31 ottobre 2013

I film maledetti. Sfortuna o ... ?

Una delle cose più interessanti nel mondo del cinema è conoscere il dietro le quinte. Non è difficile, mentre cercate informazioni sui film che vi interessano trovare storie affascinanti riguardo gli attori o il cast che ha partecipato alle riprese. Sono venuta così a conoscenza dei "film maledetti". Alcune di queste pellicole non sono solo famose per la loro qualità ma anche per i miti che aleggiano su di essa.
Uno dei casi più famosi sicuramente è quello che riguarda L'Esorcista di William Friedkin: durante le riprese morirono ben 9 persone e parte del set venne distrutto da un incendio causato da un corto circuito. Queste vicende scioccarono il regista a tal punto da chiamare un sacerdote per eseguire un vero e proprio esorcismo!

Freaks, del 1932, fu un film sfortunato e criticato duramente, nato per risollevare la Metro Goldwyn Mayer rischiò di ottenere risultati completamente opposti. Interpretato da persone realmente deformate, durante la prima proiezione moltissime persone ebbero un malore, una donna fu addirittura colta da aborto spontaneo e per questo denunciò la produzione. In piena crisi il regista fu costretto a tagliare molte scene, per un totale di 30 minuti circa.

Altro caso molto conosciuto è quello che riguarda Il Corvo. Brandon Lee morì sul set a 3 giorni dalla fine delle riprese freddato da un colpo di arma da fuoco che doveva essere caricata a salve. River Phoenix, che aveva sostenuto il provino per questo ruolo, morì lo stesso anno di Brandon. Bruce Lee, il padre non ebbe sorte migliore del figlio, morendo in circostanze ancora misteriose. La cosa che fa rabbrividire è che ne L'ultimo combattimento di Chen, Bruce interpretava il ruolo di un divo al quale capita la stessa sorte di Brandon ...

Tra le pellicole maledette più recenti possiamo sicuramente citare Il cavaliere Oscuro che ha visto la morte del promettente Heath Ledger, imprigionato dal ruolo di Joker (Jack Nicholson a riguardo dichiarò: "Quando seppi che Heath era stato scelto per la parte di Joker, lo chiamai e gli dissi di stare molto attento")  ma anche quella del tecnico degli effetti speciali Conway Wickliffe. Lo stesso protagonista ha avuto problemi con la giustizia.

Ma il "premio" al film più sfortunato di sempre va sicuramente a Il Conquistatore: film stroncato dalla critica tanto da essere definito uno dei più brutti degli anni '50/'60 ha registrato il numero più alto di decessi. Su 220 persone che componevano il cast, 91 si ammalarono di quello che la Fallaci definiva l'alieno. Si pensa che tale catastrofe sia dovuta al luogo in cui si giravano le scene in quanto poco distante dal sito di un esperimento nucleare nel Nevada. Il governo federale ha sempre negato tutto. 

Possibile che siano solo semplici casi oppure dietro queste sventure si nasconde qualcosa?

30 ottobre 2013

La notte delle streghe

Premessa: considerando il fatto che non sono una grande appassionata di film horror e tantomeno di questa festività che alla fine non è insita nelle nostre tradizioni, in questi anni mi sono comunque divertita a fare delle piccole maratone di film da brivido con gli amici, approfittando dell'atmosfera che si respira durante la giornata di Halloween. Tanto vale dirlo subito: sono una grandissima fifona perciò nella lista che troverete qua sotto, saranno presenti unicamente film da me visti, ovviamente apprezzati (alcuni di più, altri di meno) ma che, escluse delle piccole eccezioni, non sono esattamente classificabili tra i film horror d'eccellenza, anzi direi proprio il contrario. Fatte le dovute premesse partiamo con il post vero e proprio e quindi con la lista!

  • Psycho: un classico, un film che tutti dovrebbero aver visto almeno una volta nella vita.
  • L'esorcista: ecco di questa pellicola avrei fatto volentieri a meno, un film che non mi ha fatto dormire per molte, molte notti, se siete meno fifoni di me sicuramente imperdibile.
  • Shining: anche questo assolutamente un cult, un vero e proprio capolavoro, perfetto anche per i più paurosi.
  • Nightmare - Dal profondo della notte: cosa c'è di più spaventoso nel veder materializzarsi i tuoi peggiori incubi?
  • The Ring リング Ringu: un film da brivido da vedere nella versione giapponese, secondo me nettamente superiore alla versione diretta da Gore Verbinski.
  • Il sesto senso: "vedo la gente morta" è la frase più celebre e che ha reso popolare la pellicola. Uno dei film che rivedo spesso e volentieri.
  • Misery non deve morire: altro cult di questa lista, se non avete ancora visto la pellicola e siete fifoni come me andate tranquilli perchè non troverete niente di terrificante, esclusa Anne ovviamente.
  • Il mistero di Sleepy Hollow: a mio avviso uno dei migliori film di Burton, perfettamente in linea con lo stile del regista. Gotico, dalle atmosfete tetre e nebulose caratterizzato da personaggi grotteschi.
  • Il cigno nero: se non siete assolutamente in vena di spargimenti di sangue e situazioni terrificanti potete ripiegare su questa bella pellicola, un thriller psicologico di tutto rispetto.
  • La morte ti fa bella: perfetto per chi non ne vuole proprio sapere di film horror ma non vuole rinunciare ad una serata in tema all'insegna però del sorriso. 
  • Practical Magic: ideale per le ragazze che vogliono godersi la notte delle streghe senza dimenticare il romanticismo.
  • Coraline e la porta magica: non dimentichiamoci dei bambini, in fin dei conti i veri protagonisti della festa sono loro!

28 ottobre 2013

Lovednews

Una storia di amore e di tenebra, un milione di copie vendute, è forse il romanzo più importante scritto da Amos Oz, romanzo che presto diventerà film grazie ad una delle attrici più talentuose e amate del momento: Natalie Portman. L'attrice interpreterà e girerà la pellicola: sì avete capito bene, la Portman ha deciso di fare il grande passo cimentandosi per la prima volta nella regia e lo fa portando sullo schermo un romanzo che le sta particolarmente a cuore, soprattutto a causa delle sue origini israeliane. 
«Natalie aveva letto il libro sei anni fa—racconta Oz—e mi ha chiesto di comprare i diritti. Ho detto subito di sì. Ho una grande considerazione del suo lavoro, è un’eccellente attrice». Le riprese cominceranno a Gennaio, a noi non resta che attendere.

