30 agosto 2013

Essere o avere?

Chris è un  giovane arrampicatore sociale, un ragazzo  molto sicuro di se e soprattuto fortunato. Le sue origini sono modeste ma quando si trasferisce a Londra per raggiungere il successo, gli Hewett, ricchi e influenti, lo accolgono calorosamente nel loro ambiente tanto che la figlia Chloe si innamora di lui e lo sposa. 
A Chris non poteva andare meglio di così: ora benestante con un bel lavoro e una moglie affettuosa oltre che ricca. Tutto scorre nei migliore dei modi fino a quando arriva Nola, una seducente ragazza che porta più di qualche turbamento e scompiglio nella vita del protagonista (non solo sentimentale).

Match point è un film che mette in scena una vicenda tragica già conosciuta nel genere letterario, ben costruito, avvincente nella sua semplicità, che  non risparmia qualche colpo di scena. A questo giro Allen decide di abbandonare la sua brillante ironia cimentandosi in qualcosa di serio ma forse, per i fan più accaniti, non riuscito come le opere precedenti, a mio avviso invece lo è.
Una pellicola che scorre velocemente, soffermandosi più volte sulla psicologia del protagonista, che incarna perfettamente l'uomo moderno, che in un momento cruciale della sua vita si trova in bilico tra la passione e la tranquillità che può offrire una vita agiata fortemente cercata e voluta. 
Nel tennis il match point è ciò che segna la fine della partita e nella vita spesso è proprio l'ultimo punto a fare la differenza. In questa società segnata dall' "egomania" il senso della morale si perde lungo la strada. Ad un torto commesso non segue più la pena, la sua massima conseguenza è il senso di colpa, effimero, che svanisce in fretta per lasciare posto al godimento della propria fortuna. Non sempre legge fa rima con giustizia, speravo che almeno nei film fosse così.

28 agosto 2013

Viaggio nella Ville Lumière con Gil

Di pellicole girate in questa bellissima capitale francese ce ne sono molte, si pensi al Favoloso mondo di Amélie, Un americano a Parigi ma anche Ultimo tango a Parigi ... Scelgo questa pellicola tra le tante perchè i primi minuti sono una vera e propria cartolina degli angoli più belli della città che mi fanno sempre tornare alla mente bellissimi ricordi. Perciò, allacciatevi le cinture perchè con il post di oggi si parte alla scoperta di alcuni angoli della città più romantica d'Europa!

Tra le ninfèe e il ponticello giapponese, costruito nella casa di Monet, ora diventata museo, ha inizio l'incredibile storia di Gil, uno scrittore perdutamente innamorato di lei ... Parigi ovviamente. Proprio in questa scena il protagonista ammette di aver pensato ad un possibile trasferimento nella città, come non comprenderlo?
La casa di Monet in realtà ha due giardini, ma quello giapponese è sicuramente quello più suggestivo, non è un caso se oltre 200 quadri dell'artista abbiano come soggetto proprio questo giardino. Fa specie pensare che al momento della sua realizzazione, il famoso laghetto, che sfrutta il Ru, fosse motivo di preoccupazione per i vicini che temevano l'avvelenamento dell'acqua!

Il viaggio continua e ci porta a Versailles. Nel film a dare una leggera infarinatura sulla sua storia ci pensa il "pedante" Paul, perciò vi risparmio la stessa tortura. Provate però ad immaginare cosa non doveva essere la reggia ai tempi di Maria Antonietta, quando venivano organizzate delle grandiose feste e niente sembrava poter rompere quella magica atmosfera.

Hotel a cinque stelle, ha la bellezza di 42 suite, tutte rivolte verso il Jardin des Tuileries. Se non avete modo di poter vedere il suo interno, Allen vi da la possibilità di ammirare invece la cosa che secondo me ha di più bello da offrire: il panorama. Che meraviglia!

Il vero viaggio di Gil inizia quando, scoccata la mezzanotte, si avvia verso la Parigi degli anni venti, nella quale conosce personaggi che hanno fatto la storia del mondo letterario e artistico dell'epoca. La chiesa è situata a Sainte-Geneviève, in stile gotico, oltre ad essere bellissima ospita le ceneri di Racine e Pascal.

Se andate a Parigi non potete certo saltare quello che viene considerato un vero must per i turisti. No, non parlo della Tour Eiffel, ma dei mercatini delle pulci. In uno di questi Gil compra un vinile, ma qui potete trovare anche abiti e oggetti vintage, pezzi unici che gli appassionati del genere di certo non possono farsi sfuggire!

Altra tappa assolutamente da non perdere è il Musée de l'Orangerie, famoso soprattutto perchè al suo interno si possono trovare le note Nymphéas di Claude Monet. Ovviamente nella pellicola, Paul non perde occasione per vantarsi con tutti della sua cultura (un personaggio davvero odioso). Il museo è situato nei Jardin des Tuileries e la prima domenica del mese l'ingresso è gratuito. Non avete scuse per non andare!

