5 maggio 2015

Adaline - l'eterna giovinezza

La protagonista di questa storia si chiama Adaline, nata in America nei primi anni del Novecento che, all’età di ventinove anni, è vittima di un gravissimo incidente stradale ma, per un’incredibile coincidenza astrale, non solo si salva ma da quel momento il suo invecchiamento si blocca. Rivelato l’accaduto alla figlia ormai adulta, per non destare troppi sospetti nelle persone, Adaline è costretta a spostarsi continuamente da un Paese ad un altro, cambiare identità ed evitare il più possibile di stringere legami con le persone. Ma ovviamente qualcosa non va secondo i piani: Adaline s’innamora e così il suo segreto viene messo in pericolo …

Adaline - l’eterna giovinezza, prima di uscire nelle sale cinematografiche è passato di mano in mano: ha mancato per un pelo la regia di Gabriele Muccino e l’interpretazione prima di Katherine Heigl e poi di Natalie Portman per poi approdare nelle mani del regista  Lee Toland Krieger e l’interpretazione di Blake Lively (sulla quale mi soffermerò più avanti). 

Ignorando la trama (ovviamente) prevedibile posso affermare che il film si è rivelato gradevole sotto diversi punti di vista. Primo: gli abiti. Sì lo so, lo so, sono scontata come i saldi di fine stagione ma chi come me presta molta attenzione ai costumi non potrà che rimanere incantato dagli abiti che Blake Lively sfoggia con assoluta naturalezza (beata lei). Secondo: il tono delicato e a tratti fiabesco del racconto. Sebbene una voce fuori campo spieghi con termini fantascientifici ciò che accade alla protagonista, il film non perde mai quel tocco d’ironia e delicatezza che lo rende molto piacevole. Terzo: Blake Lively. Ebbene sì, su di lei nutro molti dubbi, non mi pare un’attrice dotata di particolare talento, eppure l’ho trovata molto adatta al ruolo. Con la sua presenza algida e seguendo il mood fiabesco della pellicola, riesce a donare al suo personaggio quella freschezza ed ingenuità che rendono “plausibile” ed “interessante” la storia di Adaline. 

La regia è classica, priva di particolari picchi di creatività. La svolta narrativa contribuisce ad aumentare il pathos drammatico ed il lieto fine è assicurato … per somma gioia delle più romantiche. 

4 commenti:

  1. Insomma lo consiglieresti! Sono alla ricerca di un film da vedere in questo periodo!

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    1. Sì, ma solo se tieni ben presente la premessa: la trama è assolutamente prevedibile ;)

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  2. Ormai è un sacco di tempo che non vado al cinema, e pensare che fino a poco tempo fa ci andavo almeno una volta la settimana..come si cambia. Questo film dal trailer mi sembrava una sorta di Benjamin Button e non mi ispirava molto (forse perchè non mi piace tanto lei come recita) chissà...

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  3. l'ho visto ieri sera e mi è piaciuto molto, tutto il film nel suo completo. Mi sono piaciuti gli attori, la trama, i costumi, lld scenografie e sopratutto il degno finale! Bel film, era da un po' che non ne vedevo così'. Ogni tanto ci vuole una pellicola simile!

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