Ovunque si trovava lei ci scappava il morto. Signori e Signore la Signora in Giallo sta per tornare nel piccolo schermo con qualche piccola ma grande novità. Ad interpretare il ruolo che fu di Angela Lansbury sarà Octavia Spencer, premio Oscar per The Help. Per il momento si parla solo di un episodio pilota, ma non si esclude la possibilità di trarne una nuova serie televisiva. Ed è subito Fletcher mania, considerando il fatto che a sceneggiare sarà Alexandra Cunningham, autrice di una delle serie più amate di questi anni, Desperate Housewives. Per quanto talentuosa possa essere Octavia, per me la Signora in Giallo sarà sempre e solo una.

Non è la prima volta che il volto delle Principesse Disney viene usato fuori dal loro contesto. In questo caso Michele Moricci - giovane artista di talento, che ha alle spalle anni di studio presso la Scuola Internazionale di Comix a Firenze  - ha ritratto alcune di queste, nelle pose più famose della tanto chiaccherata/criticata Miley Cyrus. Risultano comunque visivamente più gradevoli della cantante, o mi sbaglio? Qui trovate tutte le altre immagini che ha pubblicato Cosmopolitan.

27 ottobre 2013

Il corto della domenica Speciale Halloween

Un universo colorato fatto di peluche teneri e paffuti si tinge di nero con l'arrivo di una piccola e graziosa ballerina. Un corto diverso per questo blog, dai colori cupi e la trama poco briosa. Buona visione.


26 ottobre 2013

Icona di stile

Figlia d'arte, inizia la sua carriera nel mondo del cinema da giovanissima e vede la svolta decisiva nel 1995 in Seven al fianco di Brad Pitt, con il quale ha avuto una relazione durata un paio d'anni: tutti i riflettori erano puntati su di loro che rappresentavano la coppia del momento. Con Sliding Doors e Shakespeare in Love raggiunge l'apice del successo e anche il tanto desiderato Oscar. Da li seguono alcuni scivoloni cinematografici (che delulono le altissime aspettative che i critici e i fan nutrivano su di lei), la morte del padre, il matrimonio con il leader dei Coldplay Chris Martin dal quale ha avuto due figli Apple e Moses, una depressione post-partum, una parentesi musicale, un libro di cucina e un portale e-commerce, Goop. Diciamo che non si è poprio fatta mancare niente!
Se nella sua carriera nel cinema qualche passo falso c'è stato per quanto riguarda i suoi look no. Impeccabile, di una bellezza eterea e dal fascino aristicratico, è stata nominata dalla rivista People la donna più bella del mondo. Sicuramente merito del fisico invidiabile, ma anche del suo stile che sembra essere completamente in linea con il suo modo di essere: elegante, essenziale, chic e talvolta bon ton senza dimenticare un tocco di sensualità mai volgare, proprio per questo è stata paragonata a Grace Kelly.
Corteggiata da molti stilisti, volto per Max Factor e delle fragranze Estée Lauder, ultimamente la vediamo in tv nello spot pubblicitario come testimonial del profumo Boss Nuit Pour Femme, nel quale sfoggia un abito minimal e sensuale.
Nonostante la sua innata eleganza, l'attrice ha più volte rivelato di sentire molto vicino a lei lo stile rock che le regala un senso di libertà che non trova con altri stili “E’ facile sentirsi un po’ rock tutti i giorni – dice Gwyneth – bastano due prodotti: un buon mascara e un eyeliner sfumato dalla base delle ciglia.” Rock che in parte ritroviamo nella sua capsule per Michael Kors  – suo amico da quasi vent'anni  –  in vendita a partire dai primi di Dicembre esclusivamente nel suo portale. Sembra proprio che il mondo della moda le interessi molto, che stia pensando ad un futuro come stilista?

25 ottobre 2013

It's kind of a funny story

16 anni e sentirseli addosso tutti, forse anche di più. 16 anni e soffrire di depressione tanto da pensare al suicidio. Ma è bene che ve lo dica subito, non si tratta di una storia drammatica.
Craig è un adolescente che vive una fase della sua vita particolarmente delicata, avverte su di se il peso delle aspettative del padre ma anche quello di non riuscire mai ad essere veramente se stesso. Pensa al suicidio, l'unica soluzione che potrebbe evitare una delusione al genitore ma invece di compiere il drammatico gesto, decide di recarsi all'ospedale. Così dopo aver parlato con un medico viene internato per cinque giorni al reparto psichiatrico. Uscirà da questa esperienza più ricco e consapevole di prima grazie a persone che sorprendentemente sono in grado di comprenderlo, aprirsi e donarsi nonostante i loro problemi.

Buona la sceneggiatura, la storia forse non è particolarmente originale ma grazie agli inserti d'animazione, la bella colonna sonora e  i soggetti ben costruiti, riesce comunque a colpire rendendo godibile la visione.
La maggior parte dei personaggi che ci vengono presentati nella pellicola (protagonista compreso) non sono i "pazzi" che solitamente immaginiamo quando sentiamo parole come "reparto psichiatrico" o "malattia mentale", ma principalmente sono persone che amano la vita e che si sentono escluse dalla società perchè incapaci di saper affrontare i problemi e gli ostacoli che gli si presentano.
5 giorni fuori dal mondo sono per il progagonista fondamentali per ritrovare il proprio mondo "nell'accezione latina del termine, mundus, come ordine, come costruzione di nuovo ordinata a partire da un nuovo centro, da un nuovo cuore". Trailer
nell’accezione latina del termine,  mundus,  come ordine, come costruzione di nuovo ordinata, a partire da un nuovo centro, da un nuovo cuore
nell’accezione latina del termine,  mundus,  come ordine, come costruzione di nuovo ordinata, a partire da un nuovo centro, da un nuovo cuore

24 ottobre 2013

Ma anche no! Ruoli cinematografici snobbati

Alcune volte gli attori hanno grande fiuto per i ruoli che gli vengono proposti e vengono ricompensati, altre volte invece la parte proposta non sembra abbastanza innovativa o stimolante e quindi viene rifiutata. Succede però che questi ruoli inizialmente snobbati da grandi attori abbiano portato moltissima fortuna ad altri, tanto da lanciarne addirittura, in alcuni casi, la carriera.

