31 dicembre 2013

Il meglio deve ancora venire

2013. Anno intenso, non uno dei migliori forse ma che sicuramente può averci insegnato molto. Questo non è solo l'anno della crisi o della caduta di Berlusconi. Questo è stato un anno ha visto nuovi e importanti inizi ma anche la caduta di molti personaggi che hanno firmato in qualche modo la storia e lasciato una traccia di se nel mondo e nel cinema. Molti di loro, sfortunatamente, non verranno ricordati tra qualche tempo, ma ciò che hanno fatto rimarrà per sempre. 
Cory Monteith star della serie Glee che la lasciato questo mondo troppo presto, James Gandolfini attore che ci ha regalato uno dei personaggi più amati delle serie tv, Franca Rame grande donna prima che attrice e compagna di Dario Fo, Mariangela Melato una donna dedita al teatro che ha regalato molto anche al cinema, Richard Griffiths che resterà per sempre nell'immaginario collettivo l'odioso zio Dursley.
Non ci sono più persone che con il teatro, il cinema e lo spettacolo non avevano niente a che fare, ma che per un motivo o un altro mi stavano a cuore. Tra questi un saluto speciale va a Margherita Hack una donna forte e ironica, un gran cervello che ci ha ricordato costantemente che le donne, se capaci, possono arrivare molto lontano, il mitico Don Andrea Gallo, uno che è riuscito a farsi nemico il Vaticano ma amico il popolo e Jimmy Fontana, dimenticato per lungo tempo è riuscito a commuoverci per l'ennesima volta in Questione di tempo.
E se nel mondo il pessimismo dilaga sempre più, grazie al cinema possiamo distrarci per un po' e sognare tempi migliori. 

Auguri a chi affronterà il dolore di un grande distacco, auguri a chi ha ancora il coraggio d'inseguire i propri sogni, auguri a chi è ottimista e auguri a chi invece non lo è. Auguri a chi deciderà di passare questo ultimo giorno dell'anno insieme alla propria famiglia, non c'è cosa più bella e auguri a chi invece sarà in piazza a far festa, ammirando le stelle e sperando che quello che verrà sia un anno migliore. Auguri agli innamorati e auguri a chi è gentile, una piccola rivoluzione in giorni come i nostri sempre più aspri.
Auguri a voi che alimentate lovedlens giorno dopo giorno, non vi ringrazierò mai abbastanza. Spero che per voi sia un anno ricco di risate, scoperte e di poesia...

...che sia per voi - senza retorica alcuna - un Felice anno nuovo.

27 dicembre 2013

Icona del cinema: Anne Hathaway

Occhi neri e profondi, sguardo penetrante e carattere da vendere. Anne di strada ne ha fatta e anche tanta, probabilmente spinta dal desiderio di seguire le orme della madre, a sua volta attrice. Di educazione cattolica, ha ammesso che all'età di undici anni ha pensato seriamente di consacrarsi come suora, ma dopo aver scoperto - all'età di quindici anni - l'omosessualità del fratello, decide di abbandonare per sempre una fede che condanna questo orientamento sessuale. Da allora infatti si definisce cristiana generica.

Con Il diavolo veste Prada, a fianco della grandissima Meryl Streep raggiunge la  popolartà e il successo mondiale, che la porta a lavorare non solo con registi importanti ma anche con grandi case di moda. 
Ammette di aver dovuto lottare per ottenere la parte in Les Misérables a causa della sua età«Tom (Hooper, il regista) sostiene di aver sempre avuto me in testa, ma per un po’ sembrava impossibile persino fare un provino perché qualcuno in produzione pensava fossi troppo vecchia per Cosette e troppo giovane per Fantine. Alla fine ha vinto Tom.» 

E non solo Tom. Il film è stato un vero e proprio successo che ha portato la Hathaway a vincere il suo primo Oscar, premio ottenuto non senza qualche sacrificio. 
Prima dell'inizio delle riprese ha dovuto seguire una dieta ferrea per diventare sottile come un giunco: prima seguendo il programma Master Cleanse a base di spremuta di limone, sciroppo d'acero e peperoncino, poi per riuscire a perdere altri 7 chili in due settimane, si è nutrita solo con due barrette di avena al giorno  «Sono dimagrita 11 chili e, in alcuni momenti, mi sentivo davvero stanca, non riuscivo nemmeno 
a cantare. Perdere tanto peso, per un corpo già snello come il mio, è un azzardo: avevo così fame che, 
certe notti, non riuscivo nemmeno a dormire. Ma 
non potevo rovinare tutta quella fatica per un pezzo 
di cioccolata!» avrebbe fatto di tutto per questo ruolo a causa del suo particolare legame con il personaggio: sua madre lo interpretò a teatro. Sarebbe stata una parte che sicuramente l'avrebbe lanciata tra le stelle del cinema, anche se alla fine preferì occuparsi della famiglia. «Quella scelta mi ha fatto spesso riflettere sulla profondità dell’amore che provava per noi figli. Ma solo ora – quando mi trovo all’apice di un successo che mai avrei pensato di ottenere, quando conosco la profonda gioia dell'essere attrice – mi rendo davvero conto, fino in fondo, del suo gesto. Sogno anche io di diventare madre, sento che amerò i miei figli con la stessa intensità, e mi chiedo che madre sarò. La risposta non ce l'ho ancora, ma non vedo l'ora di averla»

