abbiamo più o meno la stessa età, in comune non abbiamo niente, anche se certe volte ho come l'impressione che la sua visione del mondo coincida con la mia. Ovviamente è solo un'impressione, ma sono sicura di essere in buona compagnia!

8 commenti:

  1. Non la conoscevo e ti dirò che non ho mai visto Girls.. Devo mica rimediare? :)
    Buon week end :)

    Rock'n'Giu Blog
    Rock'n'Giu Facebook

    RispondiElimina
  2. In buonissima compagnia ;)!
    La adoro, dalla prima puntata che ho visto di Girls... ok, mi hai convinto le riguardo tutte!
    Proprio sta sera ho visto in libreria il suo libro ma voglio provare a leggerlo in inglese, sono troppo curiosa!!

    lens & anything else

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'ho visto anche io, ma sono in dubbio. Con l'inglese non me la cavo benissimo, ma secondo me rende molto di più in lingua originale ... un po' come con i film :)

      Elimina
  3. Ammirazione condivisa, la amo!
    E adoro anche come si veste :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Oddio, certe volte indossa delle cose ... Ma a noi piace anche per questo!

      Elimina