● Sean Connery rifiutò il ruolo di Gandalf de Il Signore degli Anelli perchè non aveva mai letto niente di Tolkien. Il ruolo in seguito fu affidato a Ian McKellen.
● Bruce Willis era stato scelto come attore protagonista in Ghost, ma l'attore rifiutò la parte perchè credeva che la trama non fosse convincente, si dice che avesse anche delle riserve sul fatto di dover interpretare un fantasma: aveva paura che questo ruolo potesse mettere in discussione la sua carriera.
● Daryl Hannah ha rifiutato la parte di Vivian in Pretty Woman lasciando il posto alla bellissima Julia Roberts che deve proprio a questo ruolo la sua grandissima popolarità: ad oggi è una delle attrici più pagate di Hollywood!
● Stessa sorte è capitata a Kate Winslet che deve al ruolo di Rose in Titanic tutta la sua popolarità. Prima di lei per questo ruolo erano state scelte Gwyneth Paltrow e in seguito Claire Danes che rifiutò perchè aveva appena finito di girare con Di Caprio.
● Will Smith rifiutò la parte di Neo di Matrix lasciando gentilmente il posto a Keanu Reeves.
● Sempre Sean Connery ha rifiutato un altro importante ruolo, quello di Hannibal ne Il Silenzio degli Innocenti permettendo a Antony Hopkins di poter banchettare allegramente con piatti a base di fegato e buon vino e di vincere anche l'oscar ... non si è fatto mancare nulla!
● Idem per John Travolta e Bill Murray che rifiutarono il ruolo di Forrest Gump. Sappiamo tutti che Tom Hanks non solo vinse l'oscar per quella interpretazione ma sconfisse alle nomination lo stesso Travolta per il ruolo in Pulp Fiction.

23 ottobre 2013

Thursday child ... verso le Cascate Paradiso!

L'infanzia è il periodo più bello della vita, perchè è fatta di piccole grandi cose: i giochi con gli amici, le scoperte, i sogni sul futuro, quando tutto sembra possibile e niente irraggiungibile. Poi si cresce e qualche volta le cose non vanno esattamente come si è immaginato da piccoli: il sogno lascia il posto alla realtà e le mete che prima sembravano a portata di mano ora diventano obiettivi irrealizzabili.
Da piccolo Carl Fredricksen sognava di poter diventare un esploratore insieme ad Ellie (sua moglie) e di poter esplorare il sud America. Ma il tempo passa, i due invecchiano, le villette circondate da verdi giardini lasciano il posto a palazzi e quella piccola ambizione viene soffocata dalle incombenze quotidiane.
Quando Ellie muore, Carl decide di partire all'avventura proprio come aveva sempre desiderato e coronare finalmente il loro deisderio. Tra bimbi combina guai, beccaccini dispettosi e un cane parlante Carl, che non è certamente un eroe, riesce a dimostrare che in fin dei conti non è mai troppo tardi.

Uno dei film firmati Pixar a mio avviso più belli, colpisce già da primi minuti grazie soprattutto al racconto di una vita - quella di Ellie e Carl - ricostruita in maniera impeccabile senza risparmiare nessun particolare, neanche quelli più dolorosi. Nonostate sia principalmente un film rivolto ai bambini viene raccontata la morte in maniera poeticamente diretta, cosa che contribuisce nel dare al film un tono più maliconico.
Ma con UP non ci si commuove solamente, lo spettatore si diverte e tanto grazie alle situazioni rocambolesche che il protagonista vive insieme al piccolo Russel. 
UP vuol dire avventura, magia, apertura verso ciò che è diverso, comprensione, riflessione non solo sul valore dell'amicizia ma anche sulla vecchiaia il tutto senza tralasciare la parte tecnica che, come da tradizione Pixar è a dir poco eccezionale. Un piccolo miracolo cinematografico imperdibile non solo per i più piccoli, uno di quelli che si ricorda nel tempo sempre con lo stesso entusiasmo e affetto. Trailer

22 ottobre 2013

All you need is love. Le coppie più belle del cinema e della tv

April & Will - Definitely, Maybe
Will si è innamorato in tutta la sua vita 3 volte, ed è sempre riuscito in qualche modo, a rovinare tutto. A distanza di molto tempo, raccontando a sua figlia la storia di come ha conosciuto la madre, si rende conto di  voler rimediare agli errori fatti in passato ma soprattutto di voler cercare di recuperare il rapporto con April, una ragazza sveglia e simpatica, conosciuta durante la campagna elettorale del governo Bush ... l'unica che abbia davvero contanto per lui.  Trailer

Isobel & Denny - Grey's Anatomy
Isobel è una giovane dottoressa di talento che spesso si lascia trasportare in maniera eccessiva dalla sua emotività ed irrazionalità, tanto che finisce per mettere in serio dubbio la sua professionalità quando allaccia una relazione sentimentale con il paziente Denny, malato da tempo, con scarse possibilità di guarigione. 
Una storia d'amore bella e intensa anche se ostacolata sin dall'inizio da un nemico troppo forte, contro il quale non si poteva combattere.Il loro è stato un amore impossibile, forse per questo il più bello della serie.

Margareth & Frank - Falling in Love
Una storia d'amore per eccellenza quella tra Molly e Frank. Lui è un architetto sposato con due figli, lei è una disegnatrice pubblicitaria. Il fato vuole che i loro destini si incrocino in una libreria dove per errore si scambiano i libri che sarebbero dovuti essere regali di natale per i rispettivi coniugi. Qualche mese dopo si incontrano nuovamente, si parlano, si conoscono e infine si innamorano. Una storia d'amore semplice e intensa. Trailer

21 ottobre 2013

Lovednews

Le star del cinema e del mondo della musica ne vanno pazze, perchè oltre ad essere gommose, super colorate e dal packaging accattivante, le Sugarpova - caramelle lanciate dalla sportiva Maria Shaparova - sono un prodotto davvero alla portata di tutti, solo 5.99 dollari a confezione.
La Shaparova non è l'unica ad essersi fatta strada nel settore alimentare: Francis Ford Coppola produce oltre i vini anche la salsa Mammarella, così come Armie Hammer è alle prese con il panificio di famiglia della moglie Bird Bakery in Texas, Stallone con i suoi budini proteici o come il regista David Lynch che ha da poco lanciato una linea di miscele per caffè ... che sia una nuova moda in quel di Hollywood?

