30 novembre 2013

Icona del cinema: Helen Mirren

Quando aveva 23 anni, soffrì di una forma di depressione, si sentiva perennemente triste e molto confusa, così provò a risolvere i suoi problemi con lo psicoanalista e in seguito con una cartomante, che le consigliò di scrivere su un foglio tutto quello che le era stato rivelato. Ma una volta uscita da lì, strappò il foglio perchè voleva che la sua vita fosse un'avventura e una continua sorpresa. E così in effetti è stato.
Ilyena Lydia Vasilievna Mironov (ha origini nobili russe) sognava di diventare attrice di teatro ed in effetti era destinata a divenire una delle più grandi interpreti di Shakespeare ma, come avrete capito, questa donna può essere molte cose ma sicuramente non è prevedibile. 
Il suo primo approccio con il cinema? «Facevo la cameriera e abitavo a Brighton, pioveva spesso per tutto il giorno, nel pomeriggio andavo sempre al cinema, locali piuttosto malconci, dove si sentiva un odore misto di birra, urina e tabacco... Ecco, in un posto così, un giorno mi è capitato di veder scorrere le immagini dell’Avventura di Michelangelo Antonioni. Fu un’assoluta rivelazione, qualcosa che mi ha trasformato per sempre, mostrandomi per la prima volta un paesaggio di cinema inedito, con potenzialità che non conoscevo».
Vanitosa per sua stessa ammissione ma al tempo stesso autoironica, non si è mai tirata indietro davanti a scene erotiche e di nudo, arrivando a mostrarsi senza veli in Calendar Girls all'età di 58 anni ... non è da tutte!

Una donna che da sempre incarna "un modello di intelligente spavalderia femminile fatto di energia da combattente e sensibilità mai lacrimosa" non ha mai negato il suo passato da femminista, anzi continua ancora oggi le sue battaglie per l'uguaglianza dei sessi «Ho sempre avvertito un atteggiamento misogino, sessista, pure nei film Anni ’60 e ’70» motivo per cui ha cercato di tenersi lontana da quelli che definisce "filmoni americani" anche se in effetti negli ultimi anni, si è avvicinata a questo genere, soprattutto per paura di rimanere intrappolata nei panni della regina Elisabetta (The Queen), ruolo per il quale vince l'Oscar «Non ha idea di quante sceneggiature mi arrivavano con personaggi descritti in questo modo: “Ha un portamento regale”. Oppure: “Ha l’autorevolezza di una regina”. Una noia infinita! Ecco perché mi sono lanciata in progetti come Arthur o Il debito. La commedia e l’azione mi mancavano. Mi piace rimescolare le carte[...] Incredibile vero? Sono film con cui mi sono divertita molto. Erano stati girati in momenti diversi, ma sono usciti vicini per una coincidenza.  E poi, Red ...Voglio dire, chi può resistere a Bruce Willis? Di sicuro non io. Quando mi hanno detto che nel cast c’era lui, li ho pregati di prendere anche me: “Non importa che cosa mi facciate fare, sono disposta a tutto”. Girare con lui è stato quasi come andare in vacanza».

Mi risulta veramente difficile non farmi conquistare dal suo fascino ma soprattutto dal suo carattere. Una signora forte e anticonvenzionale che ha avuto il coraggio di non adagiarsi sui risultati raggiunti e che si è saputa reinventare ad un'età in cui spesso le attrici escono fuori dalle scene. Non molto tempo fa stata anche insignita del titolo onorifico di Dame, l'equivalente femminile di Sir ... davvero complimenti!

29 novembre 2013

«È venerdì mattina, l'anticamera del week-end, e io sono qui più "parigina" che mai ... »




Spero che per voi sia un fine settimana pieno di ...
Spensieratezza,
Allegria,
Sana follia,
Piccole delizie per il palato,
Ottime letture,
Tempo per se stesse,
ma soprattutto
 tanto buon CINEMA!

28 novembre 2013

Ma anche no! Ruoli cinematografici snobbati

A tutti gli attori è capitato di rifiutare una parte, peccato che poi questa si riveli una vera e propria carta vincente per chi invece accetta. Dopo aver già pubblicato un post a riguardo, ecco la seconda parte:
  • Mel Gibson rifiutò il ruolo ne Il gladiatore che invece portò tanta fortuna a Russell Crowe. Ma Mel decise di rifiutare anche la parte di Robin Hood Principe dei ladri che venne poi interpretato da Kevin Costner.
  • Melanie Griffith (a proposito che fine ha fatto?) rifiutò la parte in Thelma e Louise, ruolo che fu inseguito assegnato a Geena Davis. Ad onor del vero questa pellicola ha ricevuto molti no: prima della Griffith rifiutarono anche Michelle Pfeiffer, Jodie Foster, Meryl Streep e Goldie Hawn ... niente male!
  • Tom Cruise disse di no a Footloose e Donnie Brasco, ruolo affidato a Johnny Depp.
  • Famosissimo il rifiuto di Julia Roberts per Basic Instint, pellicola che fu invece molto importante per la carriera di Sharon Stone. Ma la Roberts non accettò neanche la parte di Mary Corleone ne Il Padrino parte 3 e  di Viola in Shakespeare in love assegnato poi a Gwynneth Paltrow che con questa parte vinse un Golden Globe e il suo primo ed unico Oscar.
  • Forse il record di rifiuti spetta ad American Psyco per la parte di Patrick Bateman: prima di arrivare alla scelta definitiva hanno detto no Johnny Depp, Edward Norton, Brad Pitt, Leonardo Di Caprio ed Ewan McGregor.
  • Hugh Jackman affermò di aver rifiutato la parte dell'agente segreto 007, perchè convinto che quel ruolo gli avrebbe limitato le opportunità sul lavoro, così al suo posto venne scelto il biondissimo Daniel Craig.
  • Ricordate l'agente sportivo del quale s'innamora Renée Zellwegger In Jerry Maguire? Beh la parte inizialmente fu scritta non per Tom Cruise ma per Tom Hanks ... sembra che questo attore sia uno dei più richiesti, non a caso Alec Baldwin disse «Facciamo tutti film che Hanks non ha voluto!».