Ma anche se ora è considerata una delle attrici più talentuose della sua generazione, si arrabbia moltissimo con chi con chi prova solo ad insinuare qualcosa sul suo passato e le sue scelte in fatto di film «Non mi importa molto. Sono stata fortunata: i personaggi che ho avuto sono tutti fantastici. Sono un’attrice, il mio lavoro è raccontare storie. Essere a mio agio o meno nel ruolo che interpreto è irrilevante. Il mio primo film, quando avevo diciotto anni, ha incassato oltre cento milioni di dollari, così il sequel. Non intendo per nessun motivo dire qualcosa di negativo della mia vita a Hollywood. Sarei patetica!» Sembra una che di certo non le manda a dire!

24 dicembre 2013

Di anno in anno - Seconda parte

Ormai ci siamo. Natale è arrivato e con lui anche la seconda parte della classifica dei film di natale. Ieri ci eravamo lasciati con il sesto in classifica, posto che si era aggiudicato s.o.s fantasmi.
E’ il periodo dedicato alla famiglia e quindi per me saranno giorni piuttosto intensi, perciò anche lovedlens andrà in vacanza. Niente di eccezionale, giusto 2 giorni per ricaricare le pile. A voi lascio l'augurio di passare questi giorni di festa all'insegna dell'allegria e della leggerezza. Buone feste!

#5 Mean Girls
Per chi a natale non è sempre più buono

Cady è una quindicenne che si è appena trasferita in America, fino a quel momento ha vissuto una vita decisamente alternativa in Africa insieme ai suoi genitori. Ma quando la ragazza entra in contatto con Regina George e le sue "amiche" la sua vita cambia completamente e della ragazza acqua e sapone che era un tempo si perdono tutte le tracce. Non sarà prettamente un film di natale, ma per me ci sta bene ugualmente!


#4 Harry Potter
Per chi non vuole rinunciare ad un tocco fantasy

Di appassionati della saga ce ne sono tantissimi e per loro il natale è una scusa come un'altra per fare una vera e propria maratona. Se invece appartenete a quella minoranza di persone che ancora non hanno visto neanche il primo capitolo, direi che questo natale potrebbe essere l'occasione giusta, specie se a farvi compagnia ci saranno dei bambini!



#3 The nightmare before christmas
Un tocco di Halloween a natale

Al contrario di alcuni film presenti in classifica, direi che questo fa pare di un classico film di natale, uno di quelli che alcuni canali televisivi mandano puntuali insieme ad altri come "mamma ho perso l'aereo". Questi film hanno un valore aggiunto, ricordano l'infanzia e la spensieratezza e per questo anche se vengono riproposti ogni anno non rischiano di annoiare le persone. Un vero e proprio must.


#2 Edward scissorhands
Per chi adora le favole moderne

In una piccola e bizzarra cittadina americana si svolge la storia di Edward, un cyborg dalle sembianze umane che a causa della morte del suo inventore rimane incompleto: al posto delle mani il protagonista si trova delle forbici dall'aspetto letale, che non hanno niente a che fare con la sua reale natura.
Forse la pellicola più famosa e amata di Tim Burton, un film toccante e poetico proprio come la bellissima danza sotto la neve della protagonista.


#1 Peter pan
Per chi non vuole rinunciare al classico Disney

Un'idea scontata? prevedibile? sciocca e infantile? forse. Alcuni la vedranno sicuramente così, ma non dimentichiamoci che queste feste sono soprattutto dedicate ai bambini, sono loro i veri protagonisti e quindi questo primo posto non poteva che essere dedicato ad un film d'animazione. Tra quelli che mi stanno più a cuore c'è sicuramente Peter Pan, probabilmente perchè mi riporta subito all'infanzia, quando tutto era più facile e bello. Un primo posto dedicato a tutti i bambini piccoli ma anche a quelli ormai già cresciuti.

23 dicembre 2013

Di anno in anno - Parte prima

In questo periodo dell'anno, passata la corsa ai regali, tutto sembra avvolto da una sorta magia, ogni cosa è possibile, anche i miracoli, non solo nella 34° strada. Questo è il tempo in cui il freddo diventa solo un pretesto in più per stringersi stretti stretti alle persone care e lasciarsi coccolare da qualche ghiottoneria. 
Perciò Il cinema, da sempre connesso con certe tradizioni e atmosfere, negli anni non si è fatto mancare pellicole a tema, che ogni anno ci vengono puntualmente riproposte sui vari canali televisivi. 
Questo è probabilmente il cinema che resta più impresso nella mente e nel cuore, ricco di ricordi e di tanto affetto verso i personaggi protagonisti che accompagnano ogni natale. Dunque mi sembra giusto, dato che siamo a ridosso del natale, stilare una piccola classifica (del tutto personale) sui film più belli da guardare in questo periodo.

