N: Minestra di mais... Scelta interessante. Lo sai, vero, che la cellulite è uno degli ingredienti principali della minestra di mais?
A: E così qui le ragazze non mangiano niente?
E: Non più, da quando la trentotto è diventata la nuova quaranta e la trentasei è diventata la nuova trentotto.
A: Io porto la quarantadue.
E: Che è la nuova cinquantasei.
A: Hmm! Cavolo!
E: Oh, che t'importa... sicuramente sarai piena di maglioncini misto acrilico nell'armadio dovehai preso quello.
A: Ok, trovi orrendi i miei vestiti... l'ho capito. Ma vedi, io non rimarrò per sempre nel campo della moda, perciò non vedo il motivo per cui devo cambiare tutto di me solo perché lavoro qui.
E: Sì, hai ragione. In fondo questa industria multimiliardaria gira intorno a questo... Alla bellezza interiore!
Niente, dato che oggi è una giornata
decisamente “no”per me, mi sento in vena di cose frivole,
piacevoli, che mi facciano stare bene e non pensare per almeno un po'
ai problemi.
Quando mi sento così mi piace
buttarmi sul divano, mettere un film e mangiare pop corn. In questo
caso ho deciso di vedere il diavolo veste prada, non
credo serva dilungarsi eccessivamente nella trama dato che è uno dei
film più famosi e più visti degli ultimi anni, ma nel caso ci fosse
qualcuno tra voi, miei lettori e lettrici, che ancora non abbia visto
questa pellicola, mi sembra doveroso accennarvi in breve la trama.
Andy
Sachs (Anne Hathaway) è una neolaureata che sogna di diventare una
giornalista professionista, proprio per questo decide di trasferirsi
nella grande mela.
Sfortunatamente
per lei, l’unica possibilità lavorativa che le si presenta
davanti, è un lavoro come assistente di Miranda Priestley (Meryl
Streep), perfida direttrice della rivista di moda più in vista del
mondo: Runaway.
Miranda
incarna perfettamente il capo che tutti noi non vorremmo mai avere:
acida, facilmente irritabile, perfezionista a livelli maniacali e
terrificante!
A
migliorare la situazione non ci pensa sicuramente l' assistente Emily
(Emily Blunt), la prima assistente di Miranda che non perde occasione
per ridicolizzare il modo di vestire di Andy e la sua inadeguatezza
nel lavoro.
Nonostante
gli aspetti negativi che in questo film emergono come la
competitività, l' ossessione per la taglia 0
(che io trovo ridicola) e la solitudine che attanaglia anche le
persone più importanti, non nego di aver sempre sognato di poter far
parte di quel mondo, intendo poter lavorare per una rivista di moda (che clichè).
Ogni tanto fa bene sognare e questo film in questo mi aiuta tanto!
Mi viene da sorridere perchè questo è il film che guardo quando sono triste, e sai perchè? Perchè nonostante sia estremamente spietato per certi punti di vista, mi fa sognare: la moda, New York, Parigi, mi aiuta a tenere duro e mi fa capire come: "se insisti e persisti, raggiungi e conquisti!"
RispondiEliminaCiao!
Lulu
Direi che in questo caso il detto popolare che calza a pennello!
EliminaVisto e adorato! Alcune scene le ho ben impresse nella mente insieme alla colonna sonora. Ma diciamocela tutta...i vestiti alla fine io me li sarei tenuti!!!
RispondiEliminaCome diciamo a Roma: AVOJA!
EliminaIl problema è quando si ha davvero una capa così... :P
RispondiEliminaFilm che rivedo sempre con piacere, la Streep come sempre è fantastica!
In effetti quello sarebbe un bel problema!
Elimina<3
RispondiEliminafashionismyway.blogspot.com
Questo cuore parla da solo :)
EliminaHo adorato anche io questo film, in effetti il mondo della moda è affascinante ma pieno di contraddizioni :) Baci
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