27 novembre 2013

I film del giorno: The art of gettin by & Le Prénom

The art of gettin by
«Ci sono 6,8 miliardi di persone sulla terra e di questi ne muoiono 60 milioni l'anno. Facendo i calcoli, ci sono circa 160.000 morti al giorno, 6.600 l'ora, 110 al minuto.
Mi ricordo una frase che lessi da bambino: "viviamo da soli, moriamo da soli e tutto il resto è solamente un'illusione". Non ci dormivo la notte. Muoriamo tutti da soli, quindi perchè dovrei passare la mia vita a lavorare, sudare e affannarmi. Per un illusione? Perchè non ci sono amici, ragazze, esercizi per coniugare i verbi che mi faranno scappare dal mio destino».
Al centro della narrazione ci sono George, un adolescente che sembra non nutrire alcun interesse verso la scuola e le sue attività e Sally, sua coetanea nonchè prima persona ad averlo incuriosito veramente. Detta così suona come la classica storia da teen-movie, ed in effetti non sarebbe una definizione completamente errata, se non fosse che questa pellicola qualche sorpresa la riserva. Sicuramente non è un capolavoro ma è comunque una storia che scorre facilmente senza grandi intoppi concedendo allo spettarore una piccola dose di sentimentalismo senza però diventare zuccheroso.
Essendo l'esordio alla regia di Gavin Wiesen possiamo sicuramente promuovere la pellicola, grazie anche a due attori come Freddie Highmore ed Emma Roberts che nonostante la giovane età dimostrano grande potenziale. Un film ideale per chi è interessato al cinema indipendente. Trailer
  Le Prénom
«Io non sono omosessuale! - Sei praticamente l'unico a non saperlo allora!»
Prendete un appartamento a Parigi, cinque amici con idee completamente diverse su tutto, uno più sconcluisionato dell'altro, una domanda sconveniente e una serie di esilaranti conseguenze. Shakerate bene e quello che otterrete è una commedia fresca, brillante e divertente. Come ho già scritto più volte, le commedie francesi io le adoro tutte (o quasi) ma qui non si tratta solo del mio amore incondizionato per questo genere, è che Le Prénom - in Italia Cena tra amici - è effettivamente una bella commedia che non risente assolutamente del fatto che tutta la narrazione avviene all'interno di una sola stanza (stile Carnage ma con toni decisamente più scanzonati).  110 minuti in cui, in un crescendo dialettico, si confrontano e si scontrano Pierre lo snob, Elisabeth l'insofferente,  Vincent lo sbruffone, Anna la perbenista sempre in ritardo e Claude il precisino per gli amici Svizzero. Le apparenze verranno presto abbandonate per liberare finalmente la vera natura di questi personaggi, tanto contraddittori quanto adorabili. Trailer

26 novembre 2013

All you need is love. Le coppie più belle del cinema

«Poi arriva la sera e il calore del piumone non basta»


Martine & Xavier - L'Auberge espagnole
«Ho sentito il bisogno di scrivere a Martine regolarmente dicendole cose che mai le avrei raccontato se l'avessi avuta di fronte. Sono sempre piuttosto riservato, ma il fatto di essere lontano mi obbligava a parlare di più e questo finiva per avvicinarmi a lei. [...] Avevo l'imbarazzante sensazione che passassimo più tempo a dirci arrivederci che a vederci».
Xavier è uno studente francese che decide di partire per la Spagna con il programma Erasmus, lasciando così ad aspettarlo a casa la madre e la ragazza. La vita in Spagna si rivela con il tempo più piacevole del previsto e di questo il rapporto con Martine ne risentirà.
Una coppia felice ed unita ma forse non abbastanza.

Camilla & Silvestro - Dieci inverni
«Cara Camilla, spero che tu sappia che quella che hai l'onore di leggere è la mia prima mail. Spero che tu non abbia troppo freddo la su. Io sto bene solo che non ho più la casa e mi chiedevo se quella in cui stavi tu fosse ancora libera. Grazie, Io».
Inizia così per Camilla e Silvestro una sorta di rapporto a distanza. Lo scambio di mail diventa per entrambi un modo per sfuggire alla realtà: lei è arrivata fino in Russia per cercare di capire se stessa, lui che in Italia si è sempre trovato bene cerca di convivere con l'assenza che ha lasciato lei partendo. La distanza fisica tra i due protagonisti non dura molto ma a mettersi in mezzo ci saranno tante altre cose. Perchè non importa il chi nel tempo ma il quando.

Erin & Garrett - Going the Distance
«Come ti piacerebbe morire? - Per indigestione di tortellini».
Erin è una stagista in un quotidiano e Garrett è un talent scout musicale. Si conoscono in un bar a New York, si piacciono, ridono molto, condividono birra e materasso e infine s'innamorano. Ma Erin deve tornare a San Francisco. Nonostante la grande distanza che li separa non riescono a fare a meno l'uno dell'altra e decidono, nonostante le perplessità di amici e parenti, di continuare la loro relazione. Questo li porterà a fare lunghe chiaccherate al telefono e fugaci incontri ma soprattutto davanti ad un bivio.

25 novembre 2013

Lovednews speciale Jennifer Lawrence

«Sono triste quando sono a dieta e mi piace il mio aspetto. Sono davvero stanca delle attrici che mangiano come uccellini. Preferisco guardare un po’ di rotondità piuttosto che uno spaventapasseri». 
È l'attrice più chiaccherata del momento e una delle più giovani ad aver vinto un Oscar ma Jennifer sembra essere determinata a dimostrare a tutti di essere molto determinata e di volersi costruire un futuro serio non solo in veste di attrice ma anche di produttrice. La Lawrence ha confessato di essersi interessata alla produzione solo dopo aver letto il romanzo di Jeannette Walls dal quale nascerà il film The Glass Castle. La trama ruota attorno alle vicende di una ragazza alle prese con una madre artista e un padre alcolizzato. Non è ancora stato deciso se la Lawrence apparirà nella pellicola oppure no, ma intanto sappiamo che la regia è stata affidata a Destin Cretton.
 