#10 Love Actually
Per chi adora le commedie zuccherine
Difficile trovare una commedia più zuccherosa di questa sotto le feste. Ambientato in una romantica Londra contemporanea, il film racconta una serie di storie che s'intrecciano andando a costruire una sorta di profilo molto variegato di storie d'amore: alcune romantiche, prevedibili, innocenti, pazze e stupide, ma tutte sicuramente divertenti, forse grottesche e frizzanti nel loro modo di essere.

#9 Gremlins
Per gli amanti degli anni ottanta
Billy riceve per natale uno strano e tenero animaletto, che suo padre, ha coprato a Chinatown. Ma ci sono delle regole a cui attenersi per la cura di questa bestiola, regole che puntualmente verranno violate.
Immancabile in una qualsiasi classifica dei film da vedere a natale, questa pellicola è diventata nel tempo un vero e proprio cult per chi è appassionato del cinema anni '80. Se ancora non lo avete visto rimediate il prima possibile. 


#8 Willy Wonka e la fabbrica
di cioccolato
Per chi cerca un po' di leggerezza
Non esiste rimedio alla vostra golosità? questo è il film che fa al caso vostro. Il proprietario di una grandissima fabbrica di cioccolato bandisce un concorso: i cinque bambini che troveranno il biglietto d'oro nelle barrete di cioccolato da lui prodotte, potranno entrare nella sua magica fabbrica e così scoprire i segreti di Willy Wonka. 
Dimenticate la versione più recente interpretata da Johnny Depp, perchè il vero Willy Wonka è solo e soltanto lui Gene Wilder. 

#7 Stanno tutti bene
Per chi odia i classici
Un film forse poco natalizio ma che compare in questa classifica perchè si fa portatore del valore più importante di tutti: la famiglia. Il protagonista è Frank, pensionato e vedovo, che non riesce a passare del tempo con i suoi figli, neanche in occasione del natale. Se Maometto non va dalla montagna, la montagna va da Maometto e così Frank parte alla ricerca dei figli. 
Non mi stancherò mai di consigliare questo film. Una pellicola che fa parte di quelle commedie dolceamare, che lascia il magone. 


#6 s.o.s. fantasmi
Per chi invece i classici li ama
Francis è il più giovane direttore di un network americano. Cinico e senza scrupoli, vuole raggiungere in fretta l'apice della sua carriera grazie ad un musical dedicato interamente al Canto di Natale di Dickens, in onda proprio la vigilia. Ma qualcosa non va esattamente secondo i piani ...
A proposito di amanti degli anni ottanta, in questa mia classifica non poteva certo mancare questo film, non fosse altro per quel magnifico attore che è Bill Murray, lo adoro!

21 dicembre 2013

Di cinema, dolci e natale

Il natale non è lo stesso senza le luci che addobbano le nostre città, senza un albero decorato a festa, senza i biscotti appena sfornati, senza delle buone letture. Non è natale senza il panettone che adora la mamma e i famosi dolcetti zuccherini, che tanto per la dieta c'è sempre tempo. Non è natale senza il pensiero all'anno che sta per concludersi ... tante cose sono state fatte ma tante altre no. Ma soprattutto, da anni ormai in casa mia, non è natale senza film. 

Film a natale da noi non significa fare interminabili code per vedere l'ultimo cinepanettone, ma avere un occasione in più per stare tutti insieme, sotto una grande copertona a vedere per l'ennesima volta i film che  più ci ricordano quanto era bello essere bambini. E anche se con il passare degli anni i gusti cambiano e le persone crescono è sempre bello avere delle piccole certezze come queste. E allora pazienza se a venticinque anni ti ritrovi a guardare Hook - Capitan Uncino con i tuoi genitori. 
Il bello è anche questo.


19 dicembre 2013

We want sex - equality

«Sono diritti, non privilegi» 

"We want sex equality" è lo slogan coniato dalle operaie della Ford di Londra. Chi sono queste donne? Tutto inizia alla fine degli anni sessanta. La fabbrica Ford offre lavoro a tantissime persone in Inghilterra, dando così sostegno a molte famiglie che si trovano a vivere in pieno boom economico. 
Nel 1968 succede però qualcosa di assolutamente inaspettato: cinquantacinquemila operai di Dagenham, vengono trasferiti in una nuova sede, lasciando nella vecchia struttura malridotta, centottantasette operaie. Ma è solo quando il consiglio le declassa, senza una vera ragione, ad operaie senza qualifica che scoppia una vera e propria piccola, grande rivoluzione. 
Le donne non vogliono più essere discriminate o sfavorite, vogliono lavorare ed avere le stesse opportunità che fino ad allora venivano garantite soltanto agli uomini. Così, capitanate da una carismatica Rita, provano prima a convincere l'amministrazione a concedere parità salariale e poi chiedono di essere trasferite nel nuovo edificio proprio come gli altri colleghi. 
La battaglia non è facile, soprattutto quando queste dovranno poi confrontarsi con i propri mariti, alcuni di questi non disposti a sostenerle.