Si potrebbe definire il film più chiaccherato in questi giorni: Questione di tempo sembra poter entrare tra i film preferiti di chi, in passato, ha apprezzato e amato follemente pellicole come Quattro matrimoni e un funerale, Notting Hill e Il Diario di Bridget Jones
La trama non sembra essere particolarmente originale (Tim, ragazzo timido e impacciato "eredita" dalla famiglia la capacità di viaggiare nel tempo) ma c'è da scommentere, come sempre in queste pellicole, sui personaggi e sulla bravura degli attori. Il regista Curtis ha detto: “Il messaggio del film è chiaro: se aspiri ad essere felice devi provare ad essere felice ogni giorno, non puoi aspettare Natale o il giorno in cui vincerai un premio. Il segreto della vita è amare le cose quando sono normali”. 
Non ci resta che aspettare l'uscita nelle sale italiane prevista per il 7 novembre.

Se avete perso la bella interpretazione di Helen Mirren in The queen - pellicola del 2006 - avete occasione di rivederla nei panni della Regina Elisabetta II d'Inghilterra in The Audience, firmato da Peter Morgan, sceneggiatore di Elizabeth. La trama è incentrata sull'udienza che la Regina concede - come da tradizione - una volta alla settimana al primo ministro britannico, che la tiene aggiornata sugli affari della nazione. Un genere teatrale che sembra riservare più di qualche sorpresa.

20 ottobre 2013

Il corto della domenica

Dietro all'aspetto buffo e divertente di un mimo, si nasconde una persona che ha fatto una scelta ben precisa e lo ha fatto per dimostrare a qualcuno per lui molto speciale, che le parole a volte non servono ma soprattutto che la diversità è una grande ricchezza. Un corto ben girato che in pochi minuti riesce a lanciare un bellissimo messaggio. Buona visione.

19 ottobre 2013

Icona di stile

 Che sia un'attrice di grande talento ha avuto modo di dimostrarlo più volte nel corso di questi anni, collaborando con importanti registi del calibro di Lars Von Trier o Franco Zeffirelli. 
Ma Charlotte Gainsbourg con il tempo è riuscita a perfezionare il suo look diventando una vera e propria icona di stile, non solo in Francia: elegante, esile e raffinata ma con un tocco casual/rock, mai banale anche sulle passerelle ma senza ostentare troppo. Non si può certo definire una dalla bellezza classica, anzi se paragonata ad alcune colleghe o alla madre in giovane età (Jane Birkin) potrebbe risultare addirittura bruttina, ma è proprio il suo stile e il suo fascino - ereditato dalla madre - a renderla così particolare ed unica.
Capelli lunghi, morbidi maglioni oversize dal taglio maschile, giacche in pelle e jeans/pantaloni aderenti, sono alcuni degli elementi ricorrenti nei suoi look, una sorta di perfetto mix di stili perfettamente in linea con il bobo chic parigino. Carine Roitfeld, ex direttrice di Vogue Francia - che inserì foto di Charlotte sulla copertina della rivista nel 2007 - disse su di lei: “Charlotte è l’equivalente francese di Sofia Coppola, è l’artista dallo stile impeccabile che proviene da una famiglia famosa e che tutte le giovani donne vorrebbero essere”.
A noi non resta che continuare ad ammirare il suo stile ma anche la sua bravura che non si limita al mondo del cinema: oltre ad essere attrice e modella, Charlotte è anche una cantante di tutto rispetto.

17 ottobre 2013

Two strangers, one a little stranger than the other

La sindrome di Asperger è una forma di autismo. Chi sviluppa questa sindrome trova difficoltà nelle relazioni sociali, nel capire il linguaggio non verbale, ma soprattutto tende a interessarsi in maniera quasi maniacale ad argomenti circoscritti. Queste persone non presentano nessun ritardo mentale o linguistico ma paradossalmente sviluppano capacità razionali ed intellettive talvolta fuori dalla norma, proprio per questo da alcuni scienziati viene definita la malattia dei geni. Si sospetta ne soffrissero anche Mozart, Darwin, Einstein e Bill Gate.
Adam, ingegnere elettronico, sincero, intelligente, goffo ed impacciato soffre di una lieve forma della sindrome di Asperger che lo ha portato a sviluppare una profonda e viscerale passione per l'astronomia.
In seguito alla morte del padre si trova a dover affrontare la vita senza un reale punto di riferimento, fino a quando incontra Beth, una giovane e dolce scrittrice di libri per ragazzi, trasferitasi da poco nell'appartamento vicino al suo. Inizia così una strana amicizia e un'inconsueta storia d'amore che porta entrambi a conoscere nuovi modi di vedere le cose e di rapportarsi alla vita.

Il Piccolo Principe non è solo un libro per bambini, è un vero gioiello della letteratura e questo film se ne serve per raccontare due mondi paralleli, due sensibilità diverse che conservano un grande pregio: quello di non fermarsi alla superficie, di andare oltre i pregiudizi o i proprio limiti. Proprio grazie a questa capacità Beth riesce ad innamorarsi del protagonista. In fin dei conti anche se qui è portato all'estremo è una cosa che cerchiamo di fare tutti: stabilire una connessione con un'altra persona che ha una visione del mondo del tutto personale e talvolta completamente diversa dalla nostra.
A rendere tanto gradevole la visione della pellicola non è sicuramente l'originalità della storia - che a tratti cede ad alcuni snodi narrativi evitabilissimi e poco creativi -  ma la delicatezza e la leggerezza dei personaggi, il giusto valore dei silenzi e la scelta di non dare un vero e proprio lieto fine alla loro relazione sentimentale, rimanendo così più fedele alla realtà. Un film che si muove tra stelle, pianeti e fiabe, che invita a non sottostare alle convenzioni sociali.