Il nostro viaggio si conclude qua, al Pont Alexandre III, dove Gil in una sera di pioggia ritrova Gabrielle, la ragazza del negozio di dischi. Il ponte è sicuramente uno dei più belli e importanti di Parigi, collega il Grand Palais e il Petit Palais all'Hôtel des Invalides. Su i suoi piloni troviamo rappresentata la storia della Francia: quella medievale, rinascimentale, assolutista e quella moderna. Una vera gioia per gli occhi.

«Perché non qui? Perché non ora? Quale posto migliore di Parigi per sognare?»

27 agosto 2013

All you need is love. Le coppie più belle del cinema e della tv - In bianco & nero

Via col vento
Una frase cult quella di Rhett, anche chi non ha visto questa pellicola conosce sicuramente la battuta, proprio come la loro travagliata storia. Lei è una bellissima ragazza innamorata di un giovane che però è destinato a sposare un'altra donna. Rhett invece ha la forza di aspettare che lei si accorga di lui. Il loro è una sorta di amore/odio, una storia tormentata, piena di momenti difficili, che rapisce e fa sognare.
Vita da strega
Al contrario della precedente, questa coppia è semplice proprio come la loro storia, lui un uomo come molti lei una normale casalinga con una caratteristica particolare: è una strega. A rompere lo schema della loro quotidianità ci pensa la mamma di Samantha, sempre pronta a criticare il povero Darrin. Una serie tv che ha fatto scuola, frizzante e allegra che si ricorda sempre con molto piacere.
Jules & Jim
Lei, donna alla ricerca dell'amore nella sua forma più anarchica ama lui, lui ama lei ma poi c'è anche l'amico di lui, che conquista il cuore di lei, dopo anni di silenziosa sofferenza. Cosa fare in queste situazioni? Un triangolo amoroso che finisce inevitabilmente con influenzare la storica amicizia dei due protagonisti maschili. Film che all'epoca fu motivo di accese discussioni e che venne vietato ai minori di 18 anni. Oggi possiamo sicuramente definirla una vera perla del cinema.

26 agosto 2013

Questa sera si recita a soggetto

Ezio, autore con qualche problema con i lieto fine, nonchè narratore della storia, si destreggia tra una vita sociale poco stimolante, come ammette lui stesso ("Mi chiamo Ezio Colanzi, ho trentotto anni e non ho mai fatto niente in vita mia") e un'immaginazione talmente vivida da ritrovarsi ospite a casa dei personaggi da lui stesso inventati. Durante la stesura del suo progetto Ezio conosce i suoi protagonisti, personaggi che si rivelano logorroici, insoddisfatti e invadenti. Tutti loro hanno paura di qualcosa: paura di vivere, di conoscersi, di crescere, di soffrire o far soffrire. Personaggi così non possono che essere figli di uno scrittore che preferisce scrivere l'amore piuttosto che innamorarsi veramente.

Sulle note di Simon & Gartfurkel, assistiamo ad una commedia piacevole a tratti divertente che sorprende chi, erroneamente, si aspetta da questa pellicola un classico filmetto di poco conto, dimostrano che in Italia si riesce, volendo, a distaccarsi dai cinepanettoni.
Un film ricco di riferimenti dal teatro ad Anderson ed Allen, con una sorta di filo conduttore psicoanalitico, che detta così può anche sembrare una cosa pesante ma non lo è. Novanta minuti scorrono via velocemente, tra un autore stralunato, una tragicamente comica nonna, delle coppie di genitori male assortiti e dei giovani che forse rappresentano la vera novità della pellicola. 
Happy family è una sorta di esercizio contro la paura, scritto in una romantica Milano d'estate, nella quale si riesce a vedere un gabbiano nonostante l'assenza del mare, quando tutto sembra immobile e dal silenzio emergono pensieri e riflessioni, desideri e timori.

25 agosto 2013

Il corto della domenica

Tornare a casa dopo una giornata stressante e trovare qualcuno pronto ad accoglierti è uno dei piccoli piaceri della vita. Un simpatico corto pieno di allegria, fantasia e amore. Buona visione.

23 agosto 2013

Ciak, si balla!

