25 maggio 2013

L' indipendenza prima del mito

"La libertà non passa mai di moda" – Coco avant Chanel




Liberamente tratto dal romanzo di Edmonde Charles-Roux "L'Irrégulière ou mon Itinéraire Chanel", tratta la storia di Gabrielle Bonheur Chanel, una bambina che dopo essere rimasta orfana viene lasciata in orfanotrofio insieme a sua sorella, ma nonostante ciò non smette di puntare in alto e sognare una vita migliore.

Quando crescono le due ragazze cercano di fare un po' di soldi lavorando di giorno  e di sera. E proprio una sera fa l' incontro che le cambia la vita. Attraverso un nobile che la vorrebbe accanto a se (più come un bambino capriccioso con un nuovo gioco che come uomo) lascia tutto (anche se non innamorata) e decide di trasferirsi da lui, approfittando della sua  situazione economica.

Nel nuovo ambiente Chanel non si trova benissimo, ne riconosce difetti e pregi ma l' ipocrisia di quella società presto la disgustano e annoiano. Manifestare la sua voglia di distinguersi dalle altre le viene naturale e lo fa attraverso la moda: Chanel rivoluziona il concetto di eleganza fondando la maison più famosa di sempre.



In questo film trova spazio anche una storia d' amore, ma senza eccessive scene melense e messa in secondo piano rispetto ad una tematica ben più importante. Il tema principale è la ricerca di Chanel della sua libertà e indipendenza (cosa che ha anticipato in un certo senso il movimento femminista).

I corsetti, i cappelloni, gli abiti strabordanti di gioielli erano tutti simboli di una femminilità esibita e al tempo stesso costretta, voluta dalle donne per compiacere gli uomini, inconsapevolmente limitate nei loro stessi panni e nel pensiero. La rivoluzione di Chanel sta proprio in questo: svincolarsi da certe costrizioni, potersi sentire libere nei propri panni senza sentire il bisogno di compiacere nessuno e soprattutto senza ostentare niente perchè l' eleganza, quella vera sta nella semplicità.




Ma mentre sul lato economico la vita di Chanel era in continua ascesa, nella scena finale abbiamo una sorta di rappresentazione della doppia faccia del successo.

Se da una parte la stilista continua la sua scalata nel mondo della moda, la sua vita personale lentamente decade, l' ambizione e l' indipendenza esplodono in tutta la loro grandezza ma non vanno di pari passo con l' amore sempre più affogato nella malinconia e nella solitudine.

Il lieto fine sotto questo punto di vista non c è per favorire uno spettacolo più realistico e dal risvolto amaro.

14 commenti:

  1. Hello my dear!
    I ve seen the moovie!
    I love the actress!Audrey Tatou is a wonderful star!
    thanks for the post!
    Have a fab weekend!

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  2. Pretty post. She is a lovely actress. Great blog, just joined and look forward to following you.

    Will you join mine?

    http://theyogalifechicago.blogspot.com/

    xoxo- from Chicago!

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  3. Anche se non lo ritengo un capolavoro devo dire che è un film ben fatto e che centra bene la tematica di indipendenza. Suggestiva l'interpretazione della Tatou.

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    1. Sì anche secondo me la Tatou è perfetta per questo ruolo

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  4. Lo voglio vedere, e poi lei mi piace da morire, non potevano scegliere attrice più azzeccata!!

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