16 ottobre 2013

Distacco dalla realtà

Henry è "il miglior supplente di letteratura tra gli insegnanti disoccupati", un uomo che ha fatto della solitudine e del distacco dal mondo un guscio per proteggersi non solo dall'esterno ma soprattutto da un passato difficile che gli ha lasciato dentro solo tanta sofferenza. Ma quando si trova a dover lavorare in una degradata scuola di periferia, è costretto a fare i conti con una serie di storie e situazioni così drammatiche e sconvolgenti da sentirsi in dovere di cambiare qualcosa nella sua vita. Il distacco che lo ha aiutato a non sprofondare nella realtà soffocante dell'epoca, ora è diventato solo un ostacolo verso una vita più serena. E in questo processo saranno determinanti i ragazzi della scuola dove lavora ma in soprattutto Erica e Meredith così diverse tra loro ma al tempo stesso uguali, impaurite e fragili.

Detachment è un film che racconta e analizza il costante senso di smarrimento ed emarginazione che tutti - giovani e non - hanno provato, attraverso un microcosmo scolastico che evidenzia l'importanza fondamentale di una guida nella vita «una persona che ti aiuti a capire, ad accettare la complessità del mondo in cui viviamo».
Nessun colore, nessun senso di sollievo e nessuna via di fuga dalla costante oppressione che si respira durante la visione. Bellissima interpretazione di Adrien Brody, che avevo lasciato nei panni di un simpaticissimo Dalì e che ritrovo in questo film così tragico e duro.
Il risultato finale è un quadro della realtà drammatico, forse estremo, nel quale il regista eccede in pessimismo ma comunque sincero. Specchio di una generazione privata di certezze, della capacità di pensare e capire "preservando la mente" grazie alla lettura, di rispetto verso se stessi e verso chi cerca, nonostante tutto, di migliorare le cose. La tristezza atavica che si respira, non è vuota, al contrario, è carica di tante verità e spunti di riflessione che scuotono e colpiscono profondamente. Sicuramente un film non adatto a tutti.

15 ottobre 2013

All you need is love. Le coppie più belle del cinema e della tv

Sarah & Ben - Forces of Nature
Proprio quando le cose sembrano andare secondo i piani, nella vita di Ben, un uomo del tutto ordinario, qualcosa cambia: come un uragano improvviso Sarah, forte, decisa ed esuberante, sconvolge sua la vita e così per colpa/merito della ragazza, Ben si trova a rivalutare - a pochi giorni dal matrimonio - il suo rapporto con la storica fidanzata. Un road movie frizzantino e divertente proprio come questa prevedibile, adorabile coppia.

Joey & Pacey - Dawson's Creek
Lei è una delle più grandi gattamorte che si siano mai viste in una serie tv, lui un personaggio a tratti pesante, per troppo tempo offuscato dalla presenza del lagnoso Dawson. Nonostante le pecche del telefilm e l'alto tasso di smielate, questa è stata una coppia che ha fatto sognare molte, moltissime ragazze affezionate alla serie. La storia d'amore tra loro due - nonostante gli infiniti tira e molla - non poteva che avere un lieto fine, per somma gioia delle più romantiche. 

Ennis & Jack - Brokeback Mountain 
 Due cowboy che vivono lontano dalla propria casa e paese per molti giorni, finiscono per scoprirsi innamorati l'uno dell'altro. Possono due uomini amarsi liberamente in una piccola cittadina conservatrice nel pieno degli anni '60?
L'amore proibito, negato, soffocato per paura di se stessi e della mentalità ottusa delle altre persone. Una delle storie d'amore più belle e toccanti di questi anni che ha subìto notevoli censure in molti paesi del mondo, Italia compresa.

14 ottobre 2013

Lovednews

Si chiama Into the Woods ed uscirà nelle sale cinematografiche a dicembre del 2014, ma si parla già di un film evento. Il cast è a dir poco stellare, vede impegnati sul set - oltre ad una poco riconoscibile Meryl Streep (nella foto qua sopra) nei panni di una perfida strega che vuole annullare il sortilegio che le ha rubato la bellezza - Emily Blunt, Anna Kendrick, Chris Pine e Johnny Depp nei panni del lupo cattivo.

Into the Woods è tratto dall'omonimo musical di successo di Brodway a sua volta basato sul libro Il Mondo Incantato che rielabora alcune delle più famose e amate favole di sempre, soprattutto quelle dei fratelli Grimm. Il debutto sul palco è datato 1987, musical molto apprezzato ha ottenenuto immediatamente grande successo. 
In attesa dell'uscita di questa promettente pellicola, per i fan dei due attori più popolari del film non resta che vederli all'opera nelle loro precedenti interpretazioni in musical: Mamma Mia! e Sweeney Todd.

È probabilmente la notizia del giorno quella che riguarda Charlie Hunnam: sorprendendo tutti, ha deciso di abbandonare, a pochi giorni dall'inizio delle riprese, il tanto discusso set di 50 Sfumature di Grigio. Sembra che per l'attore gestire due ruoli - sia di questa pellicola che di Sons of Anarchy - sia troppo complicato, una motivazione che agli occhi di molti appare poco credibile. Riusciranno a produrre la pellicola oppure no? Ai posteri l'ardua sentenza.

Per poter vedere nelle nostre sale cinematografice l'ultima fatica di Woody Allen dovremo aspettare ancora fino al 5 dicembre, intanto però possiamo conoscere già la colonna sonora di Blue Jasmine, che vedrà protagonista la bravissima Cate Blanchett nei panni di Jasmine, donna newyorchese dal gusto raffinato ed elegante, che decide di raggiungere la sorella in un appartamento di San Francisco in seguito al crollo psicologico dovuto ai problemi finanziari causati dal marito.
La colonna sonora, dal gusto classico, è ricercata e poco scontata, un bellissimo mix di Jazz e Blues che sembra rispecchiare molto i gusti del regista, presente anche in Midnight in Paris. Nel corso della pellicola troveremo quindi molti brani di Louis Armstrong, King Oliver ma anche di Lizzie Miles. Blue Jasmine sembra promettere bene, se non altro dal punto di vista musicale!

A proposito di Allen, vi lascio con questa piccola perla ... Let's Do It!