Se recitare non è una cosa facile, provate ad immaginare come possa essere recitare e ballare. Difficilissimo e piuttosto massacrante. Ne sa qualcosa Nathalie Portman che per affrontare il ruolo ne Il cigno nero si è sottoposta ad una dieta ferrea e costante esercizio fisico. La Portman non è di certo la prima che si sottopone a certe pressioni. La Kidman per esempio, per il ruolo in Moulin Rouge di Baz Luhrmann, non solo si è sottoposta ad esercizi lunghi e faticosi per essere in forma ma alla poveretta questo film è costato la frattura di due costole e una contusione al ginocchio. Risultato? un film speccacolare!
Un vero balletto parlato è invece Anna Karenina di Joe Wright, che oltre ad impegnare gli attori principali per settimane con lo studio della danza con una coreografa, ha coinvolto cinquanta danzatori professionisti, alcuni dei quali appartenenti alla compagnia di Cherkaoui. Affrontare il ruolo di Anna, per la Knightley è stato particolarmente difficile. L'attrice afferma di essersi sentita più volte incapace durante le riprese, anche se questo ruolo le ha dato la possibilità di arricchirsi come interprete. 
La famosa scena di ballo con il conte Vronskij, nella quale i corpi dei protagonisti si sfiorano e si cercano è diventata ormai l'emblema del film stesso e simbolo del loro amore.
Iconica e immortale resta invece la scena di ballo tra John Travolta e Uma Thurman in Pulp fiction, bellissima pellicola dallo stile originale, graffiante e sorprendente. Ma non lasciatevi ingannare, questo è un ballo semplice ma travolgente che richiede un'interpretazione impeccabile per non risultare banale. Non a caso è una delle scene cult della storia del cinema. Se non avete ancora visto il film rimediate prima possibile!
Cinema. Immagini in movimento ma anche ritmo. Ritmo, che è parte di ognuno di noi e che in questo contesto diventa occasione per poter sorridere, divertirsi e magari poter sfogare con un ballo frenetico e liberatorio tutto quello che ci opprime. Due arti che con il passare del tempo si sono influenzate e unite sempre di più, talvolta creando dei veri e propri capolavori. Il ballo visto come atto proibito e peccaminoso in footloose ma anche mezzo per diventare famosi o come semplice divertimento tra il lavoro in fabbrica e la palestra come in Flashdance. Il cinema è la più grande fabbrica di sogni mai vista prima, quando poi si unisce alla danza, il risultato finale non può che essere qualcosa di assolutamente esplosivo! 

22 agosto 2013

Lontano da qui

Fuggire lontano. Abbandonare tutto quello che fino ad ora ha fatto parte della vostra vita. Ricominciare da zero. Ricercare la verità nella natura. Soli. Ne sareste capaci?
Ci sono persone che pur non essendo soddisfatte della loro vita si rassegnano e accettano di non cambiare niente per paura. Christopher, al contrario, dopo la laurea decide di allontanarsi da quello che lui ritiene un mondo di maschere, illusioni e costrizioni per partire, senza un soldo in tasca, verso appunto la natura selvaggia. Il suo viaggio si rivela in realtà una fuga dai problemi che lo tormentano da tempo, ma da quelli non si può mai sfuggire a lungo. Una lezione che imparano anche i suoi genitori, pagandola caramente.
Gli incontri con la coppia hippie, Wayne e con Ron, uomo solitario e testardo servono ad arricchire di calore, bellezza e umanità il viaggio del protagonista utili anche ad allontanare per brevi periodi quella solitudine da lui tanto ricercata ma comunque pericolosa.

Il film fortemente voluto da Sean Penn, che per realizzarlo ha dovuto attendere dieci anni, è ispirato alla storia vera di Christopher McCandless. Realizzare quindi un brutto film con una storia come questa sarebbe stato difficile, anche se alla fine di questa pellicola si rimane un pò con l'amaro in bocca. La sensazione è quella di aver visto un bel film, realizzato benissimo al quale però manca quel tocco in più. Forse è dovuto alla linearità della storia, alla lunghezza non gestita benissimo che alterna momenti emozionanti ad altri decisamente più lenti che rischiano di annoiare.
Nonostante queste pecche non si può certo affermare che sia una brutta pellicola. Offre molti spunti su cui riflettere, la colonna sonora firmata da Eddie Vedder è maglifica per non parlare dei paesaggi che durante la visione abbiamo l'opportunità di poter ammirare.
Un film poco innovativo, che sicuramente può piacere a chi ha voglia di evadere dagli schemi della vita e che non sente suoi alcuni di quei "principi" e "valori" che (sfortunatamente) sono parte integrante della nostra società, primo fra tutti il consumismo.

20 agosto 2013

All you need is love. Le coppie più belle del cinema e della tv

Lost in translation
Bob incontra Charlotte in un albergo a Tokyo. Iniziano a parlare, si piacciono, si frequentano, si amano e si dicono addio. La loro storia è come un sasso gettato in uno stagno, crea del movimento nelle loro vite diventate piatte, facendo assaporare ad entrambi un sentimento che fino ad allora si era assopito. Un'esistenza monotona che grazie a questo fortunato incontro trova nuova linfa vitale.

Ally Mcbeal
Dopo la delusione con Billy, Ally trova il grande amore. Larry, avvocato come lei è un uomo affascinante, ironico e romantico, ma nel momento che dovrebbe essere il più felice della coppia, qualcosa non va secondo i piani. Curiosità: La storia tra i due personaggi avrebbe avuto un seguito, ma a causa dei problemi di droga di Robert John Downey Jr. hanno dovuto concludere con la quarta stagione.

The Help
Lui rompe il fidanzamento che lo legava ad un'altra ragazza per sposare Celia, una bellissima ragazza, un pò svampita, ma dal cuore d'oro e generosa, che paga un grande prezzo per aver sposato Johnny: viene esclusa e derisa dalle amiche dell'ex fidanzata, soffrendo così la solitudine. Nonostante le apparenze Johnny non è un marito come gli altri: è premuroso e comprensivo con lei che ha bisogno del suo sostegno. Una coppia adorabile.

