11 dicembre 2014

Hunger Games - il canto della rivolta: parte 1 ... riparliamone!

Avete presente i tempi del liceo, quando al colloquio genitori - insegnanti, il vostro professore puntualmente usava la definizione "ha potenziale ma non si applica"? Ecco, è quello che ho pensato una volta uscita dalla sala cinematografica.
Lo ammetto: sono partita molto prevenuta nei confronti di questo film, avendo come l'impressione di trovarmi davanti ad una pellicola "stile Twilight", ma mi sono sbagliata. Il primo capitolo della saga mi ha piacevolmente colpita e mi ha spinta ad attendere con una certa curiosità il secondo capitolo, Hunger Games - La ragazza di fuoco, che in effetti mi ha un po' delusa. Così su questo terzo capitolo nutrivo molte aspettative ... decisamente mal riposte.

Era proprio necessario dividere in due parti il terzo volume? Mi rendo perfettamente conto delle logiche di mercato che puntano a cercare di ricavare il più possibile da un film che crea tanto interesse, ma questa prima parte - decisamente più riflessiva e lenta delle altre - altro non fa che annoiare lo spettatore. Non parlo soltanto della mancanza di azione, ma anche della cattiva gestione della psicologia dei personaggi, primo tra tutti quello di Katniss. 
Una protagonista che si ritrova a vivere in un ambiente claustrofòbico nel quale non gode di nessuna libertà, al salvo dagli Hunger games, ma non dagli spettri che si porta dietro. Nel distretto in cui si trova tutti sono uguali, tutto è bene organizzato, ben studiato. Quella che si trova ad affrontare Katniss questa volta, è più una guerra mediatica contro Capitol City che tiene in pugno il povero Peeta. 

Se c'è una cosa che mi ha spinta a vedere tutti i capitoli della saga è proprio la protagonista. Katniss Everdeen è una ragazza determinata e molto coraggiosa per la sua età, una che non permette a nessuno di dirle cosa deve pensare e cosa deve fare, nessuno può controllarla e decidere al suo posto. Per lei non esiste una causa da sposare, la cosa davvero importante è che a tutti venga data la possibilità di poter pensare con la propria testa; ed è proprio questo quello che forse mi piace più di tutto, specie se pensiamo che si tratta di una storia rivolta principalmente ad un pubblico molto giovane.

Hunger games - il canto della rivolta: parte 1 è a mio avviso un film di transizione, uno di quelli che serve semplicemente a preparare il pubblico al gran finale. Assolutamente non indispensabile, si sente la mancanza di dialoghi davvero coinvolgenti, importanti, graffianti: film senza azione alla The Avengers si possono fare, alcuni ti tengono attaccato allo schermo dal primo all'ultimo minuto proprio grazie alla forza di dialoghi davvero potenti (ad esempio Carnage di Roman Polanski). 
Insomma la prima parte del terzo capitolo non è né carne, né pesce. Cosa lo salva? Una delle protagoniste più interessanti degli ultimi anni. 

8 commenti:

  1. Io sarei davvero curiosa di vederlo, se non fosse che non ho (ancora) visto il secondo...
    Rimedierò e ti dirò!
    Un bacione!
    Life, Laugh, Love and Lulu

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  2. Io l'ho visto ma sono arrivata al cinema senza aspettative particolari, non avendo letto i libri. Per certi versi è vero, il film è meno d'azione degli altri (e, da una parte, tiro un sospiro di sollievo: decisamente meno spargimenti di sangue), certe parti magari potevano essere snellite e ovviamente la divisione del finale in due capitoli si spiega con motivazioni economiche (ma vogliamo parlare dello Hobbit?? 3 film per un libro!). Sta di fatto che a me è piaciuto, anche per Jennifer Lawrence che trovo stupenda - ma ho letto diversi commenti che la paragonano a Kirsten Dunst per espressività, e ho detto tutto. Comunque io non vedo l'ora di conoscere e vedere il finale!

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    1. Jennifer Lawrence la trovo sempre perfetta, credo che con i ruoli giusti, possa davvero fare tanta, tanta strada. Attento anche io con impazienza il finale, che spero sia migliore di questa prima parte.

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  3. Eppure, pensa, io l'ho trovato il più bello dei tre film finora girati... questione di gusti. Fermo restando che va giudicato per quello è (ovvero un film per adolescenti) non sono molti i prodotti del genere dove si mostrano gli orrori della guerra (penso alla scena del bombardamento dell'ospedale), gli intrighi di palazzo, si condannano le dittature e i totalitarismi. E' un film con poca azione e molta politica, nell'accezione migliore del termine: anzichè assistere alla violenza dei combattimenti (come nei primi due capitoli) qui si fanno vedere le conseguenze della violenza stessa. Non è poco...

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    1. Io non sono una che ama particolarmente film violenti o d'azione, ma questa prima parte secondo me poteva esser gestita molto meglio (comunque sì, è proprio questione di gusti). Detto ciò, rimane il fatto che parlare di questi argomenti a degli adolescenti e farli appassionare tanto, rimane sempre una cosa super positiva!

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  4. Ho sempre snobbato lo ammetto questi film perchè non sono il mio genere...ma alla veneranda età di 28 anni ho visto per far felice lui Il Signore degli anelli (e non ho dormito) quindi ora sono pronta a rivalutare tutti i miei gusti;-)

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    1. Vai Enrica e buttati a capofitto su generi nuovi!! :D

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