Come tutti saprete in questi giorni Jennifer sta promuovendo Hunger Games catching fire in giro per il mondo presenziando quindi a tutte le anteprime. Ma se in passato l'attrice è stata lodata per la sua bellezza e il gusto nel vestire durante questi ultimi red carpet le critiche sui suoi look non sono certo mancate. Lei però è una che sembra non avere molti peli sulla lingua, così ospite a Good morning America ha voluto precisare alcune cose e soprattutto criticare i media e colleghe che trovano normale giudicare duramente gli altri per poter risultare migliori «E’ così facile prendersi gioco degli altri, sembra che sia divertente. Non mi piace e soprattutto non mi piace come le donne si insultino tra loro, sono così cattive certe volte. Insomma, abbiamo delle responsabilità verso le nuovo generazioni, sono cose che i bambini guardano e imitano. Non mi piace che venga insegnato ai bambini che ci si può rivolgere così agli altri».


Mentre sono ancora fresche le notizie di red carpet e curiosità dal set di  Hunger Games catching fire i produttori pensano già al prossimo capitolo della saga. Leggendo lo script dell'adattamento del terzo libro degli Hunger Games la Lawrence ha raccontato a Hollywood Reporter di essere rimasta molto colpita e di essersi commossa soprattutto all'idea di stare separata a lungo da Josh Hutcherson «Josh Hutcherson sul set ha il dono di rendere tutto assolutamente meraviglioso». 
Le riprese de Il canto della rivolta sono in corso ad Atlanta, pellicola divisa in due parti le cui uscite sono previste per la prima parte dal 1 al 24 novembre 2014 e per la seconda parte dal 2 al 19 novembre 2015 ... quindi dobbiamo ancora aspettare un po' di tempo, ma niente ci vieta intanto di conoscere meglio questa giovane star. Ecco delle piccole curiosittà su di lei:
  • Si è diplomata con due anni di anticipo per potersi dedicare prima alla sua carriera cinematografica.
  • Ha fatto il provino per il ruolo di Bella di Twilight ma come tutti sappiamo a lei hanno preferito Kristen Stewart.
  • Per il suo ruolo in Winter's Bone ha imparato a tagliare la legna e scuoiare uno scoiattolo.
  • Si sente molto fortunata per il suo lavoro e odia sentire altri attori lamentarsi.
  • Non esclude un futuro nella regia.
Da oggi scrivo anche per ViviconStile. Se vi va potete leggere il mio articolo su Roma e La grande bellezza.

24 novembre 2013

Il corto della domenica

un’immagine empirica americana scritta e diretta da Wes Anderson
Schwartzman è un pilota americano che nel corso della Mille miglia finisce per scontrarsi con la sua auto da corsa contro una statua di Gesù. Destino vuole che gli antenati del pilota venissero da Castello Cavalcanti, luogo appunto dove avviene l'incidente. Da qui in poi una serie di avvenimenti faranno perdere al protagonista l'ultima corriera ma al tempo stesso a trovare qualcosa di più ...
In questo corto l'ironia certo non manca, così come l'inconfondibile firma di Anderson.

23 novembre 2013

Icona del cinema: Cate Blanchett

«È eclettica, elegante, ama le sfide. Ha tre bambini, una carriera invidiabile e un talento raro. Tanto da potersi permettere di "sparire" per due anni a teatro nella sua Sydney. Ora torna al cinema con Blue Jasmine l'ultimo film di Woody Allen che potrebbe farle vincere l'oscar come migliore attrice».
La sua carriera come attrice, a differenza di molte altre colleghe, non inizia da quando era molto piccola. In realtà Cate ha studiato danza fino ai suoi diciotto anni, non a caso sperava di poter diventare una ballerina professionista, ma durante un viaggio in Egitto partecipa come comparsa in un film arabo sul pugilato, così decide di intraprendere la carriera d'attrice rinunciando alla danza. Questa decisione si è poi rivelata vincente considerando che ha portato la Blanchett a vincere in seguito 2 Screen Actors Guild Award, 2 Golden Globe, 2 BAFTA e 5 nomination agli Oscar, premio che vince nel 2005 grazie alla sua interpretazione di Katharine Hepburn in The Aviator.

È stata un'agente della CIA senza scrupoli in Hanna, un'eterea dama degli elfi in Il Signore degli anelli, una regina che ha cambiato la storia d'Inghilterra in Elizabeth e una donna forte e coraggiosa in Robin Hood. Sembra quindi che all'attrice piaccia spaziare con ruoli molto diversi tra loro.
Nonostante l'agenda piena e i molti riconoscimenti non si prende mai troppo sul serio e a chi le chiede se non le sembra azzardato allontanarsi da Hollywood per tornare a vivere in Australia risponde: «Rischioso? Sono partita dai palcoscenici di Sydney ed è lì che sono cresciuta e maturata. [...]  È buffo che lei parli di Hollywood, perchè non credo di essere mai appartenuta a quel mondo [...] In realtà ci sono un sacco di australiani pieni di talento, è un posto davvero speciale dove vivere. Un Paese dotato di un profondo magnetismo». Magnetismo che è parte di lei proprio come l'innata eleganza che la porta a spiccare tra tante.
Una piccola curiosità: l'attrice ha ammesso più volte di non riuscire a dire di "no" «Dico sempre sì benchè mio marito a volte mi rimproveri. Del resto, è l'unico modo perchè si aprano porte inaspettate, perchè arrivino opportunità inimmaginabili». Sì, lo ha detto anche allo stilista Giorgio Armani, per il quale è diventata testimonial della nuova fragranza e protagonista di un bellissimo spot pubblicitario.
Cosa la rende tanto amata non solo dal pubblico? il suo non essere diva a tutti costi, l'umiltà e la passione che la lega alla settima arte ma anche alla vita "normale".

21 novembre 2013

I film del giorno: See girl run & Un plan parfait

L'insoddisfazione per la propria vita porta Emmie, una giovane sposa, a pensare più volte al passato, a quello che ha lasciato dietro di se quando ha deciso di trasferirsi in una città diversa da quella natale. Le capita più volte di fantasticare su cosa sarebbe potuta diventare se invece di trasferirsi fosse rimasta a casa, vicino alla sua famiglia e soprattuto vicino a lui, Jason, con il quale ha vissuto una storia importante mai realmente conclusa.
Cosa fare allora quando il dubbio ti attanaglia? Emmie decide di fare ritorno a casa per capire se ciò che si è lasciata alle spalle molti anni fa è in realtà ciò che le serve per ravvivare la sua esistenza oppure no.