13 ottobre 2013

Il corto della domenica

Conoscersi e piacersi. Mani che si sfiorano e sguardi che si incontrano. Giochi, risate, poche parole e tante le cose non dette. Una storia d'amore raccontata in tre minuti che ha il sapore di un bel ricordo, un viaggio nel tempo che ripercorre le tappe più toccanti di una breve relazione. Buona visione.


10 ottobre 2013

"Cattivissima me" - le donne più odiose del piccolo e grande schermo

Kathryn Merteuil - Cruel Intentions
Subdola e perversa come poche altre, si diverte a fare scommesse ambigue con il fratello e a portare sulla "cattiva strada" quelle ragazze che potrebbero essere definite più innocenti rispetto a lei. Perfetta per il ruolo Sarah Michelle Gellar, carina ma con la faccia giusta per un ruolo come questo. Non sarà uno dei film più belli in assoluto ma il suo personaggio sicuramente non si fa dimenticare!

Cersei Lannister  - Game of Thrones
L'apparenza inganna è proprio il caso di dirlo. Sotto il bellissimo volto di questa regina si nasconde uno dei personaggi più ipocriti e immorali mai portati sul piccolo schermo. Non si può fare a meno di trovarla assolutamente odiosa proprio come suo figlio Joffrey Baratheon ancor più meschino della madre. Vedremo nelle prossime stagioni cosa sarà in grado di fare questa pessima, pessima regina.

Dolores Umbridge - Saga di Harry Potter
In assoluto uno dei personaggi più antipatici di questa amatissima saga. Dolores è una donna senza scrupoli che si nasconde dietro la facciata di persona ligia alle regole. Ossessionata dal rosa, dai completini stile Regina Elisabetta, dai gatti e dalle bugie: sì, perchè nella sua versione distorta della realtà, la menzogna è un peccato che si paga a caro prezzo, sebbene lei stessa non sia totalmente immune dal dirne.

Miranda Priestley - Il Diavolo veste Prada
Il capo che nessuno vorrebbe avere in vita sua. Esigente, arrogante, acida, gelida e con la puzza sotto il naso. Dirige una delle riviste più importanti al mondo e proprio per questo crede di poter trattare le persone come nullità.  Temuta dai suoi collaboratori ma anche dagli stessi stilisti, Miranda è una donna che non le manda certo a dire. Ma si sa che per essere la migliore nel proprio campo, la simpatia non è assolutamente necessaria.

Regina George - Mean girls
A suo modo è una piccola regina che non accetta in nessun modo che le venga portato via ciò che le spetta "di diritto". Popolare ma odiata, superficiale e vendicativa , dedita al pettegolezzo scadente e volgare che sconfina in cattiveria. Tutti abbiamo avuto durante gli anni del liceo una Regina George, sempre bella e impeccabile, nonostante l'anitipatia sempre e comunque la più invidiata della scuola!

Lady Catherine de Bourgh - Orgoglio & Pregiudizio
Lady Catherine de Bourgh non fa assolutamente niente per nascondere la sua antipatia nei confronti di Elizabeth, semplicemente perchè capisce che questa scombinerà ben presto i suoi piani. Tirannica, intransigente e irritante fa tutto ciò che le è possibile per ridicolizzare la sua "nemica" e difendere i suoi interessi, anche se questo vuol dire dover togliere la maschera di nobildonna beneducata e sempre composta, che indossa da sempre.

8 ottobre 2013

All you need is love. Le coppie più belle del cinema e della tv

Sole & Tom 
500 Day's of Summer
Ebbene sì, non mi stancherò mai di consigliare questo film che considero veramente un piccolo gioiellino del cinema indipendente. Tom si potrebbe benissimo definire un sognatore in piena regola, mentre Sole l'esatto contrario. I loro sono 500 giorni vissuti tra alti e bassi che cambieranno per sempre il loro modo di essere e di vedere le cose. Un film che riesce a raccontare bene una relazione sbilanciata nella quale una parte da tutto, forse troppo e l'altra, senza nessuna colpa effettiva, no.

Sabrina & Harvey
Sabrina, the Teenage Witch
Una delle sitcom più simpatiche e amate di fine anni novanta. Lei è una giovane strega che durante gli anni del liceo si trova a dover affrontare i normali problemi di ogni adolescente e quelli più bizzarri appartenenti all'Altro Regno. Lui è un ragazzo così innamorato di Sabrina da non rendersi conto delle reali capacità della ragazza. Divertito e affascinato dalle mille situazioni particolari che si trovano a vivere insieme, non è disposto a perderla per niente al mondo.

 Toula & Ian 
My Big Fat Greek Wedding
Toula, fino al suo trentesimo anno di vita ha vissuto prigioniera delle ferree tradizioni greche di famiglia, fino a quando decide che qualcosa deve cambiare. Incontra Ian, che ha alle spalle una famiglia meno chiassosa e tradizionale della sua, un uomo che riesce ad adattarsi alle mille tradizioni, talvolta incomprensibili, pur di riuscire ad avere a fianco la donna che è riuscita a "salvarlo" da una vita piatta e noiosa. Carini e simpatici sono una coppia adorabile.

7 ottobre 2013

Realtà o finzione?