Lo sciopero di Dagenham è una storia vera, ma la maggior parte dei personaggi di questa storia non lo sono. E forse è uno dei motivi per cui qualcosa in questa pellicola non funziona perfettamente.
Il film ha un grande pregio e un grande difetto, caso vuole che si tratti della stessa cosa: quello che ci viene proposto è la rappresentazione di un gruppo di lavoratrici che all'interno della struttura, stringono rapporti di amicizia, si confidano, si aiutano e questo le aiuta a fare squadra. Le proteste e lo sciopero partono proprio da questa unione e dalla difficoltà di essere riconosciute non solo dal sistema ma prima di tutto dai propri compagni, come elementi essenziali per lo sviluppo della società. Sebbene questa possa essere una buona cosa al tempo stesso finisce con penalizzare il tutto, scadendo a tratti in scene sin troppo mielose e territori già battuti.
Rimane comunque un film gradevole ma non eccelso. Insomma per farla breve "we want better movies". 

17 dicembre 2013

s.o.s. cinema: vicini insopportabili da evitare a tutti i costi

Il cinema è diventato per me una seconda casa, specie da quando ho aperto questo blog. Da quel momento ho avuto una scusa in più per potermi ritagliare un paio di ore tutte per me e godermi in santa pace il film scelto. O almeno speravo che fosse così. Sì, perchè è inevitabile, soprattutto durante le feste, incontrare qualcuno che sembra disposto a tutto per rovinare in qualche modo un momento che dovrebbe essere di relax e di divertimento. Ma chi sono questi loschi individui?

#1 Il furbacchione
Una categoria davvero insopportabile. Questo soggetto si avvista soprattutto in occasioni particolari, come feste ed anteprime. Riesce a confondersi bene tra la folla e quando arriva il momento giusto agisce. Spesso se colto in flagrante, asserisce di avere la moglie/figlia/nonna/bis prozia avanti, oppure (e questa è la scusa che va per la maggiore) che non si era accorto che davanti a lui c'erano delle persone. Se fate parte di questa categoria mi spiace per voi, il confine tra furbizia e maleducazione in questo caso è molto sottile!

#2 Il saputello
Tra i più odiosi, soprattutto se quello che state per vedere è un film di un regista importante. La persona in questione non solo attaccherà bottone con il primo mal capitato, ma racconterà vita, morte e miracoli del regista, degli attori e magari anche della casa di produzione. Non contento, durante la visione, vi propinerà informazioni riguardanti le varie citazioni e  i riferimenti cinematografici. Spocchiosi sotuttoio, sarebbero capaci di stroncare persino una pellicola di Fellini!

#3 I mangiatori di patatine
Andare al cinema senza sgranocchiare qualcosa non è la stessa cosa, io personalmente faccio parte ormai da tempo del "partito pop-corn", senza di questi non entro in sala. Ci sono persone però che preferiscono le patatine, niente da ridire nella maniera più assoluta, se non fosse per quella tendenza fastidiosa a masticare giusto nei momenti più salienti della pellicola, perciò frasi importanti o silenzi rilevanti, vengono perennemente disturbati dal "crak, crak" del vicino. La tempistica in questi casi è molto importante cari miei!

#4 Il cellulare dipendente
Non importa se il film sia uno dei più belli dell'anno, non importa la compagnia e neanche dar fastidio ad altre persone illuminando tutto come un faro nella notte, perchè per il soggetto in questione importa solo di una cosa: il suo cellulare. 

#5 L'ossessivo
Un vero incubo per chi va al cinema. Non solo questa persona solitamente ricade perfettamente anche nella categoria  #2, ma non contento di saper tutto di tutto, decide di vedere più volte lo stesso film imparando così a memoria le battute e le scene salienti che, per vostra somma gioia, vi vedrete anticipare giusto un attimo prima che accada sullo schermo. L'apoteosi la raggiunge solitamente rivelando il finale del film e perciò, rischiando anche il linciaggio a fine proiezione, a quel punto più che meritato!

16 dicembre 2013

Lovednews


Se portato avanti, potrebbe essere il sogno di molti. Parlo di unire una delle saghe più amate di sempre, quella di Harry Potter  ai personaggi Disney. Dal sito americano  quickmeme.com arriva l'dea di fondere le due cose per creare un Harry Potter con i personaggi disneyani più popolari. A far parte della saga rivisitata ci sarebbero Hercules nei panni di Ron, Belle in quelli di Hermione, Eric in quelli di Harry e Rapunzel in quelli di Luna. Un matrimonio questo che se realizzato veramente,darebbe vita ad un prodotto particolare dal punto di vista della fantasia. Qui potete  trovate tutti i personaggi.




A proposito di notizie farlocche non potevo assolutamente evitare di condividere con voi questa: cosa direste se anche Darth Vader non resistesse al fascino dei selfie su Instagram? Succede in occasione dell'apertura del canale ufficiale di Star wars su questo social, che preannuncia una serie di azioni furbacchione volte ad attirare maggiore attenzione verso l'uscita del settimo episodio della saga creata da George Lucas che vedrà alla regia JJ Abrams. 