Un film sincero che riesce a raccontare con delicatezza e giusti tempi, la difficoltà di riuscire a trovare entusiasmo e bellezza in quello che già possediamo. Il ritorno a casa di Emmie è un ritorno al passato, alle proprie radici, alle lunghe chiaccherate con il padre, alle confessioni tra fratelli e all'amore.
In questa pellicola troverete rimpianti, illusioni e disillusioni, tanti confronti con gli altri e se stessi, una Robin Tunney semplicemente perfetta per questo ruolo al quale riesce a dare la giusta intensità e molto, molto spazio per le riflessioni. Cosa non da poco. Trailer

La trama è semplice e poco innovativa: nella famiglia Lefebvre vige una strana maledizione che coinvolge tutti i primi mariti che le donne di questa famiglia sposano. Il primo matrimonio non è mai quello giusto ed è quindi destinato al fallimento. Isabelle, prossima al matrimonio dopo un fidanzamento decennale, decide di affrontare la maledizione a modo suo: sposando il primo mal capitato divorziando da questo in poco tempo. Questa decisione porterà Isabelle a conoscere Jean, volare sui monti Kilimangiaro, ubriacarsi a Mosca e soprattutto a divertirsi come non faceva da anni.

Io e le commedie francesi andiamo molto d'accordo anzi posso affermare con assoluta certezza di amarle, non ho bisogno di trailer o recensioni perchè tanto mi piaceranno ugualmente, è veramente difficile che non me ne apprezzi una ... per me credo che non ci sia più nessuna speranza.
Questa pellicola in effetti non aggiunge niente di nuovo al vasto panorama delle commedie romantiche. A tratti grottesco, prevedibile, dal finale scontato, nonostante queste pecche ho trovato il film buffo e adorabile, l'ideale per chi ha voglia di rilassarsi e passare qualche ora senza pensieri. Un plan parfait è una perfetta commedia romantica ... d'altronde i francesi in fatto di romanticismo la sanno lunga, o no?

19 novembre 2013

All you need is love. Le coppie più belle del cinema e della tv

«Per chi ci ha messo il cuore e altrettanto cuore non ha trovato».

Juliet & Mark - Love Actually
«Con un po' di fortuna il prossimo anno mi fidanzerò con una di queste tre ragazze. Ma per ora lasciami dire, senza speranza nè intenzioni, solo perchè è natale e a natale si deve dire la verità, per me tu sei perfetta e il mio cuore straziato ti amerà finchè non sarai così».
Juliet è una ragazza allegra e spensierata da poco diventata moglie di Peter migliore amico di Mark, segretamente innamorato di Juliet. 
Quello di Mark è un amore che non sboccerà mai ma questo non gli impedisce di fare una delle dichiarazioni d'amore più tenere che il cinema abbia mai scritto.
 
Nonna & Nicola - Mine vaganti
«Ho passato con lui tutta la vita, stava con me anche quando non c'era ... nella mia testa io dormivo con lui e con lui mi svegliavo la mattina. Tutti questi anni non ho mai cessato di amarlo, è stata una cosa bella ma insopportabile. Gli amori impossibili non finiscono mai, sono quelli che durano per sempre».
Lei è giovane e innamorata di lui che però non può sposare perchè così è stato deciso già da tempo dalla sua famiglia. Ma questo non le proibisce di amarlo segretamente per tutta la vita. Un amore forte e straziante che sfortunatamente non ha avuto futuro.

 Rafi & David - Prime
«Alcune volte ami ed impari e ... dimentichi»
Rafi è una prodruttrice cinematografica di trentasette anni ferita e delusa a causa di un matrimonio fallito. Fragile e sola per lenire le sue pene è in cura da una psicologa. Quando incontra David - un giovane pittore di ventitre anni - la sua vita sembra lentamente ricominciare. La differenza di età non pesa nel loro rapporto, almeno fino a quando non emergono le abissali differenze di cultura e maturità che rendono il loro percorso sentimentale difficile e complicato. Nonostante l'amore è una storia destinata a concludersi prima del tempo.

18 novembre 2013

Tre tendenze tutte al femminile

"Cosa vuoi fare da grande?" probabilmente ad una domanda del genere la maggior parte delle ragazze qualche anno fa avrebbero risposto in maniera completamente diversa da oggi. Sì, perchè se un tempo il sogno era quello di diventare ballerina o cuoca, oggi le professioni più ambite sono decisamente altre.
Influenzate da serie tv cult come Sex and the City molte donne hanno sognato e sognano ancora di poter vivere una vita come quella di Carrie e diventare scrittrici di successo, magari collaborando con qualche grande rivista di moda. Ma il trend di quest'anno sicuramente è legato a quelle che vengono definite Fashion blogger: ragazze carine e sempre alla moda che grazie al web riescono a farsi notare, sperando di poter diventare un giorno le nuove Miranda Priestley. Un fenomeno che si sta divulgando a macchia d'olio coinvolgendo anche donne dello spettacolo come è successo a Filippa Lagerback o alla più chiaccherata star di Hollywood Linsday Lohan.

«Nei suoi occhi il terrore costante del tempo che passa ed avrebbe dato qualunque cosa per un elisir di lunga vita, era disperatamente sola, [...] dolcemente assorta tra gloriosi ricordi impregnati di ciprie e di rien ve na plus» Cantava qualche anno fa Carmen Consoli ma sembra che la passione per il botox sia una tendenza che proprio non vuole morire. Chi più chi meno molte donne dello spettacolo ricorrono al bisturi per rimediare a piccole imperfezioni o eliminare i primi segni del tempo. Ultima in ordine di tempo sembra essere  Renée Zellweger ma molte colleghe prima di lei hanno deciso di passare sotto le mani del chirurgo, qualche esempio? Melanie Griffith, Meg Ryan e Linsday Lohan (che sembra decisa a non farsi mancare proprio niente). Un vero peccato perchè così non solo stravolgono il proprio volto ma in molti casi a rimetterci è anche il  lavoro. Ne sa qualcosa Nicole Kidman che negli ultimi anni si è vista dimezzare le proposte di lavoro: più aumentava le sedute dal chirurgo e meno riusciva ad essere espressiva. Ma che fine hanno fatto le attrici come la Magnani che tenevano a non coprire neanche con il trucco le proprie rughe?