Chi è veramente Edward Bloom? un abile narratore di storie mai vissute o un uomo che ha avuto la straordinaria fortuna di poter vivere una vita veramente piena e avventurosa? 
Se potesse rispondere William, suo figlio, non ci sarebbero assolutamente dubbi: per lui il padre è solo un uomo bravo  nel saper incantare le persone con storie fantastiche al limite dell'assurdo, come l'incontro con un uomo dall'aria spaventosa alto cinque metri arrabbiato con il mondo, la cattura di un pesce mitologico proprio il giorno della sua nascita e l'incanto con una cittadina piuttosto bizzarra. Storie che sembrano apprezzare tutti tranne William, che con il tempo si allontana dalla figura paterna non riconoscendo in lui alcuna forma di serietà o di contatto con la realtà.
Ma le cose cambiano quando William torna a casa dei genitori dopo un lungo periodo di assenza a causa della grave malattia che affligge Edward. Attraverso un viaggio nei ricordi del padre, William scoprirà che il racconto di una storia può essere tanto importante quanto la realtà ma soprattutto che in essa possono risiededere molte più verità.
In Big Fish troviamo un Tim Burton sconnesso con i personaggi, le ambientazioni e i toni cupi e gotici che lo hanno reso celebre, per affrontare una volta tanto, argomenti diversi ma non meno importanti. Proprio per questo a mio avviso è tra i suoi film più belli.
Alcune sequenze sono una vera gioia per gli occhi: il mondo visto attraverso le lenti di chi non ha abbandonato una visione della realtà infantile e fantastica è sempre ricco di grandi meraviglie, se queste sequenze sono poi condite da contenuti d'impatto emotivo rilevante, quello che se ne ricava non può che essere qualcosa di estremamente sorprendente.
Bravissimi gli attori protagonisti che hanno saputo ben rappresentare l'evoluzione del rapporto padre-figlio e perfetta la colonna sonora di Danny Elfman.
Una pellicola che non vanta grandi effetti speciali ma che può contare comunque su una bellissima prova di uno dei registi più amati di questi anni, che tratta sì temi diversi ma continuando al tempo stesso a portare sul grande schermo storie che hanno a che fare in qualche modo con la diversità. Un'opera che lascia il segno e che si fa amare per il modo particolare di raccontare una vita comune ma incredibile: l'eredità di un padre che non rinuncia a spendere gli ultimi giorni che rimangono nella narrazione di un passato leggendario, commuovendo lo spettatore in una vera e propria celebrazione della fantasia e della vita.

Anche oggi potete votarmi sul sito Grazia.it semplicemente cliccando qui e poi sul cuore rosso.

6 ottobre 2013

Il corto della domenica

Giorno e notte sono due entità con personalità opposte. Diffidenti una verso l'altra, non si piacciono affatto. Grazie al messaggio di Wayne Walter Dyer capiranno che proprio le cose diverse dal nostro modo di essere possono essere quelle più interessanti. Un invito a non aver paura della diversità.
« ... Paura dell'ignoto. Hanno paura delle nuove idee. Sono pieni di pregiudizi. Non si basano su qualcosa di reale, ma su... se una cosa è nuova, io la rifiuto immediatamente perché mi spaventa. Quello che fanno è attenersi a ciò che è familiare. Sapete, per me, le cose più belle di tutto l’universo, sono le più misteriose. »
Come sempre la Pixar si dimostra unica nel saper trattare certe tematiche, facendo sorridere e divertire. Buona visione!

5 ottobre 2013

Icona del cinema, Happy B-Day Kate Winslet

Quando la tua carriera viene consacrata a fianco di un giovanissimo Leonardo Di Caprio in uno dei film che ha fatto impazzire le ragazzine di mezzo mondo e commuovere il restante, cercare di dare un tono più serio alla propria carriera artistica non è facile.
Eppure Kate ci è riuscita soprattutto grazie alla capacità di saper scegliere il film giusto nel momento giusto ma cosa più importante di tutte, il regista giusto. Elegante, talentuosa, riservata e caparbia, per qualche anno dopo l'uscita di Titanic si è parlato più della sua forma fisica che del suo talento, ma lei ha sempre mostrato indifferenza verso chi la vedeva troppo formosa per recitare «Non voglio passare il tempo a preoccuparmi delle dimensioni del mio culo. Voglio essere in salute e divertirmi quanto più posso. Voglio essere presente per i miei figli. Ecco. Queste sono le mie priorità. Non certo avere la pancia piatta» infatti i suoi ruoli importanti li ha avuti nonostante i rimproveri assurdi. 
 Bellissima la sua interpretazione in Se mi lasci ti cancello (recensione qui) film surreale del 2004 diretto da Michel Gondry, nel quale, insieme a Jim Carrey attore protagonista, decide di cancellare dalla sua memoria, attraverso un complicato processo, la loro relazione sentimentale. Sempre nel 2004 è a fianco di Johnny Depp e Dustin Hoffman in Neverland di Marc Forster, fantastica opera nella quale si raccontano in maniera romanzata, le vicende che hanno portato alla creazione di uno dei personaggi più amati dai più piccoli: Peter Pan di James Matthew Barrie.
Nel 2008 torna a recitare con uno dei suoi più grandi amici, Leonardo Di Caprio, (con il quale ha legato così tanto da farsi accompagnare da lui all'altare in occasione del suo terzo matrimonio) in Revolutionary Road di Sam Mendes, pellicola che racconta la storia di Frank e April, una coppia di sposi in crisi nell'America degli anni '50. La ritroviamo in un'altra bella interpretazione nel 2011 in Carnage, film diretto da Roman Polansky che la vede recitare a fianco di Jodie Foster, Cristoph Waltz e John Reilly.
Protagonista di campagne pubblicitarie come quella per Lancôme, non disdegna le serie tv, infatti la vediamo protagonista nel 2011 in Mildred Pierce
Sicuramente è un'attrice che cerca di non farsi calpestare dalle rigide regole non scritte dello star system, che vogliono soprattutto le attrici sempre in forma, impeccabili ed eternamente giovani, non a caso è fondatrice della Anti-Cosmetic Surgery League una lega anti botulino alla quale hanno aderito molte colleghe (tra le quali Cate Blachett) ... continua così Kate! 

Vi ricordo che anche oggi potete votarmi sul sito Grazia.it semplicemente cliccando qui e poi sul cuore rosso.

3 ottobre 2013

"vivo" positivo

Due personaggi che più agli antipodi non potevano essere si ritrovano a costruire un legame forte e sincero. Driss è un giovane immigrato che vive in un piccolo sobborgo delle banlieue parigine, in ottima salute  ma squattrinato, non sa cosa sia la cultura e nemmeno gli interessa, mentre Philippe è un uomo di mezz'età, disabile, con una vita agiata ma piatta, colto e amante dell'arte. Le loro vite si incrociano il giorno in cui Driss si presenta a casa di Philippe come "finto" candidato per il posto di lavoro da lui offerto. 
I presupposti per un film drammatico e strappalacrime ci sono tutti: differenze sociali, razziali, disabilità ecc ... in realtà questo film non si può assolutamente definire tale.