19 agosto 2013

Il mio regno per ... lei

«Non sai quanto sia difficile vivere la più grande storia d'amore del secoloW.E. - Edward e Wallis

Anni '30, i giornali inglesi sono in fibrillazione, tutti ne parlano, tutti pensano di poter dire la propria su questa storia. Perchè? Beh è semplicissimo: questa non è la semplice storia di un ragazzo che incontra una ragazza, i protagonisti sono Wallis Simpson e Edoardo Windsor, allora principe del Galles e futuro erede al trono britannico. E si sa, quando si parla di principi e leggi di corte, queste cose non sono mai semplici. 
Wallis aveva un passato travagliato che ostacolava il futuro della relazione: nessuna origine aristocratica, un divorzio alle spalle con un uomo violento e un altro in arrivo, si può quindi ben immaginare che la famiglia reale e l'opinione pubblica non spalleggiassero i due, nonostante il fatto che Edoardo fosse molto amato dal popolo.
Nel 1936 Edoardo salì al trono e manifestò da subito la sua intenzione di sposare "l'arrampicatrice sociale americana" causando così nell'impero britannico una crisi costituzionale, talmente grande che fù costretto ad abdicare a favore del fratello minore.
Alla storia di Wallis e Edoardo si contrappone quella di Wally Winthrop, una donna di un'epoca diversa dalla loro (1998) e che vive delle esperienze simili a quelle di Wallis, con la quale ha ripetuti confronti immaginari. Una sorta di richiesta d'aiuto, un modo per cercare di uscire dalla situazione in cui si trova.
Premessa: ho guardato questo film spinta dalla curiosità che avevano suscitato in me delle immagini trovate su pinterest (mi trovate qui) senza aver letto niente sulla trama, né sulla regista. Immaginate quindi il mio stupore quando sono andata a cercare informazioni a riguardo e ho letto che si trattava di Madonna. 
Se avessi letto prima questo nome, probabilmente non avrei visto la pellicola, frenata dal pregiudizio. Credo che sia anche per questo che girando per il web si trovano tantissime recensioni che stroncano completamente il film. Mi sembra piuttosto esagerato e imparziale; W.E. non è di certo una pellicola che farà storia, ma non merita di essere bocciato completamente. Un film che può vantare una bella scenografia, così come lo è la fotografia e i costumi, a dir poco spettacolari, che ricordano certe campagne pubblicitarie delle riviste di moda. 
Il personaggio di Wally doveva e poteva essere affrontato meglio e nonostante la bravura di Abbie Cornish, allo spettarore rimane una conoscenza del personaggio troppo superficiale. 
Madonna va oltre quelle che erano le mie aspettative, proprio per questo le perdono certe pecche, sbaglio?

18 agosto 2013

Il corto della domenica

Grazie ad una giornata ventosa, un piccolo segnalibro dimenticato da tempo, vive l'esperienza più bella della sua vita. Ma quando questa si conclude, capisce che un libro chiuso non rappresenta altro che l'opportunità di vivere nuove avventure. "Quando si chiude una porta ..."
Buona visione.

17 agosto 2013

Icona del cinema - Jack Nicholson

Istrionico, camaleontico, di classe, dal sorriso sarcastico talvolta inquietante, è uno degli attori più bravi che esistano. 
Ha preso parte a pellicole che hanno fatto la storia del cinema: è stato uno scrittore folle e pericoloso in Shining, ha avuto problemi di alcol in Easy rider, è stato il nemico numero uno di Batman e anticonformista in Qualcuno volò sul nido del cuculo, diventa addirittura il diavolo ne Le streghe di Eastwick.
Carismatico, dal carattere non facile, si è spesso definito un romantico e nella sua carriera non mancano certo pellicole sentimentali come Tutto può succedere film nel quale recita con la grande Diane Keaton (della quale vi ho parlato qui).
Indossa gli occhiali da sole sia di giorno che di sera, ormai sono parte di lui ma solo per via  della sua fobia per la luce, proprio come lo è la paura per gli spazi chiusi e bui. 

Nella sua storia cinematografica degli ultimi anni troviamo per lo più commedie: «Una scelta maturata dopo l'11 settembre. Da studioso del mondo ero conscio dei depistaggi, misteri, revisioni, commenti, strumentalizzazioni che sarebbero seguiti a un fatto come quello. E poiché non voglio affrontare al cinema cose che non conosco, ho pensato fosse un buon momento per studiare la commedia».
L'icona del cinema liberal degli anni '70, oggi è più stanca e mite, «Quel che potevo l'ho fatto nel '72[...]. Con quelli della mia generazione rock'n roll [...] avevamo in mente tre linee guida: abbattere i monopoli, liberalizzare la droga, puntare sull'energia solare. E poi convertire gli ex militari in poliziotti, aumentare gli stipendi agli insegnanti ... Credo siano idee valide ancora oggi». Ho sempre adorato il Jack rivoluzionario, quello che aveva voglia di fare qualcosa di veramente concreto e attivo per il suo paese, ma non riesco a non amare anche questa versione addolcita dagli anni che passano. Un Jack più maturo ma sempre in forma!