Donne e serie tv. Se in passato le serie tv ruotavano maggiormente attorno a figure maschili, in questi ultimi tempi assistiamo ad una tendenza opposta: girl power lo definirebbe qualcuno e forse a ragione, perchè protagoniste adesso sono le donne, spesso forti e coraggiose alle prese con piccoli e grandi problemi della vita.
Ci sono personaggi come Olivia Pope di Scandal che conquistano per la tenacia e il giusto mix di bellezza e intelligenza, una donna che ci porta a riflettere sui risvolti talvolta negativi della politica e del potere. Ma ci sono anche personaggi come Jess di New Girl, ironica e scoppiettante alle prese  prima con la vita da single e poi con la convivenza con tre ragazzi ai quali stravolge completamente la vita. Ma anche personaggi seri e di successo come Carrie Mathison di Homeland, biondissima analista operatrice della CIA che si occupa di antiterrorismo e che soffre di disturbi bipolari.
Senza dimenticare però personaggi decisamente più leggeri e frivoli come Blair Waldorf di Gossip Girl, una ragazza ricca e viziata che si divide tra intrighi e tradimenti in quel di Manhattan e tanto, tanto, tanto shopping.


Questo post concorre al Lifestyle Blogger Contest-Blogger we want you indetto da Grazia.

17 novembre 2013

Il corto della domenica

Due persone che si cercano, si trovano e si amano. Tutto sembra gridare al mondo che sì, il loro sarà un amore che durerà per sempre perchè è troppo bello e troppo prezioso quello che hanno.
Poi qualcosa cambia ... l'amore non basta più. 


16 novembre 2013

La teniamo d'occhio: Lily Collins

Il cognome parla chiaro: Lily è la terzogenita di Phil Collins leggendaria star della band Genesis, ma se pensate che sia una raccomandata vi sbagliate «Sapete quanti figli di star ci sono in giro? emerge solo chi vale».
Un volto d'altri tempi caratterizzato dalle folte sopracciglia scure che niente hanno da invidiare a quelle della famosa Cara Delevigne, diventate ormai il suo marchio di fabbrica e che contribuiscono a rendere il suo volto armonioso e riconoscibile da tanti altri.
Di talento sembra averne molto, la sua carriera infatti inzia quando era ancora piccolissima (circa due anni) nella serie televisiva della BBC Growings Pains, ha scritto per Teen Vogue e Elle Girl (coltiva da sempre una passione per il giornalismo), ha lavorato con Sandra Bullock in The Blind Side ma è solo con il ruolo di Biancaneve a fianco di Julia Roberts - nei panni della regina cattiva - che ottiene il vero e proprio successo «Ma tutto non è successo per caso: quando a 15 anni ho deciso che il mio interesse per la recitazione non era soltato un capriccio, ho cominciato a darmi da fare seriamente. Ho cercato un agente, da sola mi presentavo ai provini dove mi sentivo ripetere sempre che ero troppo "green", acerba».
A notare la sua bellezza delicata ma al tempo stesso forte non è stato solo il mondo del cinema. Anche la moda sembra particolarmente interessata a questa promettente ragazza che ha mostrato, non solo sui red carpet, di avere un certo stile. Infatti sarà la nuova testimonial per Lancôme che in precedenza ha scelto  Kate Winslet ed Emma Watson «È un onore e un privilegio essere stata scelta da Lancôme un brand che ho sempre ammirato perchè unico, caratterizzato dall'attenzione alla bellezza interiore, alla grazia e all'eleganza». Françoise Lehmann, direttore generale di Lancôme International ha dichiarato: «Attraverso il suo fascino, la delicatezza, la modernità e la sua mente acuta, Lily Collins incarna perfettamente la femminilità secondo Lancôme siamo molto lieti di iniziare questa collaborazione con Lily che apporta un nuovo splendore e una nuova giovinezza al marchio».
Lily è destinata a grandi cose, ne siamo certi!

15 novembre 2013

Il film del giorno: Carnage

«Vuole sapere in cosa credo io Penelope? Credo nel Dio della carneficina, l'unico che comanda da sempre. Lei dovrebbe sapere meglio di tutti che la prima forma di diritto è la forza bruta».

Due coppie di genitori hanno deciso d'incontrarsi per parlare dei loro figli: dopo una discussione piuttosto accesa uno dei due ha deciso di spaccare i denti all'altro con una mazza di legno. Un gesto piuttosto violento ma si sà che le reazioni dei bambini sono spesso irrazionali e talvolta esagerate. A risolvere i problemi dei bambini però ci sono gli adulti: persone mature e razionali che sanno mettere da parte i propri istinti e risolvere anche le situazioni più spiacevoli. Almeno in teoria. Sì, perchè dietro la facciata di persone socievoli e cordiali pronte a mettersi in discussione e soprattutto ad ascoltare si nascondono quattro mine vaganti pronte ad esplodere da un momento all'altro. Così una chiaccherata cordiale davanti ad una buona tazza di caffè diventa occasione per i quattro di dare sfogo a tutte le loro frustrazioni.
 
Una pellicola geniale, non ci sono particolari colpi di scena, tutto ruota attorno ai dialoghi dei protagonisti ma soprattutto alle loro emozioni e continui sbalzi d'umore. Fa ridere? nì, direi che fa sorridere ma al tempo stesso riesce a spiazzare e far pensare (perdonate la rima).
Una cosa disgustosa come il vomito rappresenta il punto di non ritorno - da quel momento i personaggi saranno completamente in balìa delle loro emozioni - ma contemporaneamente diventa anche simbolo di una chiara presa di posizione: il totale disgusto e rifiuto verso una società borghese sempre più repressiva e ipocrita che si nasconde dietro una facciata perbenista e che si fa vanto di una sorta di involuzione comunicativa. L'uomo borghese schiavo della tecnologia che prova a reprimere il continuo impulso ad attaccare e primeggiare sugli altri ...  una specie di teoria sulla sopravvivenza.
Polansky mette in scena uno spaccato di vita in maniera inteligente e senza troppi eccessi sfoggiando quattro attori protagonisti semplicemente magnifici: Jody Foster, Kate Winslet, John C. Reilly e Christoph Waltz in questa pellicola sono quattro pazzi scatenati senza alcuna inibizione. Fantastici. Un piccolo grande film che avevo ingiustamente snobbato. Trailer

