4 gennaio 2014

Lo teniamo d'occhio: Joseph Gordon-Levit

Occhi piccoli piccoli e neri, fossette che comunicano imbarazzo e tanta voglia di fare. Nato a Los Angeles, membro della Hollywood "intellettuale", la sua carriera inizia in tenera età con la serie Una famiglia del terzo tipo. Ma contrariamente a molti dei bambini prodigio bruciati troppo in fretta dalla fama e dal successo, Joseph negli anni ha saputo ben gestire il suo lavoro. Più volte ha dichiarato di non amare la popolarità, ammettendo addirittura di essere infastidito da chi lo ferma per strada. Proprio per questo, dopo la fama ottenuta con 10 cose che odio di te, è scomparso dalla scena per qualche anno.

Ci sono attori che colpiscono al di la della performance in una pellcola, con un potenziale tangibile e ben coltivato nel tempo. Ci sono attori che dimostrano di essere intelligenti oltre che talentuosi, di saper interpretare ruoli seri ma di saper affrontare benissimo anche ruoli più leggeri, e Joseph rientra in questa categoria.
Attore poliedrico, schivo e un po' dolente, quando si allontana dal mondo del cinema fa emergere la sua anima più indie e siede a capo della HitREcord, una società creata nel 2005. Un progetto che in poco tempo è diventato un vero e proprio punto di riferimento per vari artisti emergenti. Ma HitREcord non si ferma quì: ampliando i propri confini diventa anche uno show, il cui contenuto sarà completamente ideato grazie alla collaborazione degli utenti sul web. Una scommessa quella dell'attore, che sarà trasmessa sul canale televisivo Pivot.

Sa sorprendere e spiazzare con le sue risposte secche e senza filtri. Durante la promozione per Don Jon, alla classica domanda "come ti è venuta l'idea per questo film?" l'attore ha risposto, senza giri di parole o clichè come fanno molti colleghi: "mentre fumavo dell'ottima erba canadese". 
Non ha paura di cadere nel dimenticatoio e per questo seleziona con cura ogni pellicola che gli viene proposta. Proprio come è successo per 500 giorni insieme, film che lo vede co-protagonista a quella che oggi definisce una delle sue più care amiche Zooey Deschanel «gli sceneggiatori ce l’hanno messa tutta per non essere commerciali; oggi quando guardi un film il più delle volte hai la sensazione che ti vogliano vendere qualcosa [...] Sono fiero che non aderisca ai soliti cliché. Il mio personaggio è pieno di sfumature. Anche in questi tempi sedicenti progressisti, nella maggior parte delle produzioni cinematografiche gli uomini devono avere i bicipiti gonfi e le donne devono essere supermagre».
Uno che non si ferma solo alla recitazione, ma dopo anni di "allenamento" con dei cortometraggi giunge finalmente alla regia, con un film che decisamente conferma tutte le aspettative che si hanno su di lui. Sicuramente è uno di quegli artisti che può dare molto al cinema. Se ancora non vi siete fatti un'idea precisa su di lui non vi resta che vederlo in azione nei suoi film.

Le cose che non sai di lui:
Non ha paura di esporsi e di esprimersi. 
Una curiosità: «Voglio ricordare alla gente che i teatri fino a 100 anni fa si trovavano accanto ai bordelli e, soprattutto, che il lavoro di attore non era considerato per nulla glamorous».
Attore preferito: «Dustin Hoffman: un camaleonte, il mio animale preferito».
Il suo cruccio: «I miei capelli. Quando avevo 12 anni li avevo lunghi perché ascoltavo i Metallica e i Guns’n’Roses. E quando ho cominciato a recitare mi hanno proibito di tagliarli per 5 anni. Adesso, appena crescono troppo mi viene l'ansia»
In cosa crede? «Nella democrazia e nella condivisione .. di tutto tranne della propria donna!»

4 commenti:

  1. era già un idolo, dopo don jon lo è diventato ancora di più!

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  2. oh sì. teniamolo proprio d'occhio.

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  3. Massima stima per questo talentuoso personaggio! Sono curiosa di osservare i suoi prossimi passi!

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