Lena Dunham è una giovane autrice e regista, nonché attrice protagonista della serie HBO, Girls (ve ne ho parlato qua). Nella serie tv, oltre a raccontare le difficoltà di una giovane ragazza a farsi largo nel mondo del lavoro, mostra più volte il suo corpo nudo, tondo ed imperfetto. Imperfetto secondo i canoni che ci hanno imposto i media in questi anni. Ci vogliono più corpi normali in tv, perché se da una parte è bello sognare, dall'altra è anche giusto tenere sempre a mente che esiste una cosa chiamata normalità e quindi mostrarla. Perché mai una persona dovrebbe nascondere ciò che è realmente?
In questi giorni si fa un gran parlare dell'attrice e della sua copertina su Vogue. Perché? Semplicemente perché, nel servizio fotografico - ad opera di Annie Leibovitz - la Dunham è stata ritoccata con Photoshop. Niente di strano per Vogue ... ritoccano Miranda Kerr, figuriamoci una come Lena.
Jezebel, che tra le tante cose si occupa anche di denunciare come i media manipolano l'immagine della donna, ha lanciato delle dure accuse verso la rivista e la Leibovitz, perchè hanno alterato il fisico di colei che ha rivendicato in un certo senso la bellezza di un corpo normale. Non contento, il sito ha offerto diecimila dollari a chi gli avesse fornito le foto originali. La tristesa, direbbe la Dandini.
«Lena Dunham è una donna che celebra il sentirsi a proprio agio nel corpo che ha ed è sfacciatamente femminista. Il suo fisico è vero. Lei è vera. E per quanto belle, le foto di Vogue invece non lo sono» afferma la direttrice Jessica Cohen. Sarà anche vero quello che dice la Cohen, ma da un sito che rivendica verità e genuinità di certo non ci si aspetta una cosa simile. In fin dei conti non si sono appropriati a loro volta dell'immagine dell'attrice con lo scopo di ottenere maggiori click?
Ovviamente, dopo tutta questa confusione, la diretta interessata non ha potuto fare a meno di commentare la vicenda «Capisco che ci sia una contraddizione tra quello che faccio e stare sulla copertina di Vogue. Ma non capisco come possa essere un male vederci, Photoshop o no, una donna che non è la classica ragazza copertina di Vogue». Prosegue: «Una rivista di moda è una bella fantasia. Vogue non è un giornale che si apre quando si va in cerca delle donne reali. Questa è la rivista che si apre per vedere bei vestiti, bei posti […] Se si vuole veramente sapere a chi assomiglio, andate a vedere la serie che faccio ogni settimana».
Amo la serie Girl, anche se ho trovato la seconda stagione un po' troppo ai limiti. La protagonista, fuori e dentro lo schermo, a tratti è assolutamente coinvolgente ed empatica, tanto da far venir voglia di emularla, mentre a tratti riesce a farsi quasi "odiare" per quanto è stressante. La copertina di Vogue, in effetti, è un po' estremizzata ma non dimentichiamoci chi la dirige ;)
RispondiEliminaquando ho visto la faccia di Lena sulla copertina di Vogue ho pensato "ma che ci fa lei qua?". Vogue è proprio il tipo di rivista più lontana dal suo modo di essere e dalla sua fisicità senza filtri e senza ipocrisie. Bah...
RispondiEliminaPerò la perdono perché la ammiro troppo e perché Girls è una serie tv rivoluzionaria.
anche io ho scritto un post sull'argomento, ma sinceramente non vedo il nesso tra l'essere femminista e il voler apparire meglio in foto, veramente. Non c'è una logica. Le foto sono minimamente ritoccate. E allora? Lena sarà per questo meno femminista? Bah.
RispondiEliminaNon seguo Girls però sinceramente anche io ho storto il naso nel vederla su Vogue, più che altro per l'idea che mi ha sempre dato lei con il suo show... capisco però il suo ragionamento e lo trovo condivisibile: Vogue è una rivista con un suo stile e una sua "politica" e come tale si comporta, Lena si esprime attraverso il suo show e lì la troviamo nella sua autenticità....
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