14 novembre 2013

Tempi erotici

«Pippi Calzelunghe si dà al porno». Sembra essere diventata ormai una sorta di rito di passaggio, per diletto o per lavoro, molti attori del grande e del piccolo schermo si danno al porno o a pellicole ad alto tasso erotico, ultima in ordine cronologico l'allora bimba dai capelli rossi.
Era il "lontano" 1996 quando una giovane Demi Moore dava scandalo e faceva parlare di se per il suo striptease. Altri tempi, altra mentalità, quello che allora faceva tanto chiaccherare oggi fa quasi tenerezza se paragonato anche solo alle locandine e alle clip della nuova pellicola di Lars Von Trier che promette scene erotiche senza censura. 
Da Hollywood al porno ma anche il contrario: se è vero che sempre più star sembrano disposte a girare questo tipo di pellicola assistiamo anche al contrario. È il caso del famoso pornodivo James Deen, protagonista  insieme a Linsday Lohan del thriller erotico The Canyons, diretto da Paul Schrader e sceneggiato da Brett Easton Ellis.
Ma alle foto e video di un certo tipo si sà, la gente si abitua piuttosto facilmente così l'immagine dell'attore di turno, in questi contesti, ha un tornaconto solo se disposto ad esporre di più rispetto a chi l'ha preceduto, è una sorta di circolo vizioso, non solo nel cinema. Molte critiche arrivarono da parte di associazioni più puritane a Christina Aguilera per il suo video "scandalo" Dirrty, nel quale ballava e ammiccava indossando quello che un tempo doveva essere una gonna. Oggi ci ritroviamo una Miley Cyrus che per rubare la scena a molte colleghe sul palco degli MTV video music Award ha fatto decisamente di più, anche troppo.
"L'asticella della provocazione è sempre più alta" e non si capisce bene quale sia il limite, ma tutta questa sovraesposizione ha qualche effetto collaterale oppure no?

13 novembre 2013

Il film del giorno: The royal Tenenbaums

«Lo so che tutti mi hanno sempre considerato uno stronzo: è il mio stile»
Royal Tenenbaums è cinico, imbroglione ed egoista, un uomo dallo spirito goliardico che in tutta la sua vita non ha mai cercato di nascondere i propri difetti. Tanto per rincarare la dose è anche un marito infedele e un padre assente. Ha tre figli: Chas, Richie e Margot, tre ragazzi che sin dalla più tenera età dimostrano di essere straordinariamente brillanti e talentuosi in campi diversi. Con il passare degli anni questi tre piccoli prodigi crescono e con loro anche i disagi che si portano dentro. Cinici ed insoddisfatti, lentamente finiscono a vivere una vita triste e vuota. Questa grottesca famiglia vive in una New York quasi irriconoscibile e fuori dal tempo, veste solo anni '70 come a voler accentuare il loro essere rimasti ancoràti al passato, (anche se sembra che in realtà si tratti di un omaggio a Peanuts) e sono tutti completamente fuori dagli schemi!
Le avventure dei Tenenbaums sembrano quasi far parte di un romanzo: una voce fuori campo ci racconta la storia divisa in capitoli, fattore che contribuisce a rendere ancor più particolare questa pellicola.
La ricerca estetica, la dedizione al dettaglio e la colonna sonora sono ad alti livelli, proprio come le scenografie, fattori che comunque non penalizzano i contenuti. Anzi, in bilico tra sottile comicità e dramma Wes Anderson è riuscito magistralmente a rappresentare amori impossibili, rapporti familiari complessi, fallimenti e incomprensioni che se pur ambientati in un tempo quasi fiabesco sono elementi che ritroviamo anche nella realtà. Un quadro di famiglia dove paradossalmente tutti sembrano essere le "pecore nere" rompendo così con il mito alla "mulino bianco", i dialoghi sono arguti e dallo stampo british "Lui mi salvò la vita, sapete. Trent'anni fa fui accoltellato in un bazar a Calcutta. Lui mi portò in spalla fino all'ospedale". "E chi ti aveva accoltellato?" "Sempre lui" e le situazioni irreali nascondono piccole verità . Non tutti i registi riescono mantenere l'equilibrio tra tutti questi elementi discordanti, proprio per questo mi riesce difficile classificarlo o definirlo ... alla fine il tutto si potrebbe riassumere in due parole: ottimo cinema.

12 novembre 2013

All you need is love. Le coppie più belle del cinema e della tv ... speciale Leonardo Di Caprio

In occasione del compleanno di Leonardo Di Caprio (ieri) dedico questo post  a quattro delle sue più importanti interpretazioni in film romantici.
La sua carriera nel mondo del cinema inizia molto presto ma è con Romeo + Juliet di Baz Luhrmann che ottiene la fama mondiale diventando un artista che con il tempo ha saputo dimostrare, a chi non credeva nelle sue capacità, di non avere soltanto un bel volto ma di essere anche un bravissimo attore.
Auguri Leonardo!

Juliet & Romeo - Romeo + Juliet di Baz Luhrmann

   « ◦Juliet: Bando ai complimenti! Mi ami davvero? Lo so che dirai di si e voglio credere tutto e anche se giurassi potresti mentire, mio caro Romeo se mi ami davvero dillo sinceramente...
    ◦Romeo: Cara, per la venerabile luna che lassù tinge d'argento quelle cime di alberi giuro...
    ◦Juliet: Oh, non giurare sulla luna, quella bugiarda incostante che girando cambia faccia ogni mese, anche il tuo amore così sarebbe variabile...
     ◦Romeo: Allora su che devo giurare?
     ◦Juliet: Non giurare affatto ... O se vuoi giurare perché non giuri su te stesso che sei il Dio della mia adorazione e io ti crederò!»