16 agosto 2013

Sfidare le convenzioni

Il test di gravidanza parla chiaro: Juno è incinta e anche se il nuovo anno scolastico è alle porte, contrariamente a quello che ci si potrebbe aspettare da una ragazza della sua età, decide non solo di proseguire con la gravidanza ma anche di non farsi intimidire dall'inevitabile chiacchericcio che si potrebbe creare attorno alla sua vicenda e affronta con forza e naturalezza questa situazione.
La via dell'aborto non fa per lei, di tenere il "fagiolo" non se ne parla, così l'unica opzione che le rimane è quella dell'affidamento. Dopo qualche ricerca si imbatte in Mark e Vanessa, una giovane coppia benestante che sembra incarnare l'idea di coppia perfetta e felice. In realtà, una volta conosciuta meglio, la loro vita apparentemente idilliaca mostra qualche crepa.

Una volta parlare di gravidanza fuori dal matrimonio era un taboo, in seguito si è trasformato in argomento per programmi come Teen mom (in onda su MTV) o per film che tentano di giustificare in qualche modo il boom di queste gravidanze.  
Juno va oltre tutto ciò. Il suo non è semplicemente un personaggio ironico e pungente; è puro anticonformismo, voglia di affrontare la realtà esattamente per quello che è senza filtri, senza voler insegnare niente a nessuno. Così succede che i temi toccati in questa pellicola, come la maternità, la complessità dei rapporti uomo-donna o quelli familiari, rimangono irrisoliti. E va benissimo così. Nessuna morale per questo film, che si pone come unico obiettivo quello di raccontare la storia di una ragazza normale, alle prese con una situazione complicata, senza inutili drammi. 
Un film brillante che non trascura nessun dettaglio, perfetta la scelta dei brani,  come quella del cast e delle scenografie. E se proprio vogliamo trovare un filo conduttore alla storia, probabilmente sarebbe l'affetto: come quello immaturo che nasce tra i corridoi della scuola o quello istintivo e protettivo di un genitore.

15 agosto 2013

Un'estate per capire

 
«I giovani amanti cercano la perfezione. I vecchi amanti imparano l'arte di ricucire insieme i pezzi, vedendo la bellezza in una molteplicità di brandelli.» How to Make an American Quilt

Per tutti l'estate è il periodo dell'anno in cui i ritmi si rilassano, si trova il tempo di fare le cose che più ci piacciono, si ricaricano le batterie per l'anno che arriva (non so se vale anche per voi ma per me è Settembre il vero mese in cui inizia il nuovo anno) e qualche volta diventa un periodo di transizione, di attesa, per qualcosa di veramente importante. Questo è proprio il caso di Finn, una ragazza prossima alla laurea che decide di trascorrere l'estate nella casa dove vive sua nonna, per poter completare la sua tesi ma soprattutto per riflettere bene sulla proposta di matrimonio di Sam, il suo compagno.
Aranceti, profumo di fiori e di ricordi avvolgono la casa della nonna, che insieme ad un gruppo di amiche realizza con ago e filo una trapunta per la nipote. Ma non una trapunta qualsiasi. Deve raccontare qualcosa d'importante, qualcosa che abbia un significato per loro, ma che possa servire anche a Finn ad imparare e capire. La trapunta diventa così un'occasione per questo gruppo di donne straordinarie per confrontarsi e di fare un viaggio nei ricordi, sia quelli belli che quelli brutti, ricordi che guideranno con saggezza Finn verso la scelta che rivoluzionerà la sua vita.

Non sarà certo un film cult e neanche uno che ha cambiato la storia del cinema, ma questa è una delle pellicole che ricordo sempre con piacere e che riguardo ogni estate, perchè è leggera ma non stupida, grazie al suo intreccio narrativo che si divide tra presente,  passato e leit-motiv: pezzi di vita che pur mantenendo la loro diversità fanno parte di un tutt'uno armonico.
Nonostante il fatto che per certi versi la storia sia prevedibile, riesce comunque a dipingere ritratti interessanti di personalità femminili completamente diverse e contrastanti, tutte incredibili ed intense che riescono a mettere in evidenza quanto l'animo umano possa essere contraddittorio e debole, quando si tratta di rapporti personali.
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13 agosto 2013

All you need is love. Le coppie più belle del cinema e della tv

Kathleen & Joe - C'è posta per te
 «Volevo tanto che fossi tu; volevo che fossi tu con tutta me stessa.»

Vi avevo già parlato di questo film tempo fa (più percisamente qui)  ma non potevo proprio evitare di citarli anche in questa rubrica. La loro iniziale rivalità si trasforma lentamente in amicizia, che coltivata nel tempo (grazie alla costanza di Joe) fa sbocciare l' amoreUna coppia fresca e tenera, forse non la più originale, ma che resta comunque indimenticabile.

