31 luglio 2013

On the road

«Carlson si era lasciato tutto alle spalle prima di arrivare lì. Reed non poteva capire perchè Carlson stesse solo. Ma Reed non aveva mai perso nessuno prima, era ancora pieno di speranze. Per Carlson partire era una scorciatoia e un riparo: più lasci meno perdi.» - American Sunshine

Ieri sera mi son detta che era giunta l'ora di cominciare a spuntare la lista infinita che ho di film da vedere, continuavo ad aggiungere e mai a togliere. Così ho trovato questo titolo American Sunshine, il cui titolo originale è the go - getter (che secondo me ha anche più senso della "traduzione" italiana) che racconta la storia di Mercer, ragazzo che in seguito alla morte della madre, ruba un'auto per andare a cercare il fratellastro che non vede da quando era piccolo. Kate (la proprietaria dell'auto) dopo una conversazione con Mercer, grazie al cellulare che aveva lasciato all'interno del mezzo, consente al protagonista di proseguire nel suo viaggio a patto di ricevere costanti aggiornamenti.
Comincia così il viaggio on the road di Mercer, che però si rivela più complicato del previsto perchè il fratellastro si è trasferito più volte, lasciando dietro di se una scia fatta di piccoli reati, debiti e cattivi ricordi.
Nevada, Sacramento, California e Messico sono le tappe che tocca il protagonista, posti molto diversi tra loro ma che hanno come comun denominatore l'essere incorniciate da orizzonti e paesaggi mozzafiato. Non mancano certo i personaggi secondari, singolari e bizzarri come Joely una ragazza che fa conoscere al protagonista il sesso e la droga o "Sergio Leone" il regista pornografico.

Pellicola girata nel 2007 e presentata al Sundace film festival. Un film piuttosto originale, sorretto da dialoghi poco scontati, le relazioni tra i personaggi non sono mai eccessivamente esposte lasciando allo spettatore la possibilità di percepire i sentimenti e le sensazioni. A tratti il film può risultare piacevolmente stravagante, come durante la scena di ballo improvvisato, omaggio a "Bande à part" di Godar. Un piccolo ritratto di un'America meno conosciuta e patinata ma che esiste ed è giusto raccontare.

12 commenti:

  1. Quanto sono ignorante in materia...la mia lista è lunghissima, devo farmi un bella cultura cinematografica, ne avrei proprio bisogno!
    IMPOSSIBILE FERMARE I BATTITI

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  2. Non l'ho mai visto questo film. Devo rimediare!


    Fammi sapere cosa ne pensi del post che ho appena pubblicato http://travelandfashiontips.blogspot.it/2013/07/teatri-di-pietra-in-campania-fantasia.html

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  3. "Più lasci meno perdi" è una verità molto triste dal mio punto di vista, se applicato alle relazioni, ma purtroppo vera.
    Un abbraccio

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  4. Lo vedrò sicuramente! :)
    passa a trovarmi quando vuoi!

    Bacio

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  5. Sarà uno dei prossimi film da vedere, sopratutto se è ambientato nel Nevada, Sacramento, California e Messico!!:D

    www.kaleidoscopicmirror.com

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  6. Ammetto la mia ignoranza ma non ho mai visto questo film, mea culpa dovrò rimediare!!

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    1. Di certo non è una tua colpa, il fatto è che film come questo vengono pubblicizzati pochissimo perciò spesso cadono nell'anonimato ;)

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  7. Monica quanto mi piace il tuo blog! Il film mi è piaciuto, non è tra i miei preferiti ma hai ragione: i dialoghi sono fantastici
    http://www.pfgstyle.com/2013/07/write-fashion-mood.html

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  8. è il giustos tile di film per questo periodo dell'anno
    ♡Barbara Valentina Grimaldi♡
    LOVEHANDMADE.ME

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  9. adoro la tua foto

    check my blog out click www.whosdaf.com

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