Rose & Jack - Titanic di James Cameron
  «Non ho mai parlato di lui fino ad ora, con nessuno, neanche con tuo nonno ... Il cuore di una donna è un profondo oceano di segreti. Ma ora sapete che c'era un uomo di nome Jack Dawson, e che lui mi ha salvata, in tutti i modi in cui una persona può essere salvata. Non ho niente di lui, neanche una sua foto ... Vive solo nei miei ricordi.»

April & Frank - Revolutionary Road di Sam Mendes
     «No Frank, è questo che non è realistico, non è realistico per un uomo dalla mente sveglia continuare ad applicarsi anno dopo anno a un lavoro che non sopporta, tornare a casa in un posto che non sopporta, da una moglie come lui incapace di sopportare le stesse cose. E vuoi sapere la parte peggiore? La nostra intera esistenza qui è basata sulla grande premessa che noi siamo speciali e superiori a tutto il resto, ma non lo siamo, siamo tali e quali agli altri. Guardaci, abbiamo accettato la stessa ridicola illusione, l'idea che uno deve ritirarsi dalla vita e sistemarsi nel momento in cui ha dei figli... e ci stiamo punendo a vicenda per questo.»

Daisy & Jay - The Great Gatsby di Baz Luhrmann
«La guardava come tutte le ragazze vorrebbero essere guardate»

11 novembre 2013

Lovednews

Ladies and Gentlemen è uscito The Wes Anderson collection, un librone di 336 pagine con 400 meravigliose illustazioni e fotografie, una sorta di Bibbia  per tutti gli appassionati (me compresa) del cinema di questo straordinario regista. Un tuffo nel cinema dell'autore Texano nel quale ritrovare pellicole come Bottle Rocket, Rushmore, The Royal Tenenbaums, The Life Aquatic with Steve Zissou, The Darjeeling Limited, Fantastic Mr. Fox e Moonrise Kingdom ... sicuramente non deluderà le aspettative. Qui potete trovare un simpatico trailer a riguardo.

Sin da piccoli i nostri genitori ci hanno sempre detto che con il cibo non si gioca. Beh Samantha Lee non ha preso sul serio queste parole e a giudicare dai risultati ha fatto decisamente bene: con il cibo non solo gioca ma riesce a creare delle piccole opere d'arte ispirandosi al mondo dei fumetti e del cinema. Un semplice riso bianco può diventare il volto di Biancaneve e se colorato può dar vita ai simpaticissimi minions. Su Instagram è già molto popolare, sicuramente è una che merita di essere seguita. Qui trovate il suo profilo.
Avrete sicuramente già sentito parlare o letto l'ultima notizia riguardande la grande diva Marilyn: stanno per andare all'asta a Beverly Hills sei radiografie che sarebbero la prova schiacciante del fatto che la bellezza dell'attice non fosse del tutto naturale ma il risultato di una serie d'interventi chirurgici. Dire che tutto ciò mi sconvolge è poco, ma non per gli interventi di chirurgia estetica della Monroe ma per l'indecenza di un simile gesto. Ma davvero non esiste più nessun pudore?

10 novembre 2013

Italiani brava gente: Ennio Morricone

Niente corto su lovedlens questa Domenica perchè mi sembra doveroso, rendere omaggio ad un grandissimo compositore e musicista, che ha firmato alcune delle più belle colonne sonore per il cinema come Ennio Morricone nel giorno del suo compleanno. Spesso in questo blog ho tessuto le lodi di grandi artisti/registi stranieri senza mai dedicare troppo tempo a ciò che di buono e bello abbiamo qui in Italia. Ed Ennio, per me e per molti altri, è in assoluto uno dei più grandi tesori che possediamo e che abbiamo la fortuna di farci invidiare anche all'estero.

Originario di Arpino in provincia di Frosinone ma nato a Roma, città nella quale ha conosciuto in tenera età un altro grande artista del cinema italiano: Sergio Leone. I due erano compagni di classe alle elementari ma crescendo le loro strade si sono divise, fino a quando, nel 1964, il regista e il musicista si trovarono a collaborare per la colonna sonora di Per un pugno di dollari «Fui io a ricordargli che eravamo stati compagni e festeggiammo nella trattoria del nostro amico "Checco il carrettiere", che era rimasto a Trastevere e aveva aperto un ristorante dove, in bella mostra, c'era la foto della nostra terza elementare».
Durante la sua carriera ha avuto modo di collaborare con artisti del calibro di Pier Paolo Pasolini, Bernardo Bertolucci, Brian De Palma e Pedro Almodovar, ha vinto numerosi premi e riconoscimenti tra i quali un premio oscar alla carriera nel 2007 «Credo che questo premio sia per me, non un punto di arrivo ma un punto di partenza per migliorarmi al servizio del cinema e al servizio anche della mia personale estetica sulla musica applicata. Dedico questo Oscar a mia moglie Maria che mi ama moltissimo [...] e io la amo alla stessa maniera e questo premio è anche per lei». 
Un uomo che ha avuto una vita colma di stimoli e occasioni ma che si potrebbe comunque benissimo descrivere attraverso due parole sole: semplicità e modestia «Quando dirigo mi tremano ancora le mani».

La sua musica è ricca di atmosfere magiche e poesia, un'arte astratta in grado di accompagnare la mente di chi ascolta in luoghi meravigliosi e di raccontare meglio di mille parole, sentimenti ed emozioni che fanno parte del cinema e quindi anche di chi osserva e ascolta.
Buon compleanno maestro!