A concludere il post non poteva che essere questo video. ImprovEverywhere è un gruppo di artisti di New York che dal 2001 improvvisa scene famose di film a giro per la città. Tra le scene più famose e cliccate ci sono sicuramente quelle in cui hanno invaso la metropolitana della città nei panni dei personaggi di Star Wars, quella in cui si sono presentati alla New York Public Library vestiti da Ghost busters e quella in cui un bimbo nei panni di Harry Potter, con tanto di civetta e bagagli si è aggirato alla Penn Station in cerca del binario  9 ¾. Uno dei più simpatici è sicuramente quello che vede protagonista Gandalf de Il Signore degli anelli.

15 dicembre 2013

Il corto della domenica

In una malinconica Parigi ritroviamo i protagonisti di Roshambo, ve li ricordate? (se avete perso il primo capitolo lo trovate qui, il secondo invece qui) In questo corto Chris si trova nella città più romantica del mondo in compagnia di una bella ragazza, ma qualcosa non va. "Chiamala, non è difficile" gli dicono.
Riusciranno i due ad incontrarsi ancora?

14 dicembre 2013

Icona di stile: Michelle Williams

Nella sua famiglia non ci sono artisti, attori, registi e neanche appassionati di cinema, ma lei, nonostante la diffidenza dei genitori, ha deciso di intraprendere questa carriera. Al contrario di molte colleghe le origini della sua famiglia sono modeste: nata in piccolo paese del Montana, ha vissuto la sua infanzia a Solana Beach ed è la più piccola di cinque figli ... una ragazza come tante che decide d'inseguire un sogno e per riuscire a realizzare il suo obiettivo ed essere più indipendente, dopo qualche esperienza in tv, a 15 anni decide di emanciparsi dai genitori «Mi chiedo se ho fatto la cosa giusta. Non sono certa che la prenderei bene se mia figlia lo facesse a me. Che poi io allora fossi pronta per il mondo è da vedere, ma so che a spingermi c’era un desiderio fortissimo e misterioso. Per molti la voglia di essere attore viene da una figura familiare carismatica, una zia, una nonna. Nella mia famiglia nessuno è artista, e non c’è nemmeno nessuno che ami il cinema! Non so da dove viene. Mi dico che, semplicemente,la maggior parte delle ragazze sognano di diventare attrici. Nel mio caso ha funzionato». 

Capelli corti e biondissimi, il suo modo di parlare è pacato ma l'atteggiamento è quello tipico delle ragazze all'apparenza fragili e indifese ma capaci di scalare montagne arrivando molto lontano, senza che nessuno se ne accorga. Non è un caso se Ryan Goslin, insieme a lei in Blue Valentine, ha affermato «Michelle è un incrocio tra Brigitte Bardot e Clint Eastwood. C'è qualcosa del cowboy dentro di lei, un immenso spazio interiore, come il Montana».
La sua carriera comincia con la televisione, in Italia la conosciamo per la prima volta grazie alla serie tv Dawson's Creek nel quale interpreta una ragazza estroversa e problematica. Poi arrivano film più importanti come I segreti di Brokeback Mountain, film grazie al quale conosce Heath Ledger, dal quale ha avuto una bambina, Matilda. Sempre molto disponibile e attenta a ciò che dice, difficilmente parla del periodo difficile che ha dovuto attraversare in seguito alla prematura scomparsa dell'attore «dopo un anno dalla morte di Heath tutto sembrava ancora possibile. Non mi sarebbe sembrato assurdo vederlo entrare dalla porta di casa. È stato un anno di pensieri ‘magici’ e sono triste all’idea che si sta allontanando da me».

Candidata tre volte agli Oscar sembra che sia molto corteggiata da registi importanti, anche se in effetti a notarla non è stato soltanto il mondo del cinema. Una donna dal fisico minuto ma con molto carisma e personalità, uno spirito anticonformista e indipendente che non si piega neanche alle regole della moda. Attenta a mantenere uno stile fresco e personale nella vita di tutti i giorni ma anche sui red carpet, con il tempo è riuscita ad affinare meglio i suoi look tanto da essere notata da stilisti e marchi importanti, tra questi Louis Vuitton che la vuole come volto ufficiale per la nuova collezione. 
Michelle è una donna che non ama molto parlare di se e della sua vita privata ... sembra più decisa a far parlare il suo talento.

12 dicembre 2013

Il film del giorno: La mafia uccide solo d'estate

«Quando sono diventato padre ho capito due cose: la prima è che avrei dovuto difendere mio figlio dalla malvagità del mondo, la seconda è che avrei dovuto insegnargli a distinguerla».

La mafia uccide solo d'estate racconta la storia di Arturo, un bambino palermitano segnato, sebbene in maniera indiretta, dalla mafia, che si destreggia tra l'impegno e la voglia di capire fatti e cose che lo circondano,  il mito di Andreotti e l'amore per la bella Flora, sua compagna di classe. Nel corso degli anni Arturo, aspirante giornalista, sarà testimone di fatti che hanno segnato la storia d'Italia tra gli anni '70 e il '92 e prenderà parte, insieme a tanti altri palermitani, ad una lenta ma inesorabile presa di coscienza: la mafia esisteva (esiste) ed era ormai impossibile negarlo.