Lynette & Tom - Desperate Housewives
 «Lynette: Tanto perché sia chiaro, tu vuoi vendere la nostra florida attività per vivere in una roulotte come dei circensi?
Tom: Avanti è fichissimo, possiamo andare dove vogliamo e i ragazzi così possono vedere l'America!
Lynette: E quando cominceremo a rubare per mantenerci, i ragazzi potranno vedere la prigione. Hai ragione Tom, è una brillante idea!
Tom: Diamine Lynette, perché fai la guasta feste in questo modo? Per una sola volta potrei avere il tuo appoggio?
»

Di idee così "geniali" Tom ne ha tantissime nel corso della loro vita di coppia. Puntualmente Lynette le boccia tutte, forse perchè spesso e volentieri le ritiene stupide. Però nonostante i grandi scontri, le differenze tra loro e i tanti figli da crescere rimangono insieme perchè sono una squadra che funziona. Confusionisti e opposti ma perfetti insieme.

Allie & Noah - Le pagine della nostra vita
«La mia vita? Difficile definirla. Non è stata il trionfo spettacolare che avevo immaginato, ma non sono nemmeno rimasto sepolto in un buco come una talpa. Non sono nulla di speciale, su questo non ho dubbi. Un uomo come tanti, che la pensa come tanti e ha vissuto come tanti, non mi hanno dedicato monumenti e il mio nome sarà presto dimenticato … ma ho amato una donna con tutto il mio corpo e tutta la mia anima, e lo considero un dono che mi ha colmato.»

 Questa è una storia d'amore super zuccherosa, se non avete ancora visto il film e siete in vena di una storia strappalacrime è il film che fa per voi. Lei viene da una famiglia borghese, ha frequentato ottime scuole e nei suoi piani per il futuro c'è l'università. Lui invece è un ragazzo semplice, che viene da una famigliacome tante altre e il suo è un lavoro umile. Quello che li unisce però è qualcosa che va ben oltre a queste cose. Un amore che tutti sognano, quello che dura tutta la vita, fino alla fine dei giorni.

11 agosto 2013

Il corto della domenica

Quando sarò grande potrò diventare un esploratore o magari vivere avventure straordinarie nel grande West, potrei lavorare in un circo o andare alla ricerca di misteri da risolvere. Questo è solo una parte di quello che immagina di poter fare da grande il protagonista di questa breve e tenera storia. Buona visione.


10 agosto 2013

Icona del cinema - Meryl Streep

Lei non ha certo bisogno di presentazioni, amatissima sia dal pubblico che dalla critica, ha vinto tantissimi premi durante la sua carriera e sembra non volersi fermare neanche un attimo.
Una delle poche attrici in grado di saper affrontare egregiamente ruoli importanti e seri (come in The hours o Il dubbio) ad altri più leggeri e divertenti (come in Julie&Julia o Mamma mia) mostrando in questo modo il suo straordinario talento e la sua versatilità d'attrice.
Una donna che dimostra inteligenza e ironia, considerata una delle attrici più grandi di Hollywood ma al tempo stesso lontana dallo star-system, potrebbe godersi la fama guadagnata negli anni, invece continua a dedicarsi alla settima arte mettendosi in gioco con ruoli talvolta difficili altri discutibili, perchè per quanto possa essere brava non sempre ha interpretato personaggi degni del suo talento.

Sono recenti le notizie che la danno occupata nel set del sci-fi apocalittico The giver - il donatore a fianco di Robert De Niro, mentre sono in arrivo August: Osage County di John Wells, The Homesman di Tommy Lee Jones ed Into the Woods di Rob Marshall. Una Streep dall'agenda lavorativa piena. Che stia pensando ad una possibile quarta statuetta?
Una donna che ci ha fatto ballare sulle note di musical, sorvolare l'africa, vivere i drammi di una famiglia separata, scoprire il volto umano della Lady di ferro e quello insopportabile del mondo della moda. Nel 2004 ha ricevuto un Life Achievement Award dall’American Film Institute per il contributo offerto alla storia del cinema. 
Raffinata e spiritosa è sempre una garanzia ma anche la dimostrazione che, nonostante molte donne dell'ambiente si lamentino del fatto che dopo i quaranta non ci sia posto per loro, per il talento, quello vero, le occasioni non mancano mai.

9 agosto 2013

Pronti per il viaggio?

«Sarà un posto dove accadrà solo quello che vuoi che accada. Lo possiamo costruire noi un posto così.»

L'infanzia è il periodo più bello della vita, è fatta di giochi, di magia e fantasia, di risate, di amicizie che si creano nel giro di pochi minuti ma che spesso durano tutta la vita, di spensieratezza e gioia. Tutto quello che circonda i bambini è mosso da un'immaginazione irrazionale e incontrollabile,  per questo anche la cosa più insignificante ai loro occhi può risultare straordinaria oppure terrificante. 
Essere Max vuol dire esattamente tutte queste cose. Lui è un bambino con una grande immaginazione, adora vestirsi da lupo, ma sfortunatamente dentro di se cova della rabbia che lo porta a reagire in maniera esagerata a tutto ciò che non gli piace.
Quando sua madre decide d'invitare il suo nuovo compagno a cena, Max va su tutte le furie, e decide di scappare. Quello che lo aspetta è un mondo bizzarro, popolato da creature a prima vista minacciose che lui non ha mai visto prima ma che riesce a gestire autoproclamandosi Re.