L'umorismo fa da padrona in questa pellicola che riesce a sorprendere, divertire e toccare la sensibilità dello spettatore con estrema delicatezza; ciò avviene solo grazie al fatto che ogni tanto, chi lavora nel cinema si ricorda di una cosa semplice ma essenziale per il successo di un'opera: la semplicità. Questo è quello di cui hanno bisogno le persone, di storie veramente belle, di quelle che sanno suscitare emozioni e reazioni genuine come la risata o il pianto. Privo di patetiche scene drammatiche con questa pellicola ci si diverte per davvero, 112 minuti scorrono via come niente riuscendo in un'impresa da non poco: rimanere impressa nella mente dello spettatore anche dopo giorni dalla visione e ci riesce non solo grazie alle gag ma anche alle bellissime interpretazioni dei due attori protagonisti, affiatati, complici e autentici riescono a raccontante una storia toccante e priva di qualsiasi ipocrisia in maniera del tutto naturale.
La regia è lineare, ideale per un film dai toni realistici come questo, ottima la colonna sonora, si passa da Vivaldi agli Earth, Wind & Fire in maniera illogica ma perfettamente in linea con il tema e sorprendenti le interpretazioni. Un film ben equilibrato sotto tutti i punti di vista, dove persino i momenti più seri vengono subito stemperati a favore di una liberatoria risata, proprio come la ventata d'aria fresca che porta Driss nella vita di Philippe, all'apparenza un intoccabile.


Se volete da oggi potete votarmi al contest di Grazia.it a questo link.

2 ottobre 2013

Just Like a Woman

«pop art ... Entrando in gara con il linguaggio aggressivo e impersonale dei mass media, la p.a. sperimenta tecniche inedite, si serve di fotografie ritoccate, di collage e assemblages, di sculture in gesso e persino di gesti teatrali per svelare luci e ombre del recente benessere e denunciare lo smarrimento dell'uomo di fronte a una civiltà che impone desideri sempre nuovi e sogni sempre più amplificati» Eciclopedia Treccani

Quando Edie Sedgwick conobbe il vampiro Andy Warhol era una giovane benestante con un passato difficile e tanta voglia di divertirsi. In poco tempo i due iniziarono una stretta collaborazione che portò Edie a lavorare nella Factory diventando sua musa ispiratrice nonchè una delle ragazze più in vista ed ammirate dell'epoca. Ma la fama dura poco (giusto i famosi 15 minuti) e soprattutto brucia in fretta le persone più fragili, così Edie si ritrova  ad essere completamente esclusa da quel mondo che in precedenza l'aveva tanto amata. Da qui comincia  il processo di autodistruzione che la porta verso il declino.

Capelli corti, orecchini vistosi, abiti semplici e cortissimi che lasciavano scoperte le gracili gambe, sguardo penetrante e misterioso, Edie è stata simbolo di un'epoca e di una corrente di pensiero che in realtà, anche se in forme diverse, continua ancora oggi. Sienna Miller è stata bravissima nel regalarci le mille sfumature appartenenti al fascino malinconico e magnetico della Sedgwick.
Quando la pellicola è uscita ha suscitato non poche polemiche, prima soprattutto da parte di cantanti del calibro di Lou Reed e Bob Dylan secondo il quale il personaggio di Hayden Christensen (che ricorda moltissimo Dylan) sembra abbia incoraggiato la Sedgwick a fare il gesto drammatico.
Al di la di tutte le polemiche che ha suscitato la pellicola, rimane un film forse non troppo profondo, che riesce comunque a disegnare un periodo complesso e contraddittorio nel quale bruciare le tappe, spesso danneggiando se stessi, veniva considerato il prezzo da pagare se volevi essere qualcuno; forse anche per questo per Warhol, Edie non era molto diversa dai prodoti Campbells: un oggetto da sfruttare e svuotare e infine gettare.
Factory girl è un film che si lascia guardare ma che non colpisce abbastanza, ideale per chi ha nostalgia di quei mitici anni '60 e dei suoi costumi, che rimangono ancora oggi tra i più belli e interessanti del novecento.

1 ottobre 2013

All you need is love. Le coppie più belle del cinema e della tv

Cindy & Dean - Blue Valentine
Dean e Cindy si sono incontrati, si sono piaciuti, si sono amati e sposati, insieme hanno costruito una famiglia. Ma dopo tutto questo amore e tutta questa felicità qualcosa si è spezzato, perchè nella vita reale non è come nei film, l'amore può finire senza un reale motivo, senza una vera colpa. Blue Valentine ci ricorda proprio questo attraverso le memorie di questi due bellissimi personaggi, che si sono tanto amati quanto odiati.

Melinda & Jim - Ghost Whisperer
Per stare insieme ad una persona con le capacità di Melinda, Jim dev'essere una sorta di santo sulla terra. Non solo è un uomo affettuoso e responsabile ma non si è fatto nessun problema quando ha scoperto il "dono" della compagna. Una coppia tutta zuccherina che, al contrario di quella precendente, ci fa sognare la vita di coppia che possono vivere solo quelli che riescono ad andare oltre i difetti e le stranezze dell'altro. Quasi un'utopia!

 Suzy & Sam - Moonrise Kingdom
Quando si dice amore a prima vista ... Suzy e Sam sono assolutamente determinati a non rinunciare al loro amore tanto da essere disposti a fuggire insieme sostenendo nonostante tutto e tutti la loro piccola grande rivoluzione. Una storia d'amore dolce ma non sdolcinata o mielosa che riporta ai ricordi più belli, quelli legati al primo amore. 


Con questo post vorrei annunciarvi la mia autocandidatura per il concorso "Blogger we want you" organizzato dal sito Grazia.it e lo faccio proprio in occasione della rubrica del martedì che in questi mesi spero vi abbia tenuto un po' di compagnia, che mi ha dato molte soddisfazioni e che nasce proprio grazie a questo sito. All you need is love prende spunto da un articolo letto durante una delle mie molte pause studio (ahem, rimanga tra noi!), nel quale  Chiara Lino ha stilato una classifica sui film più romantici e più belli. Non solo quell'articolo mi è servito per dare vita alla mia rubrica ma anche per conoscere alcune pellicole che ancora non avevo avuto modo di guardare. Un grazie a Grazia per questo!