Il regista di questa pellicola è Pierfrancesco Diliberto, diventato popolare prima per esser stato una iena per mediaset e poi per la sua trasmissione Il testimone, in onda su MTV. Sicuramente il fatto che Diliberto sia prima di tutto un personaggio popolare ha giovato alla pubblicità di questo film, così come succede per tutti i personaggi televisivi che decidono di passare al cinema, come ad esempio Checco Zalone. Ma cosa differenzia un'opera come questa da quella del comico barese? la presenza di contenuto.
Sebbene non si tratti di un film perfetto, La mafia uccide solo d'estate, è un film che colpisce non solo per il tema  delicato ma anche per la forma con cui Pif ha deciso di trattarlo. Una chiave ironica, leggera, buffa ma lucida, divertente ma mai spicciola, che lascia spazio alla riflessione senza però essere retorico. Si ride persino della mafia, pensate!

Quello che dipinge il regista non è solo una storia parzialmente autobiografica, ma anche e soprattuto il ritratto di una generazione che ha vissuto fianco a fianco alla mafia in una Palermo ancora troppo omertosa e forse a tratti cieca, durante un ventennio nel quale sono caduti uomini e donne che hanno fatto della lotta una ragione di vita. A colpire è anche la volontà di rappresentare persone come Borsellino, Falcone, Dalla Chiesa e Chinnici come uomini normali che facevano semplicemente il loro lavoro, ma a differenza di molti altri, hanno deciso di non voltare le spalle ad un problema come questo, proprio quando mafia e politica erano ancora strettamente legate. In un certo senso dei folli, ai quali però dobbiamo molto.
La mafia uccide solo d'estate è un film potente nella sua semplicità.

«A me nella vita piacerebbe tanto parlare solo di cazzate, ma se non parlassi anche di loro mi sentirei una merda perchè mi sembrerebbe di offendere lui e tutti quelli che come lui diversamente da altri sono stati solo da una parte. Quella giusta. Mentre Andreotti, Salvo Lima e altri pezzi dello stato e della società dialogavano con i mafiosi, ignorando o facendo finta di ignorare la pericolosità, c'era qualcuno che aveva capito benissimo e senza che nessuno alla fine glielo avesse chiesto, la mattina si svegliava e combatteva per tutti noi. Io non posso, non voglio e non devo dimenticare». Tratto da Orfani di mafia - Il testimone

11 dicembre 2013

All you need is love. Le coppie più belle del cinema - In bianco & nero

«Neanche si erano dovuti cercare, questo è incredibile, e tutto il difficile era stato solo riconoscersi, una cosa di un attimo, il primo sguardo e già lo sapevano, questo è meraviglioso. Questo continuerebbero a raccontare, per sempre, perché nessuno possa dimenticare che non si é mai lontani abbastanza per trovarsi. Mai».

Sophia & Marcello - Ieri, oggi, domani

«Ma l'amore Mimì, l'amore è n'altra cosa!»

Bello, affascinante, ironico e carismatico, Marcello Mastroianni ha dato vita nel corso della sua carriera a personaggi entrati a pieno titolo nella storia del cinema italiano. Attore poliedrico, tra i sodalizzi più fortunati, oltre a quello con Federico Fellini, c'è sicuramente quello con l'attrice che ancora oggi rappresenta il cinema italiano all'estero: Sophia Loren. Bellissimi insieme, lui e lei una coppia nel lavoro tanto affiatata e unita al punto da dare adito a pettegolezzi che li vedevano insieme anche nella vita privata. Iconici e indimenticabili nella famosa scena dello spogliarello in Ieri, oggi, domani.

Patricia & Michel - Fino all'ultimo respiro
«È troppo tardi ormai per avere paura»

Lui è un ladro ed un truffatore, che si macchia però di un reato ben più grave. In fuga verso un paese meno ostile incontra il suo più grande amore a Parigi: Patricia, una giovane studentessa dai modi gentili e raffinati. Tra i due scocca nuovamente la scintilla, non vorrebbero lasciarsi ma su Michel grava un passato ingombrante che non può dimenticare. Tra drammi e crimini si consuma una delle storie d'amore più belle che il cinema abbia mai scritto, destinato ahimè ad un non lieto fine. 

Anna & Joe - Vacanze romane
«Il ricordo di questa mia visita non mi abbandonerà fin tanto che vivrò».

Una sorta di Cenerentola al contrario, uno di quei film zuccherosi all'inverosimile e forse anche per questo tanto popolare. Lei è una bellissima ed elegante principessa stufa delle regole di corte, lui un affascinante giornalista americano che lavora per un'agenzia di stampa a Roma. L'incontro avviene una sera per le strade romane, lei fugge da quell'ambiente che la soffoca e lui, una volta capito che si tratta della famosa Principessa Anna farà di tutto per non lasciarla andare. Una coppia che rimarrà per sempre legata nell'immaginario collettivo ad una vespa e una Roma magica e poetica.