Il film è tratto da Where the Wild Things Are di Maurice Sendak, un racconto illustrato, forse poco conosciuto in Italia, ma che in America ha avuto grandissimo successo, tanto che, in occasione della Pasqua, il Presidente Obama lo ha letto ad alcuni bambini che si trovavano alla Casa Bianca per il tradizionale Egg rolling.
Anche se nella parte centrale il film perde un pò, questa è una pellicola a tratti visionaria, poetica, dolce e riflessiva.
Le creature selvagge sono ingombranti e indomabili, proprio perchè spinti dalla stessa irrazionalità che vive dentro il piccolo protagonista. Inneggiano all'amicizia e all'unione e con la stessa facilità e forza distruggono gli stessi rifugi che avevano costruito, sempre senza mezze misure. Hanno tradizioni e storie da raccontare ma anche segreti da proteggere. Proprio come fanno i bambini.
Un film per i più piccoli ma che inevitabilmente lancia un messaggio anche agli adulti, attraverso un linguaggio semplice e diretto, come ne Il piccolo principe. Allora mi viene da pensare che forse questo è semplicemente un film dedicato a chi riesce ancora a vedere un boa che digerisce un elefante invece di un banale cappello.

8 agosto 2013

Puntare su se stessi

  «L'azione è carattere, se non facciamo mai niente non saremo nessuno.» - An education

In questo periodo in cui sono meno occupata dallo studio, nel tempo libero cerco di fare le cose che amo di più, che alla fine sono sempre le solite: leggere e guardare film (che vita emozionante!). Così mi sono buttata su questa pellicola, che dal titolo prometteva bene, almeno secondo me, che ho particolarmente a cuore il tema dell'istruzione.
A 16 anni Jenny ha quello che molte vorrebbero: è bella, inteligente, talentuosa e ha un futuro promettente davanti a se, niente sembra poter ostacolare il suo cammino. Niente. Ma qualcuno sì. Vive in un ambiente dove tutto sembra annoiarla e intanto sogna di poter andare a Parigi, di poter vivere liberamente,  divertirsi e frequentare ambienti colti e bohémien. Così quando incontra David, un uomo molto più grande di lei, ricco e affascinante lei rimane estasiata da tutte le possibilità e i mondi che lui le fa conoscere. Jenny è inteligente ma è pur sempre una ragazzina, così si lascia trasportare da tutto ciò che David le offre. E lui le cambia la vita.

Il titolo fa riferimento all'educazione, intesa non solo come quella accademica ma anche sentimentale, maturazione, presa di coscienza e scontro con la realtà. Quel momento in cui ci si accorge che il tempo delle favole è finito e che non sempre tutto corrisponde alla fantasia. In pratica, l'ingresso nell'età adulta.
Quello che colpisce maggiormente di questo film è la sceneggiatura. Gli ambienti grigi e cupi londinesi lasciano posto ad una Parigi romantica, solare, aperta culturalmente, pronta ad affrontare i grandi cambiamenti storici che avverranno di lì a poco. Un film dal grande potenziale ma che alla fine pecca proprio nei contenuti. La storia ne ricorda altre, non riesce a colpire e lasciare il segno, come ci si aspetta.
Resta il fatto che An education è una pellicola gradevole, che invita alla riflessione ... perchè nonostante il contesto storico diverso, l'educazione scolastica rimane ancora oggi molto importante. 
Puntare su se stessi e sulle proprie capacità è sempre la cosa migliore da fare. Senza risparmiarsi. Anche se talvolta può risultare difficile.n-(2009)/c,itazione-93614>

7 agosto 2013

Premio blog 100% affidabile

«Voglio riuscire a usare il cinema come un mezzo di discussione di idee, su tutto, ma soprattutto sulla rappresentazione, sull'estetica e su tutta l'industria cinematografica. Mi avvicinai alle nozioni hitchcockiane del potere, ma penso che il cinema sia molto più di questo e che abbia molte altre possibilità. Una volta ho pericolosamente affermato che il cinema è un mezzo troppo ricco per essere lasciato ai cantastorie.» - Peter Greenaway

L'intento di questo blog non è solo quello di far conoscere pellicole che alcuni non conoscono ma anche quello di riuscire a creare piccoli dibattiti su argomenti che vengono trattati nei film di cui vi parlo. A volte riesco nel mio obiettivo, altre invece no. Quello che è certo è che cerco di migliorarmi e migliorare questo piccolo strumento che ho. Proprio per questo quando ieri ho ricevuto il premio da My Blueberry Movie, ho sentito che forse questo mio tentativo è stato percepito da qualcuno e quindi non posso fare altro che ringraziare per questo riconoscimento. 
Arriviamo al sodo. Questa iniziativa prevede che a mia volta nomini altri cinque blog che penso possano essere una risorsa per il web. 

"Dichiaro che i blog seguenti da me scelti rispettano le 5 regole del Premio "Il Blog Affidabile"  disponibili a questa pagina http://www.gliaffidabili.it/a/altro/il-premio-il-blog-affidabile . Sono pertanto una risorsa utile per gli utenti della Rete e meritevoli di essere conosciuti da un pubblico più ampio come gli artigiani, le aziende e i professionisti iscritti su http://www.gliaffidabili.it/". 
I blog sono: 

Il Blog Affidabile

Sogno o son desto?