9 novembre 2013

Icona di stile: Audrey Tautou

Capelli corti e sorriso ingenuo da chi sembra aver scoperto chissà quale nuova meraviglia. Audrey aveva il destino segnato sin da quando era piccola, con un nome come il suo (in onore della magnifica Hepburn) non poteva che fare l'attrice ed essere icona di uno stile sobrio e sofisticato.
Minuta, schiva e dall'aria sognante continua a definirsi una perfetta antidiva, una di quelle attrici che ha sempre tenuto moltissimo nel tenere riservata la sua vita personale, anche dopo aver ottenuto il grandissimo successo con Il favoloso mondo di Amélie, (pellicola che ha lanciato definitivamente la sua carriera) ma soprattutto nel tenersi lontana da certi meccanismi hollywoodiani «Non sono disposta a tutto in nome della fama, voglio vivere serena. Per lavorare a Hollywood ci si deve prodigare molto anche in termini di eventi mondani e non è proprio il mio ambiente. A Parigi vivo bene. E dire che il mio primo approccio con la città non fu per niente positivo».
Affascinante, di una bellezza particolare che non tutti apprezzano, lei stessa ammette di essersi sempre sentita bruttina «Non mi sento bella. Posso piacere, ma le belle ragazze sono altre. In passato ho addirittura sofferto la loro presenza, mi mettevano un po’ di soggezione. Chissà, forse è anche per questo che sono diventata attrice: per superare le insicurezze» ma quello che sicuramente non è messo in discussione è il suo straordinario senso dello stile e di eleganza tanto da essere scelta come testimonial per Chanel ed essere protagonista di uno degli spot più belli girati per la maisons.
Sul red carpet, contrariamente a molte colleghe, preferisce abiti corti (non eccessivamente) senza però snobbare quelli lunghi: in entrambi i casi risultano essere abiti dalle linee semplici e pulite. Anche nella vita al di fuori dei riflettori l'attrice preferisce non osare troppo. Una scelta la sua sicuramente poco anticonvenzionale ma comunque d'effetto «La moda mi piace, ma non seguo le tendenze. Diciamo che mi faccio ispirare da quello che mi vedo bene addosso. Come tutte le donne sono un po’ difficile!».

8 novembre 2013

Disney vs Hollywood

Avete mai provato ad immaginare a quali volti sono ispirati alcuni dei personaggi Disney più amati di sempre? Se vi dicessi che le movenze sensuali e misteriose di Esmeralda de Il Gobbo di Notre Dame fossero ispirate alla famosa soldatessa Jane interpretata da Demi Moore?

Si dice che le gote rosee, la pelle candida e i morbidi boccoli di Biancaneve siano ispirati alla piccola bambina prodigio Shirley Temple, che spesso frequentava i Disney Studios e che lo stesso Walt fosse abituato a mostrare alla piccola i progetti che riguardavano i film in lavorazione.

«Crudelia DeMon, Crudelia DeMon, farebbe paura perfino a un leon, Al sol vederla muori d'apprension ...» Sembra che la cattiva fashion victim più amata di sempre abbia le sembianze della doppiatrice Betty Lou Gerson e soprattutto di Joan Crawford.

Vi ricordate la strega pasticciona, innamorata dell'amore nella serie tv cult Streghe Phoebe? Sembra che Alyssa Milano infatti sia stata colei che con i suoi lineamenti dolci ed armoniosi abbia dato il volto ad una delle principesse Disney più amate in assoluto: Ariel de La Sirenetta.

Realtà oppure no? Ci sono delle reali somiglianze secondo voi?

7 novembre 2013

I film del giorno: Stuck in love & Hysteria

  Stuck in love
Una famiglia come tante altre con una storia comune a molte, ma allo stesso tempo speciale. La famiglia Borgens ormai è divisa. Erica e William, dopo anni di matrimonio, decidono di separarsi. I loro figli non potrebbero essere più diversi di così: Samantha è una ragazza che non ha nessuna intenzione di innamorarsi per evitare la fine che hanno fatto i suoi genitori mentre Rusty vuole esattamente il contrario per questo cerca di conquistare la ragazza dei suoi sogni. Ad unirli è la passione e il talento ereditato dal padre, quello per la scrittura.
È una storia delicata che parla di seconde possibilità, di speranze perse e di primi amori. Una storia comune, forse a tratti prevedibile ma che ha il grande pregio di lasciare comunque il segno. Belle le interpretazioni, anche se a colpire l'attenzione è soprattutto la brava e bella Lily Collins che mostra sempre più grande talento e maturità.
Da vedere se avete apprezzato pellicole come Crazy Stupid Love o The Perks of Being a Wallflower. Trailer

 Hysteria
Londra 1880. Questi sono anni  in cui le scoperte scientifiche e tecnologiche sono quasi all'ordine del giorno. Mortimer è un giovane medico che combatte per far valere le nuove scoperte nel campo della medicina e che grazie alla collaborazione con il Dottor Darlymple  inventa un sistema per curare l'steria femminile, considerata una sorta di nevrosi tipica delle donne dalla quale difficilmente si guariva e: il vibratore. 
Una commedia leggera che romanza non poco la storia vera di uno strumento che nasce per la cura dei muscoli indolenziti in fisiatria ma che diventerà, negli anni settanta del novecento, uno dei simboli della rivoluzione sessuale femminile.
La pellicola gioca su questo tema senza mai prendersi troppo sul serio per questo risulta godibile, divertente e perfetta se siete in cerca di qualcosa di non impegnativo, leggero e ben calibrato. Trailer

5 novembre 2013

All you need is love. Le coppie più belle del cinema e della tv

Ruby & Calvin - Ruby Sparks
Cosa succede se ti innamori della ragazza dei tuoi sogni? È quello che scopre Calvin, giovane scrittore di successo, dal momento in cui incontra Ruby. Nonostante la loro storia abbia qualcosa di assolutamente incredibile riesce bene a raccontare cosa avviene quando la fase dell'innamoramento svanisce portando via con se anche l'amore ideale. Giovani, innamorati ma consapevoli del fatto che tutto può avere una fine ... ma anche un nuovo inizio.

Gabrielle & Carlos - Desperate Housewives
Di sicuro non rappresentano l'amore ideale, lei ex modella intrappolata nel ruolo di casalinga, lui un uomo tanto fedele alla moglie quanto al suo lavoro. Nel corso della serie tv la loro coppia ha vissuto molti alti e bassi, qualche separazione e tradimento, ma nonostante i molti intoppi la loro coppia è riuscita a rimanere comunque unita facendo divertire e sorridere con le loro avventure esilaranti.

Dora & Guido - La vita è bella
«Questa è una storia semplice, eppure non è facile raccontarla, come in una favola c'è dolore, e come una favola, è piena di meraviglia e di felicità.» Un' amore ricco di poesia e tenerezza vissuto in uno dei periodi più bui e drammatici che la storia abbia mai raccontato. "Buongiorno Principessa!" diceva sempre Guido alla sua Dora, anche nei momenti più disperati. L'amore vero ma sofferto e contrastato da eventi anche più grandi dei protagonisti.