10 dicembre 2013

Lovednews


Sentirete parlare di lui. Parlo del film Alabama Monroe, che tra salti temporali, musica coinvolgente e tante lacrime ha già conquistato la stampa estera. La vicenda ruota attorno a Didier, musicista ossessionato dalla cultura americana parte di un gruppo di bluegrass (meglio conosciuta come musica country) e Élise, proprietaria di un salone per tatuaggi. Tra i due nasce una storia d'amore condita da scelte poco sagge, alcol e molta musica fino a quando una malattia colpisce, all'età di sette anni, la loro bambina. Tutto ciò porterà i due a chiudersi in loro stessi nonostante la condivisione di un grandissimo dolore. Una  storia d'amore messa a dura prova dalle difficoltà della vita. Il film uscirà nelle nostre sale cinematografice in primavera, intanto se vi va potete vedere il trailer ufficiale. 

Siete appassionati di cinema?
Siete creativi?
Allora questa piccola news fa esattamente al caso vostro. Prendendo spunto dagli ultimi avvenimenti politici italiani e dallo slogan renziano #cambiaverso, tra gli utenti di twitter sta spopolando un gioco: si tratta di cambiare il verso dei titoli dei film più conosciuti e popolari. Un pretesto per mettere in gioco la propria creatività in maniera semplice e divertente. Così La grande bellezza diventa la piccola bruttezza o Qualcuno volò sul nido del cuculo diventa qualcuno volò sul nido di Cuperlo.



Jim Carrey si da ai libri per bambini. No, non sto scherzando. How Roland Rolls è l'ultimo progetto al quale ha partecipato l'attore. Si tratta di un libro che ha come protagonista un'onda di nome Roland che nell'immenso oceano incontra Shimmer, una bellissima piccola onda di cui Roland s'innamora. Ma cosa succederà quando le due onde arriveranno a riva? si dissolveranno per sempre?
Carrey sceglie di adottare questa semplice metafora per spiegare e permettere ai più piccoli di relazionarsi con un tema delicato come quello della morte di un caro e lo fa coinvolgendo nel progetto anche la figlia Jane. Una bella iniziativa quella dell'attore, ancora però non presente nel mercato italiano.

Ricordate che ne Il cavaliere oscuro Batman viene definito come il guardiano silenzioso che vigila su Gotham? Bene dimenticatelo. Sì perchè oggi Batman ha smesso di fare il guardiano di un'intera città per dedicarsi alla cura delle nuove generazioni. L'uomo pipistrello porta i figli a scuola.
L'utente di youtube BatDad Vine ha deciso di vestire i panni del famoso supereroe, insegnando in maniera simpatica ed originale le regole basilari di una buona educazione ai propri bimbi. 
Il primo video è stato pubblicato a settembre ed è già stato visualizzato da più di nove milioni di persone.
Nell'era del web 2.0 succede anche questo.

7 dicembre 2013

Icona di stile: Kirsten Dunst

Ha iniziato a recitare quando ancora era una bambina, diretta a soli sette anni da Woody Allen. A undici, soffiava il ruolo a Christina Ricci per Intervista col vampiro e baciava il bellissimo Brad Pitt, anche se in seguito ha rivelato che avrebbe preferito evitare «è stato solo un bacio. Brad aveva quei capelli lunghi. Di lui mi ricordo solo che pensavo fosse un hippy pidocchioso e freddo. Tutti mi dicevano "sei stata fortunata a baciare Brad" ma io ho pensato che era stato disgustoso. Non ho baciato più nessuno fino a quando avevo 16 anni, credo».

Dopo aver girato Spider-man è stata travolta dalla grande popolarità e come sappiamo, certe volte il successo può dare alla testa o far ammalare persone psicologicamente più deboli, proprio come è successo alla Dunst. Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, quel periodo fatto d'interviste e importanti richieste di lavoro, per l'attrice  è stato uno dei più bui e difficili della sua vita. In perenne stato comatoso cercava di darsi euforia con droghe di vario tipo e soprattutto alcol «Mi ero ammalata, ma sono uscita dalla depressione: il rehab e poi l'analisi mi hanno resa più forte, per questo non l'ho tenuto nascosto, mai vergognarsi della propria debolezza. [...] Non c'entrava il film o la popolarità, ero io che non andavo bene con me stessa. Capita di aver bisogno di cambiare». E per farlo si è dovuta allontanare da Hollywood per qualche tempo, stabilendosi a Parigi, città nella quale afferma di aver vissuto completamente da sola «Ero fuggita dall'America, da Hollywood, dai fantasmi di certe persone».

Dopo l'esperienza con la depressione era scomparsa dalla scena, girava pochi film ma non esattamente per sua scelta «Hollywood non mi propone spesso grandi ruoli». 
Oggi è una donna più sicura di se e di quello che vuole. Capace di passare senza troppi problemi da piccoli film indipendenti alle mega produzioni americane. Ammette di pensare seriamente da qualche tempo ad un futuro nella regia,  infatti si è già messa in gioco con due cortometraggi «Dopo tanti anni nel mestiere ho l'esperienza necessaria. Lavoro già come produttrice» ma punta alla regia, anche se «Penso che la regia non sia un lavoro da donna. Bisogna essere duri, forti, tirannici. Ammiro molto donne come Angelina Jolie e Sofia Coppola». E proprio con la Coppola ha un legame molto speciale e duraturo, che le ha portate a lavorare più volte insieme «Ci siamo viste crescere, la nostra amicizia autentica è cosa rara a Hollywood. Non la ringrazierò mai abbastanza per avermi regalato un film come Il giardino delle vergini suicide».