«Leggendo questa storia si potrebbe pensare che sia magia, ma innamorarsi è un atto di magia, così come lo è scrivere. 
A proposito del giovane Holden hanno detto "un tale miracolo narrativo deve ancora ripetersi, la creazione di un essere umano con carta e inchiostro, stampa e immaginazione".
Io non sono J.D. Salinger, ma sono testimone di un rarissimo miracolo. Come potrà dirmi ogni scrittore nella condizione più felice e più fortunata, le parole non sgorgano da voi ma attraverso voi. Lei mi si è presentata da sola, io ho solo avuto la fortuna di poterla descrivere.» Ruby Sparks

Ruby è cresciuta nell'Ohio, ha 26 anni, tra le sue prime cotte ci sono Henry Bogart e John Lennon. Ci viene descritta come una ragazza creativa ed energica, impossibile non notare la sua presenza in una stanza e Calvin infatti è incantato dalla sua personalità ... peccato che lei non sia reale. 
Il fatto è che Calvin è uno scrittore già affermato, che però non riesce a scrivere niente di più di qualche riga, fino a quando non comincia a sognare una ragazza, che in poco tempo diventa la sua fonte d'ispirazione. Con lei vive momenti divertenti e romantici, così comincia a scrivere su di lei e del tempo passato insieme e le da un nome: Ruby. Il tanto temuto blocco dello scrittore sembra quindi un ostacolo ormai superato, fino a quando una mattina vede davanti a se Ruby in carne ed ossa. Sogno, realtà o più semplicemente pazzia?

Di opere che trattano il tema del rapporto tra autore/creatore e opera/creatura ce ne sono molte, questa pellicola però va oltre, per analizzare il rapporto che si crea tra due persone, quando la luna di miele finisce, quando la magia dell'innamoramento lascia il posto alla realtà, quando entrambe le personalità emergono veramente, cancellando una volta per sempre l'idea costruita nella mente.
Il tutto costruito in una chiave non troppo sdolcinata, che a tratti può ricordare film fantascientifici pur non essendolo e dal finale forse un pò prevedibile. Una pellicola veramente ben riuscita, che scorre via leggera, perfetta da vedere in queste serate afose, che si fa amare esattamente per quello che è: una commedia semplice ma non stupida che lascia più di un sorriso stampato sulla faccia e qualche spunto per riflettere.

6 agosto 2013

All you need is love. Le coppie più belle del cinema e della tv

Maggie & Sam - Addicted to love
«Il mal d'amore si cura con la vendetta!»

Traditi ma ancora innamorati degli ex, come fare per risolvere la situazione? Sam e Maggie pensano che la soluzione sia spiare gli ex e cercare di rovinare la loro nuova relazione. Dispettosi e vendicativi lui più timido,  lei estroversa e senza scrupoli finiscono vittime della loro stessa trappola e cosa più importante innamorati l'uno dell'altra.

Dharma & Greg 
«Greg: Allora che si fa adesso?
Dharma: Non lo so tu di solito che fai?
Greg: Di certo non volo fino a Reno per mangiarmi una torta. Non lo so ci sarebbe uno scambio di numeri di telefono, cominceremmo ad uscire insieme e andrebbe abbastanza bene se io non cominciassi a chiamarti troppo spesso così tu ti scocci e lasci inserita la segreteria, allora ti chiamo tardi la notte sperando di beccarti, tu rispondi io mi blocco e riattacco, tu rintracci la chiamata allora io non oso più parlarti così ci lasciamo.
Dharma: aaah! No grazie scendo!
Greg: Credimi non vorrei mai che andasse così con te. Non so cosa darei per poter saltare il corteggiamento!
Dharma: E perchè non si può?!»

La strana coppia. Lei è figlia di una di due hippy, strana, allegra ed estroversa, lui invece di due di borghesi leggermente snob, timido e insicuro. Si incontrano quando sono piccoli per caso in metro per poi ritrovarsi nel solito posto molti anni dopo, da quel momento non si lasciano più. Nonostante le differenze abissali non solo caratteriali ma anche religiose ed economiche riescono a trovare il perfetto ecquilibrio, grazie alla capacità di saper ridere e scherzare su tutto, senza mai prendersi troppo sul serio. 

Molly & James - Senti chi parla

«James: In quel momento mi sembrava un pò sconvolta.
Molly: Provi a far passare qualcosa di grande come una noce di cocco da un'apertura grande quanto un limone e vediamo se anche Lei non sarà un pò sconvolto
»

Delusa e amareggiata dai rapporti sentimentali ma soprattutto dagli uomini Molly decide di mettersi alla ricerca dell'uomo perfetto per poter crescere suo figlio, che si rivelerà poi essere James, sul quale nessuno avrebbe mai scommesso. Una coppia scoppiettante, si sa dal primo minuto che i due protagonisti finiranno insieme ma questo non impedisce allo spettarore di adorarli. Sarò di parte perchè sono cresciuta, tra gli altri, anche con questo film, ma questa coppia la trovo semplicemente perfetta.
 
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