Ammirata ed apprezzata per il suo talento ma anche per aver dimostrato, nel corso degli anni, stile ed eleganza, non solo sui red carpet ma anche nella vita di tutti i giorni. Richiestissima da molti stilisti e brand importanti che la vogliono come testimonial o guest star nel front row delle sfilate.
Volto ufficiale per Bulgari, sulle passerelle adora sfoggiare look dai tagli vintage sempre molto ricercati, per i capelli è solita adottare morbide onde e per le labbra invece ama giocare con i rossetti dalle tonalità forti.
Il suo marchio di riferimento? Chanel. Una preferenza che punta al tradizionale ma che cerca di mixare con capi moderni e tanto tanto fascino.

6 dicembre 2013

Trova l'errore

Cinema, settima arte che dovrebbe distinguersi tra le tante cose anche per ricerca della perfezione e della cura nel dettaglio. Ma che il cinema non sia perfetto è cosa risaputa e talvolta anche le migliori produzioni sbagliano dando vita ad errori buffi e stravaganti. Per esempio?

Cosa ci fa un ragazzo in maglietta, occhiali da sole e cappello da cowboy in Pirati dei Caraibi?

Tanto per non smentirsi e dimostrare a tutti di essere il più grande mago di tutti i tempi, Harry Potter riesce a cambiare posto da una scena all'altra senza che nessuno se ne accorga. 10 punti Grifondoro!

Chi sapeva che nell'antica Roma i carri andavano a motore? Solo gli sceneggiatori de Il Gladiatore evidentemente!

Che ad Hannibal Lecter piaccia Mrs. Doubtfire sconvolge un po', ma l'errore sta nel fatto che Red Dragon dovrebbe essere antecedente a Il silenzio degli innocenti anche se uscito dopo, quindi tecnicamente il film con Williams non era ancora stato prodotto. Sbaglio?

Nemico pubblico: una bella Jeep ci sta proprio bene considerando che siamo negli anni trenta!

Ma non erano famosi per aver vinto grazie al cavallo di Troia? 

5 dicembre 2013

Frances Ha

«Voglio quell' istante.  È quello che cerco in una relazione, il che spiega perchè adesso sono single! è un po' difficile da spiegare ... è quella cosa che quando sei con qualcuno e tu lo ami e lui lo sa, e anche lui ti ama e tu lo sai. Ma sei ad una festa e tutti e due state parlando con altra gente, ridendo allegramente. Poi guardi in fondo alla sala e i vostri sguardi s'incrociano, ma non in maniera possessiva o con l'intenzione di fare sesso, ma perchè quella è la tua persona in questa vita. È insieme buffo e triste, ma solo perchè la vita poi finisce; ed è questo mondo segreto, che esiste proprio lì in pubblico, inosservato, di cui nessun altro sa nulla che cerco. È come quelli che dicono che le altre dimensioni non contano, ci stanno intorno ma non abbiamo modo di percepirle ... questo è quello che vorrei avere in una relazione o semplicemente dalla vita, credo. L'amore.»


Frances e Sophie sono come "una vecchia coppia lesbica che non fa più sesso" o per dirla in altre parole sono due amiche molto legate tra loro, che condividono un appartamento in una Brooklin "alleniana". 
Per Frances tutto cambia in un giorno: dopo aver rifiutato la proposta di convivenza ricevuta dal fidanzato ed aver chiuso la loro relazione, Sophie le comunica di volersi trasferire in un altro appartamento senza di lei. Frances che è una ballerina con un posto precario in una compagnia di danza si trova faccia a faccia con la dura realtà: non ha soldi per potersi permettere un appartamento, ha rotto con il fidanzato e la paura che la sua amicizia con Sophie, che è anche il suo unico punto di riferimento, possa finire è sempre più forte.

Un film che mi ha davvero stupita, che colpisce per la forte ironia e la simpatia che inevitabilmente ispira il personaggio interpretato da una bravissima Greta Gerwig (anche sceneggiatrice) che porta in scena una piccola eroina moderna dalla vitalità contagiosa e un po' imbranata, ancora forse non del tutto uscita dall'adolescenza. 
Ottima la scelta di usare il bianco e nero e di trattare una storia d'amicizia come fosse una d'amore ma soprattutto di procedere per tutto il tempo all'insegna del buon umore e del sorriso senza però dimenticare un retrogusto amaro. 
Proprio queste caratteristiche fanno venir voglia di saltare sul divano o di correre e ballare a ritmo di Modern Love di David Bowie  come fa Frances per le strade di una romantica New York. 
Un film che a differenza di altri ha molto da dire e lo fa in maniera intelligente.


 
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